giovane critica - n. 26 - primavera 1971

Se, però. si rilegge la definizione data in precedenza si capirà come essa sia abbastanza elastica da comprendere anche il capitalismo moderno in cui sono presenti i connotati posti in rilievo nella definizione (produzione per ìl plusvalore, sfruttamento di forza-lavoro umana. interazione anarchico-concorrenziale di capitali autonomi sul mercato ecc. ecc.) per cui. fermi rimanendo alcuni importanti falti nuovi, gli elementi di continuità tra il vecchio ed il nuovo sistema sono prevalenti. Ciò premesso è chiaro che dovremo comparare il sistema sovietico con questa definizione di capitalismo sufficientemente • ortodossa • e specifica (ci sembra) ed altresi comprensiva del neo-capitalismo. per vedere se esso vi rientri o meno"· 4 Il marxista {rinnegato) tedesco-americano Wittfo- • gel ha sostenuto che il sistema sovietico non era altro se non una riedizione dell'antico modo asiatico di produzione che Wlttfogel chiama dispotismo asiatico (o orientale) oppure società idraulica ed agro-manageriale "· le tesi di Wittfogel sono state seppellite da una valanga di critiche che in larga misura condividiamo e che non è il caso di riprendere in questa sede 54. Qui vogliamo sottolineare come sia del tutto fuori di luogo un paragone tra una società industriale avanzata come quella sovietica, il cui carattere organico è la riproduzione allargata. e le società fondate su una produzione • naturale • in cui prevale la riproduzione semplice o la produzione per il consumo. anche se non mancano fenomeni sporadici ed occasionali di riproduzione allargata (ad es. per particolari e fortunate condizioni climatiche) n_ la nostra analisi dell'Urss porrà in luce. inoltre, come i problemi fondamentali di quel sistema. problemi che determinano le sue leggi dinamrche e le sue contraddizioni, siano dati dal rapporto squilibrato tra il settore industriate primario e secondario. dalla impossibilità del piano di prevedere tutto ad un certo livello di sviluppo dell'industria ecc. Si tratta. è inutile dirlo, di una tematica estranea ad una società di tipo • naturale • ma che si pone solo in una società dinamica ed industriale caratterizzata da certe leggi particolari di sviluppo operanti attraverso la mediazione di un plano. Questo tipo di società (lo vedremo nel corso dell'analisi) tende ad entrare rapidamente in crisi ed ha un carattere transitorio. Si può dire che essa sia 12 - la piU • transitoria • delle società umane sicc11ene risulta evidente il contrasto con il • millenario • dispotismo orientale, contrasto alla base del quale non vi possono che essere delle leggi di movimento enormemente diverse (come del resto prima si accennave). D'altro canto gli interventi della burocrazia mandarinale della Cina antica nell'economia non avevano certo dimensioni e fini paragonabili a quelli dello stato sovietico. Nel sistema orientale lo Stato svolgeva importanti lavori pubblici (sopratutto nel settore delle dighe e delle canalizzazioni, da cui il nome di stato idraulico) che tendevano a difendere e garantire una produzione agricola fondata prevalentemente sull'autoconsumo, essendo il surplus destinato al mercato assai modesto "bis; d'altro canto esisteva nelle campagne una vasta categoria di ricchi proprietari che aveva una funzione notevole nei rapporti di produzione "ter; nel sistema sovietico. Invece, non possono circolare llberamente I capita/i dal settori a tasso piu basso a quelli a tasso p/u elevato per Il rilievo enorme del capitai/ llssl di dflficllo dlslnvestimento. Il settore auetrato però deve • lare qualcosa• pena la sua emarginazione ed I si, stemi usa~/ sono due: a} Il prezzo di cartelfo che permette al settore plu auetrato di elevare i suol profitti; b} la combinazione (e cioè /'acquisto di una partecipazione nel settore piri avan. zatoJ. s: Può darsi che la nostra de/iniziane non sia del tutto esatta e perlettlblle in alcuni punti. tuttavia su alcune cose qual/ ls produzione per il plusvalore ed il carattere dominante del mercato ci dovrebbe essere accordo totale tra mcrxlstl come pure sul /atto che dove questi connotati non ricorrano di capitalismo non possa parlarsi. 53 V. Wittlogel op. ult. cii. cui adde, Risultati e problemi nello studio del dispotismo orientale In • L'Est •. J, t968, pag. 7 segg. 54 V. Solri. Il modo di produzione asiatico. Torino. 1969, pag. 92 segg. e t34 segg.; Chesneaux, L'Asia nella storia di domani, Bari, t967. pag. 45 segg. che per{) esalta • Ideologicamente• l'Urss. 55 Su questo punto v. Sofrl op. clt. pag. 56-57 dove risulta chiaramente che Marx ammetteva la posslblllt• deJJ1 riproduzione aJJargata nefle società pre-capitallstlche come fenomeno tuttavia, sporadico ed eccezionale poiché Marx chiarisce eh~ tipi di modi di produzione pre-capltsllstlcl (ed In perticol•re quello asiatico di cui si occupa Wlttlogel) sono caratterltzltl da un basso grado di lorze produttive e la produzione tende e!senzialmente B soddisfare I bisogni persone// del consocletl (I accumulazione e la riproduzione allargata hanno, qui, un carattere del tutto secondario e sporadico}. " bis Su cl{) v. Bsrrlngton Moore Jr.. Le origini soclall della dittatura e della democrazia. Torino. t969, ,ng. 13$ aeg. u ter Barrlngton Moore Jr. op. loc. ult. clt. Lo •te110 W/tt. logel non nega /'esistenza di questi contadini ricchi (Alsult1t1 :g~~~~~~:lc~t. s:fge~~} :, s:~::,~~ ~= ::~h~u~~~=,o J:,,f,',:':,

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