Ad un livello senza dubbio inferiore si colloca l'opera di Gilas &i che in fondo non dice nulla di veramente nuovo: alcuni rilievi esatti non mancano ma essi erano già stati evidenziati da Rizzi in polemica con Trockij 63 . A Aizzi sì ricollega anche Burnham di cui si è detto che è un imitatore di Rizzi (qualcuno ha parlato di • plagio•) ed è indubbio che egli si collochi ad un livello inferiore rispetto all'italiano. Non mancano, però. in lui alcuni elementi originali: cosi Burnham distingue tra burocrati e tecnocrati e ritiene che essi siano due strati di una sola classe la cui ala marciante sarebbero i tecnici 61 • In realtà le cose stanno diversamente: nel 1928-29 in Russia il potere economico si accentrò nelle mani della burocrazia politica centrale rappresentata da Stalin: quanto ai tecnici quelli che non vollero piegarsi alle decisioni degli apparatniki staliniani furono eliminati con metodi amministrativi 65. Dopo la morte di Stalin i tecnici, poi. hanno avanzato una serie di rivendicazioni che tendono alla restaurazione del capitalismo (comportante l'espropriazione della burocrazia) il che implica che essi si configurino piuttosto come una forza esterna e contrapposta alla burocrazia (su ciò ritorneremo) 66 • Guanto ai cinesi essi hanno avuto, senza dubbio. il merito di portare il dibattito sulla natura dell'Urss dalle élites degli iniziati all'arena della politica mondiale: le loro posizioni tuttavia appaiono in qualche caso schematiche e contraddittorie: la assimilazione dell'attuale periodo al capitalismo e di quello di Stalin al socialismo non convince, tanto piU che non mancano posizioni affatto diverse da cui non vengono tratte tutte le conclusioni. Ad esempio Un-Piao (il piU avanzato in questo campo) non ha esitato a sostenere che la degenerazione sovietica trova la sua causa nel fatto che, già nella fase staliniana. non si è proweduto a costruire una serie di organi di democrazia proletaria senza le quali le conquiste rivoluzionarie entrano in crisi anche a livello economico 6 1. Ora. però. bisogner,ebbe trarre le dovute conclusioni da questa premessa: se la democrazia operaia era mancante bisogna analizzarne le cause e negare il carattere socialista dell'era di Stalin (un socialismo senza democrazia operaia nel senso di Stato e rivoluzione è al nostri occhi inimmaginabile) 63. Decisamente ad un livello pili basso sono i • cinesi • nostrani. i quali non sviluppano gli elementi positivi con14 - tenuti nelle analisi di Un. ma anzi finiscono col riproporre una esaltazione piatta e banale dell'epoca di Stalin. Sfugge completamente agli stalinisti di oggi come certi fenomeni (lotta all'egualitarismo, burocratizzazione dei sindacati. estraneità dei lavoratori al piano, incentivi materiali ecc.) risalgano molto indietro nel tempo (come ammette anche lin-Piao) . Del tutto inspiegabile appare nelranalìsi dei cinesi nostrani come e perché ad un certo punto siano venuti fuori uomini come liberman o Nemencinov armati di saggio profitto e di • interessi materiali •. Se durante la epoca di Stalin vi fu davvero la dittatura proletaria (mal. grado certe • trascurabili • deviazioni). se veramente 11 proletariato si educò al potere per 25 anni. bisogna spiegare come e perché questi • uomini maligni • abbiano conquistato il potere 69 senza incorrere nella reazione violenta del proletariato stesso. 61 La nuova classe clt. aJ V. in particolare la nuova classe cit. pag. 45 segg. 64 La rivoluzione cit. pag. 317. Burnham ritiene anche che I tecnici siano sul punto di prendere il potere anche In Occidente (i manager delle S.p.A.. ne sarebbero l'espressione) spodestando Il caplta!Jsmo. La nostra anallsl confuta la tesi di Burnham provando come il sistema sovietico non possa svilupparsi • endogenàmente • in Occidente. Tuttavia le tesi di Burnham sono state sepolte da una valanga di critiche. Il .. managerlallsmo • è stato rispolverato dal prof. Ga/braith nel suo ultimo lavoro (Il nuovo stato industrlale, Torino, 1968) in cui a parte un nuovo termine (fa .-tecnostruttura •l non è stato addotto nessun argomento nuovo né sono state veramente confutate le critiche portate contro il managerla//smo. 65 V. Brobrowsky, La formazione cit. pag. 91 segg; Cafagna op. cit. pag. 34 e 37. 66 Su ciò v. Infra cap. Il e llf. ~1 Su ciò v. retro nota 4. 63 Si è visto. infatti. che la democrazia proletaria è un elemento costitutivo degli stessi rapporti di produzione socialista (v. retro par. 2). 69 Tale è la posizione che emerge dagli scritti dei •cinesi. itallenl i quali al plU parlano di .. errori• Imprecisati senza collocar/i dialetticamente nel loro contesto storico. Per I cinesi Inoltre il processo di restaurazione del capitalismo procederebbe In maniera lineare e pacifica (v. Sweezy e Huberman. La controrivoluzione globale. Torino, 1968, pag. 302). Per noi, Invece, Il processo procede in maniera dialettica attraverso lo scontro tra burocrati e tecnocrati che è un vero e proprio scontro di classe. Anche nei recenti fatti di Praga essi non hanno visto che uno scontro tra diversi gruppi di revisionisti laddove per noi (v. Infra cap. lii par. 5) si tratta di une lotta tra gruppi dotati di una logica e paslzlonl classiste diverse (cosi anche v. Dialettica della restaurazione, In ..e/asse e Stato• n. 5 pag. 9 segg.J.
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