lenni senza scosse o quasi mentre il capitalismo ha incontrato convulsioni sociali ed economiche violentissime dopo circa un secolo di vita}: se un sistema esiste ed ha leggi proprie esse vanno esaminate ed analizzate scientificamente. indipendentemente dalla loro durata nel tempo. Non ci sembra, poi. che le tesi di Trockij siano accettabili nelle pili recenti formulazioni di Huberman e Sweezy. secondo cui non si potrebbe parlare di classe ma piuttosto di uno strato (o casta) poiché esso non avrebbe avuto il tempo di • solidificarsi • come classe 11 • In realtà per Marx la classe è data dal rapporto di un gruppo di soggetti con gli strumenti produttivi e dalla funzione che essi. conseguentemente. esplicano nei rapporti produttivi. In particolare Marx distingue • classe in sé • e • classe per sé •= perché si abbia classe per sé occorre: a) che ci sia un gruppo di soggetti aventi interessi comuni derivanti dalla funzione che essi esplicano nei rapporti produttivi (ciò basta perché si parli di classe in sé); b) che questi soggetti abbiano coscienza di ciò; cl che si organizzino per difendere i loro interessi". Ora a noi pare che questi requisiti ricorrano nel caso della burocrazia sovietica che ha interesse a difendere il suo tipo di proprietà, che ha fatto di tutto per consolidarlo e che dispone. infine. dell'organizzazione politica. militare ed economica dello stato e del partito. Nella specie il processo di formazione della burocrazia sovietica come classe per sé è stato molto rapido (assai piU che quello della borghesia). Ciò tuttavia non esclude che 1a burocrazia come classe si sia formata J.4. 3 Prima di passare all'esame delle tesi secondo • cui la degenerazione sovietica sarebbe di carattere strutturale, è necessario stabilire chiaramente cosa debba Intendersi per capitalismo dal momento che, per molti, in Urss sarebbe stata Instaurata (o restaurata) una forma particolare di capitalismo. A tal proposito non è certo sufficiente rilevare che in Russia esistano diseguaglianze. ingiustizie e sfruttamento poiché fenomeni di questo genere sono tipici di tutte le società antagonistiche. A tal proposito il vecchio Engels ammoniva giustamente a non mettere nello stesso fascio le leggi che regolano i rapporti di produzione nella Terra 81! V. Lezioni dell'esperienza sovietica 111 • Monthly Revicw. ed it. n. 1-2. 1968. pag. 13 segg. In senso analogo a Trock,; si sono pronunziati in piU occasioni scrittori di tendenze non trosklste v. 8d es. Duverger. I partiti politici, MIiano. 1961. pag. 318; Kosik, la nostra crisi attuale, Roma 1968, p:,g 88: Bottomore. Ellte e società, Milano. 1967, pag. 55 e 109. Anche il teorico del comunismo jugoslavo KauJely segue nel sua lavoro un impianto di analisi globalmente definibile come trosk/sta (v. Burocrazia e classe operaia, Roma. 1969, pag. 97 segg.} per quanto le conclusioni dello ;ugoslavo siano assai meno dure nel confronti della burocrazio. caste necessarlJ af/o sviluppO del • socialismo • e destinata ad estinguersi gradualmente. JJ E' noto clie Il concetto marxiano di classe ha dato luogo ad una montagna di scritti interpretativi. Grosso modo prevale la corrente • economicistica • la quale p0ne in rll,evo il legame tra la struttura produttiva e la classe, v. in questo senso per tutti Bucharin, La théorie du matérlalisme historique. Parls, 1967. pag. 299 segg. Non mancano però correnti marxiste le quali pongono /'accento sul/'elemento coscienza ed organizzazione, pur chiarendo che questi elementi non stanno per aria ma aflondano le radici nella struttura produttiva. su ciò v. Lukàcs, Storia e coscienza di classe. Milano. 1967 pag. 59 segg.: Goldmann. Scienze umane e filosofia. Milano. 1967. pag. 120 segg.; Ossowsky, Struttura di classe e coscienza di classe, Tori~~- :~0 ":?,in! 2 ·a Bucharfn sembra muoversi anche Lenin (v. la grande Iniziativa. In Marx-Engels-Marxlsmo, Roma. 1952. pag. 379). Le posizioni • cosclenziaflste • che cioè pongono l'accento su un elemento sovrastrutturale (nella specie il comportamento politico) sono state di recente esasperate dJ Poulantzas (Pouvolr polltique et classes sociales, Paris, 1968) che perciò è stato giustamente criticato dalla Gluksma,m (A propos de la théorle marxiste de l'état capitaliste. Vers une conception nouvelle de la politique. in • L'homme et la société •. n. 11, pag. 199 segg. a pag. 202 segg.). Quanto a Man<. in lui c'è spazio sia per una concezione • obblettlvlst/ca • (v. Il Capitate lii c/t. pag. 1003) che • subbiettivlstlca .. (v. Il diciotto brumaio di Luigi Bonaparte. Roma. 1947. pag. 110 segg.), che però non sono in sé antitetiche poiché corrispondono alla distinzione marxiana tra classe In sé (esistente a llvello di strutture ma non ancora cosciente ed organizzata) e classe per sé (cosciente ed organizzata}. Ora quale che sia il concetto marxiano che si intende privilegiare è chiaro che la burocrazia presenta (v. tra breve nel testo) i connotati defla classe per sé (la quale assorbe e presuppone l'esistenza della classe in sé}. Il fatto. poi, che la burocrazia disponga del potere politico oltre che di quello economico non significa certo che non sia una classe (v. in senso contrario. lllumlnati op. clt. pag. 17 segg.; Bottomore op. clt. pag. 109) poiché Il rapporto di classe che ha le sue radici nelle strutture economiche rimane tale. sebbene ad esso si affianchino elementi di carattere sovrastrutturale (v. da ultimo quanto ha scritto Federico Stame recensendo il libro di Illuminati. in • Quaderni piacentini .. n. 31 pag. 292). J.4 E' chiaro che quando parliamo di burocrazia intendiomo riferirci a quella dello Stato sovietico dal 1928-29 e non alla burocrazia po/irica del partiti comunisti occidentali che non è una classe essendo estranea al ropp0rti di produzione.
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