giovane critica - n. 25 - inverno 1971

aJcuna fiducia h1 questa dialettica e puntano sull'avventura di un vero e proprio mutamento dì regime. Queste forze si trovano nelle banche e nella borsa, nella CIA e nel PSU, e contano sul concorso di carabinieri, polizia. esercito, magistratura, burocrazia statale, e gruppi parafasclstl pia o meno extra-legali. Questo blocco di terze reazionarie, oltre a intraprendere vere e proprie azioni eversive al fine di un mutamento di rt:· glme, manifesta pubblicamente obiettivi politici quali la repubblica presidenziale (Pacclardl) o reiezione dell'esecutlvo mediante referendum popolare (che alla prima è assai vicina, secondo un'analoga ideologla gollista) prospettata dal segretarlo del Psu Ferri. La seconda posizione conservatrice (sulla linea del Corrie, re della sera e della Nazione), che punta su un governo forte e sulla disciplina degli scioperi, con contropartite riformistiche future, è quella che conta di vincere la partita politica all'lntur• no della Democrazia Cristiana per poi, conquistata la nuova maggioranza in questo partilo, risolvere in modo deciso I problemi del governo del paese. $1 finirebbe coll'esprimere. per questa via. un nuovo stato di necessità sia contro Il colpo di mano a destra, sia contro l'ampliarsi della eversione a sinistra. e a questo stato di necessità dovrebbero pltigarsl. volendo continuare a condividere ,I potere, anche Il partito dell'avventura, della crisi e della svalutazione della lira, l'amerlcanlssimo Psu, e, per motivi opposti. e11cheIl Psi. \ l o, Il 1 I E' da questa seconda posizione che, grosso modo. contro la prospettiva della svalutazione della lira, ha preso le mosse l'lnlzlatlva del • decretane • che da un lato è un'arma contro la pressione operala esistente nel paese, che per questa via viene svuotata o quasi delle conquiste dell' •autunno caldo~• l'altro è un mezzo, sia pure tardivo, di rastrellare capitali perl rÌaa'Fefiifo e vigore egll Investimenti e una base ffiianzlairla ~riforme lburccra.i:la non rubando e non sperperàndo). ca e~;c:e ~ll~u;I:~~ fo:~~r~:ic:tr~:~,:ta~~z~~nndeat~n~ Ispirazione del • partito Cell8vventura e della crisi • mediante li braccio secolare del neofascismo. Non a caso tale attività viene slstematicanie'ntetollerata e anche giustificata quando viene attuata dalle cosiddette • forze dell'ordine • (carabinieri e potizia). SI marcia sul fllo del rasoio. verso l'oblettlvo polltlco dell'unità dialettica del blocco di forze riformiste che è poi la facciata politica della concentrazione economica del grande e,pltale. I fascisti, con ti contorno di provocatori e sple.....dtiutte le risme, sei'voiio"Tndlreffamente a cuocere a fuoco lento Il Pcl che dlfai:n. dopo QgnL.ttte.ntato,.~ratort.&-della pollzla, ogni eccidio, diventa ~re ~il!.!. e~erbene • e, mentre parla di rttor~ene a-difendere l'lstltu.to della famiglia, sl investe dei problemi deJla produzione e assume quelll della produttività con tutte le responsabilità Inerenti alta perpetuazione e allo sviluppo del sistema. In politica estera. Il graduale inserimento del Pcl nella loglca della politica atlantica viene pagato con un progressivo seppure ambiguo distacco critico dalla politica del blocco orientale. Si, Il blocco di forze moderate, che fa perno sulla Oc, è piU che pronto al dialogo col Pci lungo la linea della • strategia dell'attenzione .., ma il vero e proptio Incontro sarà po$slbile solo quando il PCI, convenientemente ,vuotato di parte della sua forza di contrattazione, non potrà insidiare l'egemonia di potere che la Oc ha-esercitato dal 1948 a oggi nel confronti di qualsiasi forza politica che abbia collaborato con essa. Per questa strada, è ovvio, li Pcl ha perduto e pili ancora perderà a sinistra (cosa che su scala minore successe anche al Psi), con Il risultato di dividere In due la classe operala inserendo quella • conquistata • dalla Ideologia riformista e consumista. e agendo in modo via via più repressivo contro la parte rivoluzionaria {si tratta della politica contro • gli opposti estremi• sml •1. SI comprende anche la preoccupazione che nel Prl e nello stesso Psu si manifesta di restare tagliati fuori dall'esercizio del potere a causa dell'incontro dei due • giganti • politici, la Oc e lt Pcl. che forse costituisce. ora come ora, il motivo principale del loro anticomunismo. La terza posizione raggruppa forze all'interno del Psi. in parte della sinistra democristiana e di tutti e tre i sindacati. nelle Acli, e nel composito schieramento delle sinistre sparse (da una parte del Pslup al Movimento dei socialisti autonomi, al sen. Parrl e alla sua rivista il neo-•Astrolablo•, ecc.). Queste forze. che non riescono a unirsi, rappresentano l'utopia riformistica. secondo cui, attraverso un processo di riforme via via più o m9no dolcemente squllibrantl, sl possa arrivare al soclatlsmo. Esse sanno anche che questo obiettivo non pub essere perseguito se la 1oro composita unità non arriva a comprendere Il Pcl, Ideologicamente riveduto e corretto, cioè lllumlnlstlcamente democratizzato. E vivono nel timore di essere scavalcate a destra dal Pcl. cosa che puntualmente avviene secondo una logica di potere contraddittoria del Pcl stesso, U quale da un lato, ai fini della partecipazione al potere. sa che il principale interlocutore è la Oc e, per la Oc, la forza che veramente conta, quella moderata; ma dall'altro lato, nella lunga anticamera cui è costretto (· la più lunga e snervante anticamera politica che la storia ricordi •. ha notato Il settimanale ABC) la futura partecipazione al potere viene Intanto pagata, lungo cammln facendo, con una perdita di reale forza di contrattazione. Le tre posizioni che schematicamente abbiamo enunciato - 59

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