giovane critica - n. 26 - primavera 1971

Stando a certe ricostruzioni storiche parrebbe quasi che il movimento della realtà non è dovuto alla lotta di classe ma agli scherzi del Fato. 6 La concezione di Bordiga secondo cui in Russia vi sarebbe una forma particolare di capitalismo • monopolistico di stato 10 non cl convince. In realtà, come giustamente notava Trockij, il concetto leniniano di capitalismo di stato presume l'esistenza di una borghesia in nome della quale lo Stato organizzi (nei limiti in cui può avvenire in un sistema anarchico.concorrenziale) la produzione capitalistica 71 ; dove ciò non avvenga, dove cioè lo stato distrugge la borghesia e centralizza nelle sue mani l'apparato produttivo si ha un completo sovvertimento del mercato e la definizione di capitalismo prima enunciata risulta inapplicabile. Nessuno negherà certo {almeno tra i marxisti} che le categorie della merce del mercato e del profitto (plusvalore) siano fondamentali in un concetto di capitalismo. Vediamo allora se questi elementi siano dominanti nella economia sovietica come avviene nel capitalismo. A tal proposito scrivono Kuron e Modzelewsky: • A differenza del capitalismo la burocrazia non ha bisogno di realizzare sul mercato il sovraprodotto. né quella parte del prodotto globale che corrisponde alla usura del capitale costante. E' proprietaria di tutte le aziende e di tutta la produzione e non ha, dunque, bisogno di comperare da se stessa. Se il passaggio dell'acciaio dall'acciaieria alla fabbrica metallurgica o del carbone dalla miniera all'acciaieria è registrato come acquisto di mezzi di produzione, si tratta in realtà di una semplice forma di trasferimento del prodotto nel quadro della stessa proprietà e non di un vero e proprio atto di compravendita • n. Se questo rilievo è esatto ne viene come conseguenza che le categorie di merce-mercato e plusvalore {profitto) sono inesistenti o secondarie nell'ambito dell'economia sovietica dove gli operai producono plusprodotto ma non plusvalore {profitto) nel senso di Marx, poiché la categoria marxiana è organicamente legata al mercato, come si è visto 71 • Le tesi dei due polacchi vanno, però, ulteriormente articolate e verificate. Si è detto, Infatti, che un simile ragionamento sarebbe formalistico ed affrettato poiché nell'ambito del settore primario (produzione dei beni di investimento) compare il denaro che è una categoria mercantile Implicante la presenza di uno scambio 1~. E' facile, però. controbattere che un simile argomento presume che la moneta debba svolgere necessariamente la stessa fun• zione che essa svolgeva nel capitalismo (la moneta però esisteva anche in molti sistemi pre-capitalistici); in realtà qui la moneta non può svolgere la funzione di mediatore in uno scambio (compravendita) poiché dove il proprietario è uno solo è difficile. con tutta la fantasia di questo mondo, ipotizzare uno scambio {un simile argomento non è semplicistico. è solo semplice e lineare). Qui la moneta svolge. come si è da altri rilevato. la funzione di strumento contabile e di misuratore di valore {ai fini di valutare la distribuzione della ricchezza prevista dal piano) 75 • 70 V. retro gli scritti di Bordlga cit. alla nota 1. Ad essi aggiunti gli scritti della Di Leo (citati sempre alla nota '1 che segue anch'essa un'ottica bordlghiana con in piU la teoria del capitalismo • a gestione ope,aia •. La tesi del capitalismo di stato è comunque parecchio diffusa. V. ad es. Fromm. Man( e Freud. MIiano, 1968, pag. 168; Balocz. La Bureaucratie céleste. Poris, 1968, pag. 312; Ma/let. Bureaucralle et technocratie dans les pays soclatfstes. in • L"Homme et la Soclété • n. 10. pag. 147 seg.; Pannekoek op. crt. pag. 104. Per ulteriori delucidazioni sugli autori che parlano di capitalismo di stato v. Navi/le, Le salaire socialiste, Il. Paris. 1970. pag. 281 segg. In questa corrente è fondamentale il lavoro di ChauUeu. Les rapports de production en Russie, in • Soclallsme ou bar• barie •. n. 2, 1949, pag. 1 segg. di recente tradotto in italiano per i tipi di Samonà e $avelli. 71 V. Trockii. La rivoluzione tradita cit. pag. 208 segg. che i: seguito su questo punto dal vari Mandel. ffluminatl. Navi/le. Deutscher ecc. n Kuron e Modzefewski op. cit., pag. 48. 1J V. retro par. 3. 7~ Cosi Bettelheim, Planification et croissance accélérée, Paris. 1967, pag. 17 segg.: Id. Impresa e proprietà statale nelle società di transizione, ne• Il Manifesto•· 1970, n. 1,pag. 63 segg: Id. Calcul économique et formes de propriété, Parls. 1970; Martlnet, La conquista dei poteri, Firenze 1969, pag. 52 segg.. Stalin in precedenza aveva negato Il carattere di merci ai beni del settore statale con argomenti analoghi in parte a quef/f dei due polacchi (non c'era cioè passaggio di proprietà} in Probteml cit. pag. 22. La tesi di Sta/In è ripresa sostanzialmente da Guevara. in polemica con lo stesso Bettelhelm (v. Guevara, Oeuvres cholsles, Il. Parls. 1968, pag, 146 segg.J. n V. Mine. op. cit. pag. 252; Mandef. Trattato, Il cit. pag 297. Tuttavia Mine sembra attribuire altre funzioni alla moneta sicché la suo tesi si avvicina singolarmente a quella di Bettelhelm. Su questi uftiml punti non possiamo essere d"accordo: per noi la moneta non può avere nel settore primario che una funzione contabile e di misura del valore. Questa mancanza di un pagamento • reale .. ha fatto notare ad alcuni (Lsvlgne, op. cit. pag. 71) che I dirigenti di In• dustrla sovietica si comportano come se avessero le attrezzature gratuitamente f/ che è fonte di disfunzioni e sprechi. - 15

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