giovane critica - n. 25 - inverno 1971

sinistra ad una ridiscussione globale del problemi calabresi (Università, Industrie, capoluogo). D'altra parte - sottolinea Il comitato unitario - In questo momento di crisi governativa manca l'Interlocutore: occorre una pausa vigliante e un risparmio delle forze perché la lotta sarà dura e lunga. Intanto 11 comitato chiede a) Il consiglio non deve procedere alla nomina della giunta regionale; b) occorre fare propaganda ed estendere l'agitazione In provincia per avere p\U forze a favore di Reggio; cl si farà frattanto una assemblea popolare In piazza Duomo per mantenere viva l'agitazione e misurarsi con I comunisti che per domenica hanno Indetto un comizio di Pietro lngrao. Intanto i fascisti del comitato d'azione sono In dlfflcoltà, piuttosto isolati. Naturalmente la prova di forza tra II comitato unitario e i comunisti risulta nettamente favorevole al primo che. nella sua assemblea popolare riesce a raccogliere parecchie migliaia di persone provenienti anche dalle altre città. Il comizio di lngrao si tiene In un clima di stato d'assedio: I presenti sono due-tre mlla {parecchi venuti dalla provincia). tra i presenti molti sono quelli che gridano Reggio capoluogo. SI parla di 8-9 mila pollzlottl che presidiano la piazza e la città. La ripresa comunista è dlfflclle: troppe macerie si sono accumu· late nei giorni del luglio lungo la strada della ricostruzione di una coscienza e di una forza di classe. D'altra parte occorre tenere presente che questi primi tentativi di collegamenti con la protesta vengono In parte ancora ricercati sul terreno Insidioso del gioco campanillstico con l'Ipotesi della • pendolarità • della sede del consiglio regionale (30 lugllo), con la proposta di una riunione del Consigllo regionale a Reggio avanzata il 10 agosto. Lunedf martedf mercoledl, agitazioni, azioni di disturbo, blocchi stradali, qualche sciopero, scontri per lm!)edlre che 11 glorno 13 agosto Il consiglio reglonale nomini la nuova giunta. Ciò che Infatti avviene calmando un poco le acque, e consensentendo cosi a Reggio le sue brevissime • ferie • estive. Il caldo autunnodi Reggio Mentre cl accingiamo a tracciare alcune osservazioni con• cluslve la vicenda di Reggio ha ripreso clamorosi sviluppi. Ha avuto il suo • autunno caldo • che sembra, per ora, aver trovato una pausa dopo Il discorso di Colombo del 16 ottobre che ha minacciosamente posto I • rivoltosi• davanti all'alternativa: o lo scon1ro frontale con l'esercito o l'accettazione della piatta• forma di mediazione politica (decisione del capoluogo rimesso al Parlamento, quinto centro siderurgico in Calabrla). Tuttavia questa conclusione ha provocato focolai nuovi di fermento nel Sud. Non solo ha messo In agitazione Catanzaro, ma vi è stata la crisi del governo regionale in Sicilia, poi In Sardegna, mentre si trascina la crisi politica In Campania. Dallo spunto dei moti reggini gruppi di destra hanno tentato di allacciare collegamenti di massa col sottoproletariato ed il proletariato di re• cente Immigrazione delle grandi città del Nord. Ciò che possiamo rllevare in questa fase • autunnale • della rivolta è che Il • paradosso • reggino sembra essersi ancor phl aggravato: quanto plU la rivolta si è radicallzzata e massificata, tanto piU sembra essere caduta sotto una direzione di estrema destra eversiva. Via via si è andato logorando lo spazio della mediazione politica, isolando la destra • passi• billsta • (mlssini legalitari, Psu, destra Oc) e facendo riemergere con forza I duri del • Comitato d'azione •, portatori di una llnea rigida e senza alternative (· o Reggio capoluogo, o morte•: • Boia a chi molla! •: • Dalle pietre alle pistole•.) Nel crollo degli istituti e degli uomini della mediazione politica il rapporto tra lo Stato e la popolazione si è ridotto a quell'estremo di estraneità rappresentato da un rapporto di • occupazione • e di • resistenza •• a quel limite di • purezza • repressiva che è espresso dal semplrce rapporto militare di forza. Questa nuova fase autunnale ha avuto le sue punte pili drammatiche e acute dello scontro nel giorni che vanno dal 14 al 18 settembre e nel periodo che va dall'8 al 15 ottobre. In mezzo, dal 30 settembre al 1 ottobre, c'è stato l'acceso dibattito alla Camera sul fatti di Reggio. Durante quelle che abbiamo chiamato le brevissime •fa. rie estive • dl Reggio, vediamo che, mentre il tradizionale per• sonale politico tenta la fallimentare via del compromessi con I vecchi metodi della corruzione, della spartizione del posti, delle transazioni tra I • personaggi .., le • forze dell'ardimento • mettono a punto una macchina di Incitamento. controllo e di· rezlone del movimento che ottiene grossi risultati di mobilltazlone di massa dove sono sempre plU ristretti I margini della • spontaneità ... Verso la metà di agosto un Incontro a Gioia Tauro tra Mancini, Mlsasl e Vlnceltl, sembra delineare un compromesso - 33

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