sicché si creerebbero all'Interno del plano delle crepe In cui si Inserirebbe l'Iniziativa • anarchica • delle singole direzioni azlençtali col risultato di sprechi e tensioni. Il fenomento è senza dubbio reale ma i due compagni polacchi non vanno oltre Il rilievo fenomenologico già plU volte fatto da scrittori e giornalisti. Non si può pianificare tutto, ma perché? O meglio per• ché in passato il plano pur non potendo prevedere •tutto• nel minimi dettagli è riuscito a garantire uno sviluppo economico notevole (seppur contraddittorio) ed oggi questo non sembra più possibile? L'opposizione della classe operaia. opposizione che risale alle origini del sistema, ha rilievo {come quella del managers) nella fase di esecuzione ma non In quella di elaborazione in cui. anzi, le masse operaie devono es• sere assenti perché le loro esigenze non interessano Il piano. che è concepito nell'Interesse della burocrazia. Ora, perb, è proprio in fase di elaborazione che Il plano non riesce ad essere pili adeguato. malgrado esso consideri le Imprese non da venti angoli visuali, ma da trenta o quaranta 46 addirittura e si sforzi di essere il pili preciso posslbile. Non solo ma negli anni dal 1928 al 1960 l'economia russa, malgrado tutto, si è svlluppata In maniera fantastica. con tensioni e sprechi. senza dubbio ma si è sviluppata. Perché dunque non si potrebbe incrementare anche Il settore secondario? A questi interrogativi occorre rispondere se si vuole approfondire l'analisi a livello di strutture e vedere se slamo In presenza di fenomeni accidentali oppure organici e se le tensioni siano destinate In prospettiva a diventare lnsostenibill per Il sistema o siano solo un prezzo normale del suo sviluppo. Per comprendere bene la situazione bisogna risalire al primi piani sovietici: Il primo di essi aveva una struttura assai lineare: le scelte dal punto di vista della burocrazia e del suol Interessi di classe erano semplici: comprimere il consumo (le esl~enze delle masse non erano al vertice del pensieri del pianificatori) e sviluppare Il settore primario: già col secondo plano, però, Il sistema è apparso plU comolesso e auesta caratteristica (maQgiore comples• sltà dell'economia} à andata accentuandosi negll anni seguenti. La ragione di questa crescente complessità è molto chiara: Il successo del piano determina una crescita delle forze produttive che rende l'economia pili complessa. La struttura economica di un paese povero a prevalente produzione agraria non pub certo paragonarsi con quella di un paese industrialmente avanzato. Ancht: a voler tenere la struttura economica legata ad una gamma di prodotti alquanto ristretta. la semplice d1lataZ1onedella produzione pone una serie di problemi d, adeguamento di articolazione e di • complessiflcazlone • delle scelte precedenti nel settore dei trasporti. della manutenzione, del magazzinaggio. della distribuzione. La sola costruzione di nuove fabbriche anche di un solo tipo pone problemi di rapporti con le altre fabbriche preesis1en1i La ri• cerca scientifica e la gara politico-mllltare con l'Occiden• te pongono problemi di sviluppo dì nuovi settori (la missilistica e l'elettronica ad esempio) sicché in ultima analisi la struttura non può che diventare piu complesstt grazie proprio ai successi economici del piano. A questo punto è chiaro che si pongono a1 p1anif1ca• tare una serie di problemi enormi di calcolo e di previsione economica. che allo stadio attuale dello sviluppo delle forze produttive. non possono risolversi in Urss neanche con l'aiuto dei computers elettronici. Quanti computers occorrono infatti per una economia di tipo sovietico? Alcuni scienziati russi hanno calcolato che per varare il plano di produzione occorrerebbero un milione di calcolatori elettronici che lavorassero ininterrottamente per • parecchi anni • al ritmo di 30 000 QJ>P· razioni al secondo per creare un gigantesco modello matematico che contenga e regoli qualcosa come Il quadrato di 20 milioni di relazioni reciproche. ciò cho per ammissione degll stessi scienziati sovietici è utopistico~. * Su ciò v. infra cap. lii par. 2: gll Indici lino alla rllorma del 1965 erano 30-40 e • vo/re di più. 4 1 L'esistenza degll sprechi ~ cosa vecchissima segnaltJtD da Trockl/ sin dagli anni trenta (v. Trockl/, La rivoluzione clt pag. 40 segg: Id. Scritti cit. pag. 67 segg.J. Pur r,mavia l'economia russa 1/ è sviluppata In maniera 1pettacolare malgrado sprechi e contraddizioni. 41 Su ciò v. Levi op. cli. pag. ,12: v. a"che Nove, L'economia clt. /Jtlg. 361; Grossman, Sistemi economici comparati, Bologna. 1969. fJtlg. 151 seg. Peraltro allo ,rato attuale dello svJluppo tecnico non tutte le lnlormazlonl possono essere elaborate dal calcolstorl (v. lussno. Giuscibernetica, Torino. 1969, p. 156) Pcr mBQglore sicurezza ho passato I doti lornltl da Levi, sul rapporti da calcolare, ad un esperto di matematica economica e di calcolatori elettronlcl. Egli ml ha detto che a quel livelfo di numeri occorrerebbe un sistema ad un ml/Ione di equazioni, ma un sistema di un mlllo"o di equazioni non è • pens,,bl/e .. (testuali parole}. Ovviamente si potrebbe elal)o. rBte un modello assai plU :sempllflcato m• ciò lmpllcherebbtt una ,.,,., più larQB M.Jtonomlaalle Imprese con il conseguente scatenamento delle forze centrifughe cui si accenna ampia mente nel p,ragrafl che seguono. - 47
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