dì Chang-Kai-Scheck. D'altro canto anche se non vi fosse stato un pericolo imminente di guerra la presenza di un poderoso sistema imperialistico era tate da porre il problema dello sviluppo economico, un'Urss debole e arretrata sarebbe stata facilmente emarginata e schiacciata a livello politico ed economlco. In sostanza il paese sembrava piU che mai isolato dal punto di vista politico ed economico, nonché circondato da un insieme di stati i quali già nel 1920 avevano provato la loro avversione al potere sovietico. Proprio in quell'anno Lenin aveva sostenuto, sulla scia di Bucharin e rivedendo in parte le sue tesi sull'imperiallsmo, che il pericolo del socialismo avrebbe fatto superare ai paesi capitalisti i loro conflitti interni spingendoli ad una • union sacrée .. politico-militare contro la rivoluzione". Molta acqua era passata sotto i ponti da allora, obbiettivamente l'Urss rimaneva il punto di riferimento di tutti i movimenti anti-capitalisti ed anticoloniall, il che giustificava l'atteggiamento ostile che tenevano verso di lei i paesi capitalistici, per lo pili dominati in quegli anni da forze di destra, Stando cosi le cose, la morsa nei confronti dell'Urss non poteva attenuarsi e l'atteggiamento ostile almeno a livello politico-economico dei paesi capitalistici giustificava a pieno le dichiarazioni di Molotov di quel tempo: • Se la guerra si è avvicinata a noi pili di una volta in questi anni, la guerra economica contro l'Urss su vari settori del mercato Internazionale è stata condotta. e tuttora è condotta senza un attimo di respiro • u. 11 passaggio all'industrializzazione forzata divenne perciò .. necessario •. Nel 1928-29 con la fine della Nep, la pianificazione integrale e la collettivizzazione forzata dell'economia, questo tentativo ha inizio e nasce con esso una forma di economia profondamente diversa dal capitalismo. In Russia ci sembra chiaro che i fattori fondamentali furono due: a) la sempre maggiore autonomia dello stato da una società civile in rovina; b) la necessità di procedere sulla via di uno sviluppo economico relativamente rapido. 3 I principali co~notati dell'economia sovietica so- • no: 1) la proprietà appartenente ad una classe collettivamente considerata e non ai suoi singoli membri; 2) il piano che dirige reconomia indipendentemente dal mercato e dall'Interazione anarchico-concorrenziale di più capitali; 3) la presenza (come elemanto essenziale e dominante) di un meccanismo dì riproduzione ollar44 - gata dei valori d'uso (e non dei valori di scambio come nel capitalismo) con privilegiamento del settore Industrialo primario: 4) lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo (mezzo e fine del sistema) che non avviene però a livello delle singole unità produttive e del mercato (ad es. il profitto aziendale del sistema capltallstlco) ma attraverso l'appropriazione diretta di una parte del plusprodotto complessi• vo mediante Il piano, la distribuzione della ricchezza e del plusprodotto (investimenti, • salari .., stipendi dei buro• cratl). avviene attraverso rapporti diversi dal capitalismo (in Urss come si è visto non si può parlare di profitto e di salario in senso tecnico) che operano attraverso il piano che determina salari ed investimenti secondo la propria logica e i propri fini 31 ; 5) La centralizzazione organica del potere politico e del potere economico. Un sistema di questo genere si muove attraverso decisioni macroeconomiche centralizzate e non attraverso la azione del mercato: inoltre la classe che lo dirige ha una visione complessiva dei problemi di gestione economica strettamente correlati ai problemi di direzione politica; cosf ad es. il poderoso sviluppo dell'industria bellica sovietica nel periodo 1930-40 fu dovuto chiaramente alla esigenza politica della difesa nazionale. Senza dubbio la contraddizione di fondo del sistema sovietico è data dal fatto che le forze produttive ad un certo livello del loro sviluppo entrano in conflitto con i rapporti di produzione; ciò peraltro accade anche nel "V, Lenin, Glosse a Bucharin, In • Critica manrlsta • n. 4..S, r967. pag. 322 dove Lenin commenta con un •trés blen• I• seguente asserzione di Bucharln:: • [...) Il crollo del sistema Imperialistico Insinua tardivamente negli imperialisti l'amore per la collaborazione nel quadro unico dell'economia mondiale •. l'asserzione di Lenin e Bucharln se allude alla collaborazione economica sottende anche quella polltlco-m/lltare che ne è il logico strumento. "Cit. da Ronstheln. op. cit. pag. 32 ove si trovi un'ampia documentazione della situazione di ostilità nel confronti dell'Urss che dopo Il voltalaccla di Chan9 era vleppl,J Isolata. >t Cosi ad es. I funzionari preposti ad un settore, che •• condo Il plano deve produrre In perdita, avranno regolarmente I loro privilegi tt,gllatl da/fa torta del plusprodotto comples- !~~~ ~:;1/c~n~e /'e~~r;:::;r:7 :/i/;:or,~~:s:uf'",:',,~::tocfv::/:i:'/:i: le merci create dal suol OP'tral)deve chiudere. Ouanto poi alla dinamica di questi rapporti di distribuzione .si é gl• vlato quale sia quella del salarlo (v. retro Cap. I pag. 7): Il plu1prodotto Invece, è diviso tra Il fondo di consumo del burocrati (.stipendi e privilegi In natura) e ciò che eul destano ali, riproduzione allargata con privlleglsmento relativo del settore Industriale primario.
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