contad,m). prime rotture all'interno del fronte proprietario che si riflettono anche nel d11ficilo tentativo di a spostamento a si• nistra • delle clientele assorbite dalla Dc. Il carattere monolltlco della gestione della Cassa del Mezzogiorno si rompe. e centri di potere diversi entrano in concorrenza (Partecipazioni statali. Ministero dell'inOustria, Cipe, Lavori Pubblici). determinando una diversificazione e una fluttuazione di aggregazioni clientelari sempre piu ortlcolate e verticalizzate (sinistra Oc, Colombo e Doro1ei, Monclnl, ecc.), scatenando una nuova ondata di tra• sformlsmo (prima dai monarchici alla destra Dc ora dalla destra Oc n a forze nuove•. alla sinistra di •Base• o al Psi). In questa fase dellcata di tr3nsizione. di equilibrio instabile, viene a cadere la stretta congiunturale, accelerando I processi di ra• zion:ilizzazione capitalistica. Puntare sulle aziende motrici e sul• le aree forti dell'industria con investimenti Intensivi concentrati nel settore di punta, emarginando I settori arretrati agricoli e industriali. non solo del Sud ma anche del Nord: questo è l'im• perativo dell'ora Oirr.inuzione della spesa pubblica e quindi de• gli interventi ordinari e straordinari nel Mezzogiorno. Restrizio• ne del credito alla piccola e media azienda. al settori specula• tivi (edilizia, commercio. ecc.). Nel 1964, '65, '66 gli investimenti lordi nel Sud diminuiscono e la diminuzione pili forte si ha proprio nell'industrla (610 mi• lìardl nel 1964 diventano 424 miliardl nel 1966). Il • cimitero delle industrle • merldionali sorte in modo avventuroso e speculativo, la caduta dell°occupazione nelle opere pubbliche, la crisi dell'azienda contadina e della colonia, la caduta dell'edilizia privata e (negli anni 65-66) le difficoltà temporanee di assorbimento di manodopera nel Nord e nell'Europa. determinano una carica di tensioni che spezzano l'equillbrlo della società meridionale. Se Melissa segna un punto di svolta nella storia del movimento operaio meridionale, ancora dalla Calabria, dalle rivolte di Cutro e di Isola di Capo Rlzzuto del 1967 parte la nuova fase della lotta meridionale. Alle lotte bracciantili, contadine. si accompagnano le tumultuose proteste degli edill, le lotte degli operai contro I licen• ziamenti nelle fabbriche tesslli di Praia, all'Omeca, nelle fai). briche di Vibo come nel crotonese (per restare alla Calabria). Ma Il movimento si estende alle Fucine meridionali di Bari. come ai Cantieri di Palermo e all'ltalslder di Napoli e lo sviluppo di queste lotte viene, via via. punteggiato dalle rivolte Incontrollate e nebulose del centri urbani: Battipag11a.Caserta, Pescara. e infine Reggio Calabria. Intanto sta riprendendo Impeto pieno il movimento bracclantile. In cifre il bllancio di questi anni si traduce nel seguenti dati: 1964-1969,gli addetti In agricoltura si riducono di 1 mlllone di unità, ma questo milione è rappresentato da 834 mlla •Indipendenti• che !asciano la terra contro I 179 mila • dlpenlL , ,--l..v1. "- ~ W\ \-.._ .l ,-__- .....).... 6 - t r --,- , \ t ~-.,\,.. v--->-- )01\-.1., •l,t denti •. E' la crisi dì un settore fondamentale del blocco rurale merldlonale: i contadini. I coloni che fuggono in massa. E' una sorta di controriforma agraria che va avanti. La percentuale dei • dipendenti • nelle campagne del Sud che rappresentava nel 1951 Il SO% degli occupati In agricoltura salo al 68°'11 nel 1969. E' il fallimento degli obbiettivi della • riforma agraria •. Non solo. ma il debole processo di industrializzazione che aveva · Creato, net decennto-t953'1963. 365 mila nuovi occupati nell'industria merldlonaTe, adessosr-rovescfa, e. dal '64 al '69, gli eddettTal~iffimufsconoOr 10 mira unità. Il settore 1.erziario sì gonfia di 179 mlla adaettr. il resto va alremlgrazlone, alla sottoccup~al]ij[soccupaz:tone:- Disoccupazione •che~uaffiicasoprattutto come disoccupazione giovanile, re• lativamente urbana e sovente anche piuttosto qualificata. (Nel 1968. 60Cl mila giovani dai 14 ai 19 anni sarebbero ln cerca di lavoro nonostante la presenza dei giovani meridionali dai 14 ai 19 nelle scuole medie superiori sia aumentata di ben 700 mila unità.) La rendita agraria è indebolita dalla sua stessa inerzia, dal trasferimento sempre meno fortunato del capitali nella speculazione Immobiliare, dalla politica • liberista • dei prezzi. dalla relativa • rarità • del mercato del lavoro. dal progressivo dlrot· tamento delle risorse pubbliche verso altri settori. Il nuovo trasformismo verso il centro-sinistra, cioè la spo· stamento delle clientele meridionali verso la " sinistra • neocapltelistica si avvia in un momento estremamente difflcile per tali mediazioni. potendo disporre di strumenti operativi sempre pili deboli. sottili: promesse di favori e di assunzioni, un'Industria o una super-strada. ln-iaal.tà_da_una_12_arte il fronte proprletario meridionale che ;1 ~possie~punti autononÌI di forza economica e di in· \l,~ fluenza sociale tendearÌftmre.n:t~07>osizionTcontesta• tlve rlsPètlo allo""S~n:te-mass-e-tarbolente e disorga• 1 , I nlche di un Sud dal tessutoec0nomieo e sociale sconvoito si d .Qldlcalizzano. -- la classe politica dirigente nel 1968-69 prende atto In modo drammatico del • falllmento • della politica merldlonale. Questo !11lllmento non si esprime tanto nelle cifre degli Investimenti, dei redditi, della occupazione e nemmeno nei risultatl elettorall, ma nel processi piU di fondo di Instabilità soclale, di rottura (senza facili soluzlonl di ricambio) dell'equilibrlo ricomposto negli anni ·so. Il • circuito interno • del dominio e dello sfruttamento nel Mezzogiorno è estremamente Indebolito. Al blocco agrario e alle sue ridotte clientele ora è lo • Stato imprenditorlale • che con i lavori pubblici. gli impieghi, le Industrie di stato. la programmazione concertata, tenta di sostituirsi e di Inserirsi In • presa diretta • sulle strutture economiche. sugll aggregati soclall e ..,. W\ ,I.I-- :.._~~.,.-_,,___. S:-- 1}\,.....;.,__c.ll.. - \' _,).. ~ -,\"'tD ? ( l,.._ \--1,..,\.......-.-.
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