lettura del Capitale: anzi nel libro lii, dove Marx analizza le leggi di movimento del capitale. è detto. a proposito della legge sulla perequazione del tasso di profitto. che senza di essa il capitale non è pensabile \$ ed è indubbio che nello schema di Marx questa legge presupponga l'interazione anarchico-concorrenziale di pili capitali autonomi. E' indubbio, poi, che il capitalismo implichi sfruttamento d1 forza-lavoro umana. ma deve sempre questo sfruttamento assumere la forma del rapporto salariate? In molti punti Marx sembra sostenere questo .1\ tuttavia una lettura pili attenta delle sue opere dimostra come. per Marx, ciò fosse un requisito normale del capitalismo e proprio di quei paesi in cui il sistema aveva assunto la forma piU pura"°; esistevano però situazioni in cui la produzione per il profitto utilizza forme di sfruttamento anomale (schiavitll). eppure Marx parla in quelle ipotesi di capitalismo (ancorché anomalo ed atipico) 41 ; evidentemente la presenza del fine del profitto rende relativamente prevalenti. agli occhi di Marx. le leggi economiche del capitale. sicché egli parla di capitalismo ancorché anomalo •z. Se quanto sin qui sostenuto è esatto possiamo trarre dalle opere di Marx questa definizione del capitalismo: • Quel particolare modo di produzione antagonistico fondato sulla riproduzione allargata in funzione del plusvalore (profitto) che si attua attraverso la concorrenza anarchica sul mercato di pili unità produttive autonome (capitali) •. Questa definizione tuttavia è tratta da opere che concernono il capitalismo ottocentesco in cui l'oligopolio aveva un carattere eccezionale. Ora che esso è divenuto la regola O può sorgere il fondato dubbio che una definizione di questo genere sia superata. Ed indubbiamente fenomeni nuovi si sono verificati. Cosi la proprietà individuale è diventata secondaria in confronto alla proprietà associata (società anonime, trusts). Marx dirà che con le grandi società anonime il sistema capitalistico sopprime nel suo ambito la proprietà privata"· tuttavia l'espressione di Marx qui vuol dire solo che la proprietà individ~ale (privata) è sostituita da quella associata ma non certo che il meccanismo della concor• renza mercantile sia venuto meno, asserzione insostenibile adesso ed ancor piU all'epoca di Marx. In effetti questo meccanismo è rimasto in piedi per quanto la concorrenza abbia assunto forme diverse: alla concorrenza perfetta che faceva leva sui prezzi (XIX secolo) si è sostituita la concorrenza imperfetta in cui gli accordi di cartello determinano in larga misura i prezzi stessi. Tuttavia la concorrenza 10 imperfetta se non fa piU principalmente leva su, prezzi non ha un carattere meno anarchico di quella ottocentesca anzi è pili feroce poiché intercorre tra giganti•~ che disponu V. Man,. Il Capitale lii, cit., pag. 181 segg. A pag. 193 é scritto: • D'altra parte non vi ha dubbio che nella realta a prescindere da d1llerenze di poco rilievo, accidentali e che si compens:,no a vicenda, la differenza dei saggi medi di profitto tra i diversi rami dell'industria non esiste e non può esistere senza annullare tutto il sistema dello produzione capitallstlca •. 39 V. MaTK, Il Capitale I, cit., pag. 778 seg., Il. pag. 37. 40 Allorché Marx parla dell'accumulazione originaria egli dice di averla studiata in relazione all'Inghilterra (Il Capitale /, pag. 780). 41 V. Marx Il Capitale pag. 270 dove si allude ag/J sch.'avi negri americani utilizzati per produrre plusvalore; a pag. 822 si dice poi che il sistema schiavistico-patriarcale si era trasformato per l'influenza del mercato mondiale In un sistema di sfruttamento commerciale (sinonimo di capitallsmo in quel contesto}. Ancora più chiaro é Marx nel terzo volume del Capitale (pag. 290) dove si allude a quegli imprenditori .. capitalisti .. che utlllzzano schiavi nelle colonie per ottenere maggiori profitti. Analogamente Lenin. Lo svlluppo del capitalismo In Russia. Roma. 1956, Opere complete. voi. lii. pag. 182 seg. 186 seg. e 234 segg. dove si allude a forme di imprese capitalistiche che utilizzavano allo scopo della produzione per Il plusvalore vecchi istituti feudali al posto del rapporto salariale; esempi slmJ/1sono addotti dal noto marxista peruviano Marlategul in relazione alle imprese del Perii costiero (Il problema della terra ed il problema dell'indio, In .-Critica marxista .., quaderno speciale sulla rivoluzione coloniale. pag. 159 segg.). 'l Allorché, infatti, ci si trova di fronte a situazioni ambigue non rimane che vedere quale sia JI rapporto dominante che. prevalendo, Influenza tutto il movimento di una certa ,o,m8zione storico-sociale (v. piu ampiamente Infra par. 10). 4J V. Galbraith. Il capitalismo americano, Milano, 1965. pag. 43 segg.; Sylos Lablnl, Ollgopolio e progresso tecnico, Torino, 1964, pag. 32. " Marx. Il Capitale lii, cit., pag. 518 e 521. In particolare a pag. 521 Marx mostra di stabflire un'eguaglianza tra proprietà privata e proprietà Individuale, quando dice che Il grande commerciante non rischia piii la • proprietà sua .. ma quella della società. La proprietà associata tuttavia opera pur nell'ambito di un sistema mercantile-capitalistico caratterizzato dafla produzio,. ne per il plusvalore che si realizza attraverso il movimento del mercato. La società per 8Zioni é, dunque, un elemento nuovo (essa permette al grande capitalista di rastrellare la proprietà degli altri di cui egli spesso diviene un padrone • di fatto •J ma che si colloca pur sempre nel quadro tracciato da Marx nel Capitale e che noi stiamo cercano<>di riprodurre Il plii fedelmente posslblle. In senso analogo v. Mlii/band, Lo stato nella società capitalistica, Bari. 1970, pag. 47. '~ Cosi MagdoO, L'era dell'imperialismo ;,arte lii In .. Monthly Revlew .. ed. il. n. 12, 1968, pag. 22; Pannekoek. Organizzazione rivoluzionaria e consigli operai. MIiano, 1970, pag. 78: Somlr Amin, L'accumulation à l'échelle mondiale, Parls. 1970 pag. 290 seg. Sulla concorrenza .-Imperfetta,. v. anche Galbr8ith op. cit. pag. 51 seg. Tuttavia è bene precisare che la concorrenza sul prezzi rlap-
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