Il legame indissolubile col proprio strumento di lavoro non è. dunque, una caratteristica essenziale del regime collettivo-burocratico. ma solo accidentale; il legame fondamentale è dato dall'obbligo di lavor~rc per un solo padrone, lo Stato. che è proprietario dell'apparato pro• duttivo nel suo complesso (tranne residui marginali). Vedremo. in realtà, come solo in presenza di certe circostanze ed in certi paesi particolari il collettivismo burocratico può svilupparsi ed attecchire. Su un punto, però, dobbiamo sin da ora centrare la nostra critica e cioè sulla indiscriminata confusione di stalinismo, nazi-fascismo, New-Deal roosveltiano in cui cadono. oltre a Rizzi. anche Hilferding e Burnham 9 • In realtà questi scrittori estrapolano dal processo storico alcune caratteristiche relativamente secondarie (Intervento dello stato nell'economia, autoritarismo) e non decisive per la soluzione del nostro problema, e le attribui• scono alle stesse cause di fondo sia nel caso dello stalinismo che del fascismo o del New-Deal 10 ; In realtà l'autoritarismo piU o meno dichiarato è un carattere di fondo di tutte le società classiste e l'intervento dello stato nella economia appare fondamentale in tutta la storia del capitalismo. Marx. anzi. voleva dedicare un libro del Capitale allo studio della funzione economica dello stato ed un abbozzo dello schema del libro è rimasto nei Grundrisse 11• Nel Capitale stesso, del resto, Marx si sofferma a lungo sulla funzione dello stato nell'economia chiarendo come essa sia stata determinante e nella fase dell'accumulazione originaria e nella stessa fase liberale del • laissez faire • 11• l'indubbio aumento quantitativo dell'intervento dello stato (dovuto alla maggiore complessità e contraddittorietà del sistema nella fase imperialista) non muta sostanziai• mente le cose poiché tale intervento è stato sempre volto, in regime capitalista. a sostenere la borghesia e non a scalzarla; ben diverso. invece, è stato l'Intervento stali• niano volto a distruggere la borghesia (i nepman e i kulaki) ed il mercato. E' un dato di fatto che. dopo l'avvento del nazismo In Germania i redditi ,di capitale salirono oltre il livello massimo dell'epoca precedente u; è un dato di fatto che i nazisti eliminarono la loro ala sinistra (Rhoem. Strasser) che voleva spingere troppo oltre un certo anti-capitalismo romantico e piccolo-borghese; è un dato di fatto che se il nazismo d.inneggiò alcuni singoli capitalisti esso forni al sistema nel suo complesso i mezzi necessari per portare avJnti una politic.i imperialistica vaticinata da Hilferding 40 - fin dal 1910 H; è un dato di fatto che i nazisti non misero mai in discussione la proprietà privata ed Il mercato (tran• ne la sinistra che fini eliminata fisicamente nel 1934) come dimostrano appunto l'aumento dei profitti, la compressione dei salari. l'imperialismo ad uso dei Krupp ed i legami molteplici che i nazisti avevano col mondo del gran capitale (Goering in particolare) 1s. l'argomento di Rizzi secondo cui egli aveva previsto che in caso di invasione della Russia i nazisti avrebbero conservato l'ordinamento colkosiano, è poco pìU di una boutade ad effetto 16. Se fosse esatto quanto Rizzi sostiene si arriverebbe a conclusloni assurde: non si capirebbe perché le grandi industrie venissero attribuite in proprietà o gestione ai trust tedeschi o smantellate e inviate in Germania, il • collettivismo. nazista doveva essere alquanto unilaterale, a tendenza cioè campagnola (malgrado la Germania fosse un paese Industrializzato). Non si capisce poi perché simili tendenze al colletti• vismo non si manifestassero nelle campagne tedesche (dove c'erano le aziende degli Junker da espropriare) o in quelle degli altri paesi occupati. Evidentemente la spiegazione non può che essere una altra: dal momento che non era possibile smantellare le pianure ucraine e portarle in Germania (come per certe 9 V. Burnham op. cit. pag. 235 segg.: Hillerding. Capltali· smo di stato cit. pag. 356. •0 Rizzi, op. uh. clt. pag. 92 segg.; Burnham op. loc. ult. cit. 11 Marx. Fondements I. cit. pag. 214. 11 Alludlamo al capitolo del Capitale dedicato alla legge delle 10 ore che. come si sa, cade nel 1847 In pieno lalssez.fsfre e a quello, Inoltre, sufl'accumulazlone originarla (v. Marx, Il Capitale /, clt. pag. 300 segg.. 777 segg.J. 0 Su ciò v. Sweezy. Recensione a Burnham clt. pag. 49 ::1or:na~f~~td7 .nz~ s:u~ '=~~~ ~v:;;: :~~t:;,~: 0 d:~!~1~a~:e s1e~~ gfravsno sul 51 % del reddito rotale (la rlvoluzlone cft. pag. 275) In realtà la cifra, come nota Sweezy, era del 28% nel 1938 contro Il 20.9% del 1933 ed Il 22,19% del 1929 (punta del periodo pre-nazlsta); In senso analogo v. Dobb. Problemi cit. pag. 416: Bettelhelm, l'économle allemande. clt. pag. 212 e 42 segg.; Wrlght Mllls. Politica e potere, MIiano, 1970, pag. 227. 14 V. HJllerdlng. Il capitale finanziarlo cit. pag. 483 segg.. "La letteratura sul legami tra fascismo e gran capitale è immensa, qui ci /Imitiamo a citare alcuni lavori londamentafl: Guérin, Fascismo e gran capitale. MIiano, 1956; Col/otri. La Germania nazista, Torino. 1962: Shlrer, Storia del lii Relch, Torino, 1963: Mlfflband op. clt. pag. 106 segg.. 16 Rizzi, op. cit. pag. 151. Un paragone analogo tra nazismo e stallnlsmo è fatto anche da Aro11 (L'oppio degli Intellettuali, Firenze. 1958, pag. 37 segg.J.
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