reale ed è circondata dalla sfiducia e dall'ostìlità delle masse (questa era la situazione dei capitalisti anti-roosveltiani nel 1933). Sono questi i casi in cui l'apparato statale borghese monopolizzato da rappresentanti di una minoranza di borghesi • illuminati • e riformisti, porta avanti una politica di salvataggio del sistema contro i pregiudizi dei vecchi capitalisti politicamente paralizzati. Da questo punto di vista risulta chiaro che la continuazione della politica di disinteresse per l'economia di Hoover (esponente di circoli tradizionali), avrebbe avuto conseguenze deleterie 21 : fu invece. I'• interventismo • ed il pragmatismo di Roosevelt che permise al sistema di comprimere se non altro la crisi (poi superata solo nel 1941 con le spese belliche) come ormai è ampiamente provato 11 • Con Roosevelt inoltre si sviluppa il principio che lo stato deve intervenire per creare sbocchi addizionali al plusvalore: è noto altresi che sulla base di questo principio si è dilatata la spesa pubblica prima nel settore civile e poi in quello militare. Oggi le spese militari dello Stato acquirente americano (spese spesso largamente inutili anche da un punto di vista militare) 23 hanno avuto un peso determinante nello sviluppo del boom post-bellico americano che ha visto una crescita notevolissima dei profitti H. Se il New-Deal è stato una politica di indebolimento del capitalismo sembra essere ispirato dallo strano princidi dare le vitamine al malato prima di somministrargli il veleno. 2. Le origini storiche del collettivismo burocratico vanno ricercate nella crisi della dittatura proletaria in Russia. Abbiamo avuto occasione di occuparci in un altro nostro l.:ivoro sul pensiero politico di Lenin 2 ' delle cause di questa crisi (peraltro abbastanza note} ed in questa sede possiamo cosi riassumere la situazione: la guerra civile e l'accerchiamento imperialista determinano un crollo della produzione industriale che scende al 13% di quella del 1913 26 : inoltre i migliori elementi del proletariato o muoiono nel corso della g'uerra oppure sono assorbiti nella macchina statale e nella routine burocratica, distaccandosi cosi dalla loro classe di origine n. 11 regime proletario, infine, non può, per un complesso di ragioni da noi esaminate in quella sede, trovare un legame organico (almeno nel breve o medio periodo) con le masse contadine: d'altro canto la situazione, nel 1920-21, 42 è tragica ed esige un potere risoluto che compia gli interventi necessari in maniera tempestiva. I termini del problema erano dunque molto chiari: il pro• letariato era dissanguato numericamente, disperso e privo dei suoi elementi di avanguardia (non era pili classe per sé in senso marxiano), i contadini (gruppo sociale assai eterogeneo) tenevano un atteggiamento assai ditfidente verso il potere bolsceviko. le altre classi della popolazione (ad es. la picola borghesia) oscillavano incerte. I fatti incalzavano e la Russia doveva pur sempre essere gover• nata in circostanze tragiche che esigevano decisioni drastiche e tempestive; In frangenti come questi il potere non può che distaccarsi dalle masse e centralizzarsi nelle mani di una ristretta élite che dice di esercitarlo per conto del proletariato. Il fenomeno. poi. fu aggravato. in Russia, dalla necessità di ricorrere al personale del vecchio apparato zarista per fare funzionare il nuovo stato. dal 21 Un quadro gustoso dells incspacità di Hoover è delineato da Galbralth, Il grande crollo. Amano, 1963.pag. 156 segg. 22 V. Sweezy e Baran. Il capitale monopolistico, cit. pag. 121 segg.; Leuchtenburg, Roosevelt e il New-Oea1, Bari, 1968, pag. 310 segg.; Williams, Storia degli Stati Uniti, Bari, 1964. pag. 547 segg.; Nevins e Commsnger, Storia degli Stati Uniti. Torino, 1960. pag. 453 segg.; Guérin, le mouvement ouvrier aux Etats Unis, Paris, 1968. pag. 55 segg. n V. Sweezy e Baran. op. cit. pag. 181. 2 ' Sweezy e Baran op. ult. clt. pag. 175 segg.; Kldron, op. cit. pag. 51 segg.; Julien, L'impero americano, MIiano, 1969, pag. 275 segg. 25 V. Carlo, Lenin sul partito. Bari, 1970, pag. 93 segg. Contemp0raneamente all'uscita del mio lavoro (aprile 1970) veniva pubblicato l'articolo di Mili/band p0I tradotto in italiano nel giugno 1970 (v. Mili/band, Stato e rivoluzione, cit.J In cui il mantista Inglese assume una serie di posizioni oggettivamente confllgentl con le mie e che, quindi, colgo l'occasione per conlu· tare. In particolare Milliband (op. cit. pag. 28 segg.J sostiene che non furono tanto le condizioni particolari della Russia a causare l'Involuzione della dittatura proletaria ma la mancanza di un modello di mediazioni politiche in cui articolare lo stato profetarlo; questa deficienza teorica, riscontrabile nel celebre scritto leninlano sullo stato, sarebbe /'origine dei guai. Si rimane di stucco davanti ad imp0stazioni simili: una deficienza di disco,. so teorico determinerebbe cosi una Involuzione storico-sociale. Il rappOrto essere.coscienza è ribaltato ldealistlcamente. In realtà le cose sono in senso opposto: fu la situazione proibitiva della Russia ad Impedire una sperimentazione pratico-politica autonoma del proletariato da cui ricavare una adeguata teoria dello stato che Integrasse le lacune dello scritto /enlniano. Sulla crisi della dittatura profetarla ed Il rapp0rto coi contadini v. anche Infra par. 7. 26 V. Brou6 op. clt. pag. 172; Ronstheln. op. cit. pag .31. n Su ciò v. quanto ha scritto Gu6rin recensendo il libro di Lewin, su • Autogestlon • n, 4, pag. 177'segg..
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