giovane critica - n. 25 - inverno 1971

secondo cui andava ricercata solo l'insurrezione armata nella forma della guerra di guerrlgl!a. Questo punto di vista, che trascurava tutte te complessità delta situazione. in realtà non fu mai interamente applicato nello pratica. se non nelle polemfche ìdeologiche (l'uso dell'azione armate è naturalmente accettato da tutti In un continente dove persino gli ordinari mutamenti di governo vengono comunemente attuati mediante le armi. Pochi dei Pc piU ortodossi e moderati hanno escluso ciò: alcuni. come in Venezuela. Guatemala o Colombia hanno temporaneamente o permanentemente mantenuto forze guerrlgliere.) Ad esempio la sinistra venezuelana non si è mal lasciata sfuggire la possibilità di un aiuto attivo dagli elementi dissidenti nelle forze armate. e persino la particolarmente irrealìstica sinistra peruviana fu talvolta sufficientemente cauta da non contrapporsi all'esercito a priori attaccando, ad esempio. le caserme. la Rivoluzione in America latina è probabile sia un'opera• zione combinata. o In una situazione di crisi politica interna del regime vigente. o, phi raramente. di tale permanente instabilità istituzionale che una crisi siffatta può essere accelerata. E' possibile combinare forze sociali - contadini, operai, I marginali della città. gli studenti, settori degli strati medi -. forze i!:tituzionali e politiche. ad esempio I dissidenti dell'esercito e delta chiesa, forze geografiche, ad esempio gli interessi regio• nalt nel quali sono normalmente divise e rese disomogenee le repubbliche, ecc. Malauguratr.mente Il cemento piu efficace di tali combinazioni, 1a lotta contro lo straniero, o plU precisamente contro Il dominatore straniero, è raramente appllcablle eccezlon fatta per I piccoli Stati dell'America centrale. dove gli USA sono soliti Intervenite direttamente - ma con forze potenzialmente schiaccianti - e forse, ahimé, da nazionalismi locali diretti contro I vicini latlno-amerlcani. l'America latina è stata economicamente coloniale. ma le sue repubbliche sono state politicamente stati sovrani per un lunghissimo periodo. Malauguratamente anche la sinistra marxista, mai forza PO· litica maggloritarla. se non In relativamente pochi paesi, è probabilmente oggi troppo debole e divisa In molte repubbllche per fornire un'efficace struttura nazionale di azione o una decisiva forza polltica dirigente. Indubbiamente l'effetto netto degli anni Sessanta. per un <;.omplessodi ragioni. è stato quello di indebolirla e frammentarla piU che mal, e di rendete la sua unificazione o persino l'azione comune estremamente difficile. Clò non esclude ulterlorl cambiamenti sociali. anche rivoluzionari, ma fa si che la loro direzione sarà assunta, almeno inizialmente, da altre forze. 4812. I movimenti rivoluzionari possono operare senza organizzazioni politiche Dei regimi possono essere rovesciati senza organizzazione in determinate circostanze. Lenin predisse che lo Zarlsmo sarebbe caduto sotto l'Impatto di un movimento di tfpo spontaneo. e cosi fu. sebbene egli non ne concludesse che perciò il partito non aveva nessun ruolo da assolvere. Quando si tratta di prendere in considerazione una lotta prolungata (come nella teoria classica della guerriglia rivoluzionaria) l'organizzazione è plU decisiva che mal e l'analisi politica è indispensabile. CiO si applica a tutti I livellL Marulanda. scrivendo come comandante contadino della guerriglia colombiana. non ha alcun dubbio che l'organizzazione. la discussione e l'educazione sono essenziali per il morale del guerriglieri, solo a volerli tenere occupati fra un'azione e l'altra (• Ecco perché noi dobbiamo avere a tutti i costi un istruttore politico nel campo guerrigliero. e· necessario che ci sia addestramento politico, addestramento militare, pulitura delle armi e messa in ordine generale•) 12• Hugo Bianco. il leader contndino del PerU. scopri che il maggiore ostacolo per trasformare un imponente movimento sindacale contadino in •autodifesa armata• era la sua Incapacità a costruire un'adeguata struttura di partito organizzata fuori dal susseguirsi delle azioni di massa ad hoc e delle riunioni di massa 1 '. All'estremo opposto, la scelta piuttosto casuale della Bolivia come zona di battaglia da parte dl Guevara - precedentemente. sembra egli avesse preso in considerazione le vicine regioni dell'Argentina - e la decisione di andare avanti senza l'aluto di una qualche significativa forza polltlca bolivia• na, dimostrano una grave sottovalutazione dell'importanza dell'analisi politica delle condizioni di una tale lotta. E' possibile in determinate circostanze ritenere che una popolazlone costituisce una singola. relativamente omogenea. esploslva massa che deve semplicemente essere spronata a fornire le condizioni per la guerra rivoluzionaria. In effetti, parti della popolazlone peruviana Indiana fornirono tali condizioni, e si riunirono per appoggiare la guerriglia di lobaton e Béjar nel 1965, venendo successivamente decimate per punizione dall'eserclto. I rivoluzionari le esposero e le sacrificarono senza necessità, essendo incapaci - per debolezza numerica, evidente Ignoranza e inesperienza nonché per mancanza di analisi politica - di pren• dere le necessarie precauzioni. o di fornire un'organizzazione adeguata, I quadri e Il gruppo dirigente che avrebbe potuto formare un'efficace guerriglia contadina. rafforzata dal terrore successivo messo In atto dalle forze dell'esercito. Ma se queste debolezze erano evidenti anche nelle plu semplici situazioni polltlche locali, quanto molto pl(i Importanti esse devono essere

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