sul potere clientelare del Mezzogiorno: uno • Stato imprenditoriale .. che, d'altra parte, vede nel Sud sempre plU un problema secondario rispetto a quello che. dal neo--capltallsmo. è visto come Il problema dl fondo per Il rinsaldamento del blocco di <!omlnlo: cioè !'operazione neo-glollttlana di Integrazione nel Sl• sterna di una classe operala del Nord sempre phi numerosa, decisiva e inquieta. Di fronte agli Incerti tentativi di • neo-colonlallsmo • in presa diretta sul Mezzogiorno (proprio mentre l'operazione neo,.glollttiana tende ad andare avanti) Il •radlcallsmO• merldlonale accenna ormai a riproporsi in forme diverse che non negli an'ni del drammatico sconmrdel seconcfo dopoguerra, ·tende a perdere la nettezza del profilo vertlcale della lotta di classe per assumere sovente l'ibrida ed equivoca for"!a di un'oppo&lzione orlzz.onti!rnente Interclassista di rivolta populista sovente strumentalizzata dalla resistenza eversiva deg1l str.itl pl(i forti ed osU~el capitalismo a_grarioe speculativo. • Per restare alla Calabrla vediamo un'evoluzione precisa nello svlluppo delle lotte. Scrivendo delle lotte del '67 di Cutro. di Capo Rlzzuto e degll edili di Cosenza, Mario Brunetti, segretarlo del Pslup di Cosenza, osserva: • Caratteristica costante è, da una parte, l'lncuranza della prevaricazione dei confini della legalità e dall'altra il rifiuto degli ammorbidimenti verticistici. Da qui la tendenza a sottrarsi a tutti i tentativi di crlstalllzzazione delle lotte nel• l'ambito dell'opposlzlone costitu1lonale. Da qui la ricerca di forme di lotta nuove. al di fuori degli schemi tradlzlonall. Da qui la diffidenza verso l'elettorallsmo, e Il discredito del tradlzlonall notabili meridionali. Sono I primi segni: forse l'Inizio (scriveva Brunetti nel 19681 di una storia nuova del lavoratori e del contadini merldlonall e calabresi. da decenni traditi cd oggi potenziale enorme di lotta che attendono di balzore sul proscenio •. • A Isola, a Cutro. a Cosenza, In piazza. gll avvocati. I medici. I personaggi non c'erano: c'erano operai, contadini, cattolicl e marxisti, che avevano realizzato un'unità di base su obiettivi di lotta comune C...) •. Dove Il Pcl vuole realizzare la sua • politica delle alleanze • la risposta (In quegli anni) è netta: • Nella plana di Sant'Eule· mia I contadini, Insorti spontaneamente, abbandonano la Colti• vatorl diretti e l'Alleanza contadina e formano una propria organizzazione autonoma di lotta come reazione al tentativi di vertice proposti da un deputato comunista di organizzare la pro-- testa dentro la commissione Interpartitica (con dentro la Dc, il Psi e persino Il vescovo) per andare a supplicare Il solito provvedimento ministeriale •. Già nel 1967 però a Reggio Calabria alla testa della lotta degli operai de11'0meca troviamo • tutti ., compresi I notablll di quel partiti che sono I diretti responsablll della crisi e del llcenzlamentl: si distingue per la sue vigorosa protesta populiste quello che diventerà il • famigerato • sindaco Battaglia che (in quel tempi) ottiene pi(i volte In Comune la benevolenza dei comunisti che giunse persino alle convergenza del voti del Partito Comunista Italiano su un ordine del giorno (votato nella seduta conslgllare del 3 marzo 1969) recondo Il quale • negli Incontri con gll eletll In campo reglonale e con 11 governo. i rappresentanti reggini sosterranno le ragioni che militano a favore della scelta di Reggio come capoluogo della Calabria •· Questo ordine del giorno. rlpubblicato dal giornali locali net corso delle • giornate di Reggio • e definito di • importanza storica •. getta una luce cruda sulle comieguenze di una certa politica del Partito Comunista. Il solo a votar contro l'ordine del giorno fu il consigliere del Pslup. n3turalmente subissato dall'indignazione • p3triottica • della stampa locale e minacciato di pagare la coerenza politica a suon di batoste elettorali. Nella primavera del 1969. scrive Prospettiva socialista, • Una ondata di collera popolare sale da tutta la Calabria •. Però. a differenza delle lotte del 1967.ci sono dei dati nuovi ed Inquietanti come dice il tltolo dell'articolo: • Esiste un equi· voco da sciogliere •. E porta tre esempi. " A Lungro. tutta la popolazìone è scesa In piazza per portare avanti una giusta lotta contro la chiusura. dopo secoli, della salina di Salgemma' della quale il governo di centro sinistra ha decretato la fine. Un anno fa, prima delle elezioni politiche, ministri, sottosegretari, deputati e consiglieri del centrosinistra promisero che la salina non si sarebbe chiusa. Oggi slamo arrivati al dunque. La popolazione scende In piazza, I ministri non si fanno vedere. ma aderiscono alla manifestazione TUTTI: oltre al sindacati. ai partiti di sinistra anche la Dc. li Psu. l'amministrazione di centrosinistra, il Vescovo. Condizione Indispensabile per questa unità è l'Impegno che non si parll di po,. Utica. non si tocchi Il governo. Ma allora contro chi si lotta? • Secondo esempio: • Nelle piena di Corlgliano Calabro gli agrumlcuhorl scendono compatti In piazza per protestare contro la tremenda crisi che colpisce la produzione degll agrumi ferendo a morte soprattutto i piccoli produttori. Alla manifestazione aderisce tutta la popolazione, tutti I sindacati, tutti i partiti polltlci. l'amministrazione comunale di cenlrosinistra. Condizione per questa unità è Il silenzio sul governo, l'lmpeano è!! non POlltlcizzarela' manifestazione peraltro strumentalizzata anche dai grossi produttori di agrumi della Plana (abbiamo visto :Jedutl sul binari della stazione a fare li blocco femlVlarlo l'a• 9rarlo piU grosso della zona e Il colono che egli stesso sfrutta}•. -- Terzo esempio: • Sabato 15 febbraio le popolazioni di quasi tutti I comuni che gravitano Intorno alla plana di Sibari si rovesciano nella plana per far sentire la loro volontà di lotta contro la mancata industrializzazione L..l sfllano In una mortificante -7
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