1. Questo numero di Giovane critica si presenta plU minuto del solito. e· stato amputato. a causa di irrecuperablll ritardi Upograflcl. di un ampio studio di Antonio Carlo sulla attuale natura soclo.economlca dell'Urss, studio che costi• tuisce a nostro avviso una assai ricca messa a fuoco dei ma• teriali, delle analisi, delle discussioni politiche che si sono succedute a tal riguardo nel mezzo secolo che separa i giorni nostri dalla presa del Palazzo d'Inverno. Tale studio costituirà il prossimo fascicolo. monografico dunque, di Giovane critica, di imminente uscita. Perno di questo numero. in ciò riprendendo uno del • temi • pi(i importanti dl quello scorso. è il resoconto di Pino Ferraris sui • cento giorni • di Reggio. Resoconto datato fine ot• tobre '70. e che perciò non tiene conto delle recentissime canagliate organizzate dal fascisti a Reggio (come del resto in tutta Italia). e che a noi sembra un ottimo prosieguo sopratutto nella parte che gli è piu propria ed originale - la • cronaca polltlca • del • cento giorni • - della discussione In corso nell'estrema sinistra e, al contempo, una adeguata rlspos1a alrarttcolo In cui Il compagno Alfredo Reichlhl aveva veemenle• mente (anche se con • astuta • vemenza) attaccato Vittorio Foa. Prosieguo di una discussione politica estremamente importante e forse s1orlcamen1e decisiva: discussione sul merito e sui con1enull, come Relchlin Invita a fare, e come Il Pcl raramente fa. proclive com'è, nel confronti dell'• estremismo•. alle vere e proprie falsificazioni e omissioni quando non alle mascalzonate glornalisllche. Discussione sul contenuti. costitutivamente disinteressati come slamo a un braccio di ferro altrimenti caro ad alcuni nostri cugini. braccio di ferro che noi cosideriamo micidiale al fini della crescita della sinistra rivoluzionaria, crescita che pochissimo si giova del proliferare di gruppetti e gruppettlnl omologhi quanto a settarismo e ad at• tegglamento. come dice Marco Boato. al gruppi ante-68. 2. La società contemporanea, non solo in ltalla, il quadro tutto della società civile, dalla Valle del Belice al • Politecnico • di Torino, sembra percorso da questo spettro, I'• estremismo •, da questa • utopia • che non trova attualmente un'adeguata traduzione In termini di discorso polltlco e di sua strumentazione organizzativa, e che addirittura non trova neppure gli slrumentl minimali del collegamento e dell'lnformazlone. uno specchio ampio ed esaltante delle lotte In corso. Per quanto cl concerne abbiamo perciò detto sf, e con entusiasmo, al quotidiano del Manifesto. Senza che ciò cl Induca ad abbandonare questo Imprecato frutto, contraddittorio e tormentato ma non banale. della • divisione del lavoro • esistente pur nell'ambito dell'estrema sinistra qualeltu/tto sommato è stato Giovane critica. 1.. 10~ -1
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