La funzione fondamentale della moneta è. qui. diversa da quella svolta in una economia di mercato. Contro tali argomenti non varrebbe obiettare che essi si muovono ad un livello sovrastrutturale poiché tutta la circolazione monetaria si colloca ed esplica la sua funzione proprio a quel livello. D'altro canto la ragione per cui la burocrazia ricorre ancora all'uso della moneta contabile nell'ambito dei rapporti tra imprese statali sono assai chiare e semplici. Innanzitutto il calcolo in unità di tempo di lavoro (calcolo che dovrebbe sostituire quello .. monetario •) presenta, come ammette lo stesso Bettelheim, una serie di difficoltà pratiche attualmente insolute 76 • Certo in una società socialista simili difficoltà sareb• bero affrontate e potrebbero essere superate ma si dà il caso che il calcolo m termini di tempo di lavoro abbia la funzione di rendere chiari e trasparenti i rapporti sociali. Da questo punto di vista. non ci vuote molto a capire che in un sistema antagonistico. dove una classe vive del pluslavoro altrui ed ha interesse a mistificare questa realtà per evidenti ragioni (la burocrazia ha tutto l'interesse a presentarsi come l'avanguardia del socialismo). non vi sia incentivo per i gruppi dominanti ad usare metodi di calcolo che renderebbero la società .. trasparente • demi• stificandone lo sfruttamento di fondo. Discorso in parte diverso deve farsi per i colcoz che senza dubbio (lo vediamo tra breve) sono imprese statali mascherate da cooperative. U, infatti. come teorizzava Stalin, vi dovrebbero essere rapporti mercantili con lo stato ed è indubbio che dal 1958 in poi i rapporti monetari con lo stato si siano incrementati 7~is. Tuttavia gli scambi sono solo in apparenza mercantili (I prezzi hanno spesso un carattere nominale ed in moltissimi casi non coprono neanche i costi di produzione. come si vedrà) e mascherano una vera appropriazione burocratica estranea ad ogni meccanismo di natura mercantile. 11• pagamento • dello stato, dunque, serve solo a permettere al colcoz dì reintegrare solo in parte le sue scorte {altrimenti esso non potrebbe continuare la sua attività) ma non nasconde alcuno scambio mercantile (tutti elementi su cui ritorne~emo). PiU complesso sembra essere il problema per il settore industriale dei beni di consumo che. però. in Urss. ha avuto sempre un rilievo economico secondario rispetto a quello dei beni di investimento. In questo ambito, infatti. si ha uno scambio tra lo Stato che vende ed il cittadino consumatore che acquista; tuttavia anche questo scambio ha una natura profondamente diversa dallo scambio sia 16 - mercantile che capitalista. Scrive a tal proposito Broni• slaw Mine (parlando del prodotto socialista destinato al consumo): .. [ ...] va affermato che questo prodotto è caratterizzato dalla duplicità: sono presenti in esso le caratteristiche del prodotto specialista diretto connesso con il fine della produzione socialista ed il suo carattere pianificato. e le caratteristiche della merce. Il prodotto nella economia socialista moderna. non è piU soltanto merce, come il caso del prodotto delreconomia di produzione mercantile semplice, o il prodotto del capitale. Chi fabbrica prodotto-merce ha solo cura che esso trovi il compratore sul mercato e dia il ricavo piU alto possibile nel caso della produzione mercantile semplice o il profitto più alto possibile (nel caso del prodotto del capitale). Nelreconomia socialista invece, la produ• zione si effettua in base al piano statale, volto a realizzare il fine soctale della produzione socialista. cioè massimiz• zare la soddisfazione dei bisogni della società nel periodo prescelto • "· L'ultima affermazione ha un carattere chiaramente ideologico poiché la burocrazia ha a cuore i propri bisogni e non certo quelli della società: eppure il brano contiene, al di là dei fumismi propagandistici, delle indicazioni preziose. Nei regimi dell'Est la vendita dei beni di consumo non tende a realizzare il massimo prezzo o il massimo profitto (come nei sistemi mercantili o capitalistlcl) ma a rifornire i consumatori di quanto necessario, secondo il piano. ai loro bisogni: l'elemento valore d'uso qui prevale sul prezzo e sul fine di profitto dello scambio, laddove nel sistema capitalistico accade il contrario. Un esempio chiarirà il nostro discorso: Oleg Antonov (manager sovietico) riferisce un caso grottesco capitato a Mosca alcuni anni or sono. Il plano prevedeva la produzione di scarpe di un certo tipo ma esse non Incontravano il favore del consumatore russo il quale voleva e richiedeva scarpe di un altro tipo (assai poco fabbricate}. Il tentativo di un volenteroso di far modificare il piano per produrre le scarpe richieste fallisce. sicché si continueranno a fabbricare le vecchie scarpe che rimarranno invendute 11. Il caso riferito prova, a luce meridiana. che qui lo scambio è inserito nell'ambito di una economia dominata dal principio della produzione in funzione dei valori d'uso 76 V. Bettelheim. Calcul économlquè cit. pag. 30 segg. 7 6 bis V. Scuotto. Rublo credito e banche nella Russia sovietica. Pozzuoli. 1967, pag. 255 segg. n V. Mine, op. cit. pag. 93. "' Antonov, op cit. pag. 52 segg.
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