condizione reale lhdivlduale, si contrappone Il senso colletti\ della storia che, anche con Il consenso e la spinta del stngoli. va faticosamente verso Il progresso. dove certi bisogni (di una casa. di un trasporto plU comodo, di asltl per I bambini, di una scuola aperta a tutti, di un servizio medico efficiente. ecc.) saranno gradualmente soddisfatti. C'è un vero e proprio processo di estraneazione dal reale, promosso con un lento. tenace, continuo lavorto Ideologico: per questa via, cosi come avviene In fabbrica davanti alla mac. china, Il potere del capltale sparisce e viene e mancare quindi l'awersarlo vlslblle, Il bersaglJo contro cui scagliarsi per llqul• darne tutta la violenza Immanente e operante. Il dato oggettivo della proletarizzazione a poco e poco viene mistificato, e a1 di là di questa condizione è l'Interesse pubbllco o popolare che prende quota e assume I titoli di riconoscimento politico. Il conflitto storico di cla,se ne rlsulta attenuato o scompare del tutto. L'Ideologia riformista ha una base _di forza nella a,istocrazla operala che è tale soprattutto in raeportQ....!.L.!!!_lserabllle pezzenti del paesf sottosvlluppaU lvi compresi quelli di casa nostra (come ben sanno f meridionali lmmlgratlr'ìel Nord e nel Centro Italia): ma conquista anche una base di massa. al di là dell'aristocrazia operala, grazie 111consumismo e all'economlcismo e allo spontaneismo che sono I 9UOI Ingredienti ldeologlcl prlnclpall. La rivendicazione della riforma ha come corollario permanente quella df'I buon ~averno: e quale migliore governo pub darsi di un governo che. In nome della rivoluzione. unisca tutto il popolo e gli si offra come una madre prowldenzlale che, purché le siano consegnati pacificamente tutti I risoannl e lo si ascolti attentamente nella buona come nella cattiva ventura (congiuntura). saprà farci progredire consumando In misura dlsequale. ma consumando? DI una •madre•. cioè. che sanpla essere profetarla e borghese e pl<.colo borghese nello stesso tempo? 11 movimento di massa del riformisti sfocia in un'artlcolezlone complessa. come movimento eh oPlnlone, ma va lentamente rnccoqllendosl entro una strateqla comune. che ha Il orlmo riferimento politico e orqanlzzetlvo nell'unltll sindacale. A monte dell't•nltil slndacale è In orogramma, e oqoettivamente ,il svlluopa, la convergenza Politica unitaria di forze tuttora irteol011lcamente divise. La divisione, tuttavia, è semore meno onerante sul terreno stratealco. mentre perdura su quello ldeoloC1lcoe nellA tattica. l'unità lt anchQ un effetto da un lato dell'lmm11nente r,Prlcolo autoritario, che vorrebbe sfoclAre In una S()rta di riformismo • Alla colonnell~sldenzlale: e dall'altro. rlall;i rivolta oroletarla che pul, manlfe.star.si...JAldalmente In termini di masslmtillsmo sindacale {vogllamo di pJU _.e subito perché lavorare. come si lavora, stanca sempre di piU) o d'impazienza riformistica (slamo stanchi di aspettare una casa, di viaggiare come mucche In vegone. di un'assistenza sanitaria elargita come se fossimo carne da chirurgo), ma che tende sempre piU a svilupparsi pollticamente. a trovare una propria omogen1ità, a maturare, muovendosi, una strategia rivoluzionaria, autonoma. Se sono allarmantl e preoccupanti q/i • scioperi selvaggi • con cui l'autonomia si manlfestA come lotta (cosi come awie• ne, in un quadro plU generale, con le rivolte • spontanee • di paese o di quartiere, le contestazioni nelle scuole e cosi via). tultavi tutte gueste manl{estazi.onl _min sono ancora il prodotto di una focza poUtlca organizut.a che.__sJproponga obiettivi di potere attraverso la rivoluzione e quindi attraverso la liquidazione violenta del potere preesistente. a tali manifestazioni, che hanno le loro forza primordiale nella spontaneità con cui avvengono. come rivolta, come democrazia diretta. come assunzrone In prima persona di obiettivi di rinnovamento. sono la base necessaria per l'affermazione e la crescita di una politica nuova, rivoluzionarla: sono già. Insomma. una prima espresslono reale, materiale. di autonomia. Rispetto a questo fatto. non c'è un a priori dottrinario. esterno che. indipendentemente da questa realtà empirica, possa proporsi di diventare. con qualche speranza di successo. la mente che 1egolerà il vulcano. e quindi la guida. l'avanguardia sapiente. perpetuando con tale istanza. cosi frequentemente ricorrente In Italia sotto specie marxista• lenlnlsta. la divisione del lavoro borghese come divisione del lavoro In un ambito polftico •rivoluzionario•! Voglio dire che la linea politica, la str.itegia e quindi !'organizzazione o cresce all'Interno dell'autonomia quale essa plU o meno spontaneamente si è manifestata come lotta. com~ rivolta, come assunzione sia pure occasionale della responsabllltà diretta dell'azione. oppure è mera supponenza dottrinaria. Perché l"autonomi;i è essa stessa espressione. anche se magari occasionale. di avanguardia politica. e di avanguardia di massa: lo è oggettivamente anche se Il rlflesso polltlco al livello soggQttivo è tuttora scarso. Insufficiente o magari mancante. cosa che. del resto. può valutarsi soltanto standoci dentro. Detto questo contro ltt loglca delle avanguardie che si autolnvestono come tell sul presupposto di una strategia definita librescamente, va peraltro aggiunto subito che la spontaneità con cui !'autonomia si manifesta. se è assolutamente necessaria (perché dimostra che nelle masse c'è chi non ne può pfU. che ha capito pili o meno la realtà di classe che lo condiziona e l'inganno di chi mistifica tale rapporto di classe). non à tuttavia sufficiente. Il 90% degli scioperi In Gran Breia• gna sono. A quanto pare, scioperi • selvaggi •. Indetti e realiz- - 63
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