in un ben preciso disegno poh11co: chiedono che i socialisti reggini. dopo raneggiamcnto d~ essi tenuto sul problema del capoluogo. vengano esclusi dalle giunte comunali e provinciali d1 Reggio li giorno successivo. 14 luglio, la situazione sfugge dalle mani dei promoton dello sciopero. la prima fase degli avvenimenti di Reggio. quella della • p•essione controllata •. dell"uso moderato e pacifico delle ma, n,festaz1on1di m.Jssa come ricatto verso il centro. quella domi• nota dalla 1at11cadi Battaglia dei comizi, delle pressioni ur• lanti ma innocue. dei calmi cortei e dei lievi incidenti a Reggio comunicati telegraficamente a Roma in una versione apocalil• tica. drammatizzata e pesantemente ricattatoria, dura poco. la tatt,ca del sindaco Battaglia, dt calmare i reggini e di terrorizzare 1 • rom,1ni • non può reggere. Come abbiamo detto, troppi erano gli elementi che concorrevano nel far precipitare la situazione. Già li abbiamo accennati. In primo luogo il dato oggettivo d1 esasperazione sociale. il retroterra esplosivo di rabbia popolare esistente. in secondo luogo la consapevole volontà di rivincita di quello che potremmo chiamare il blocco clerico-fascista agrario e mafioso che tentava di radicalizzare a destra la situazione e strapparla dalle mani di Bat1agUa, in• fme la • lunga mano • repressiva dei Pucci, dei Mancini. dei Ferrari, che cun una energica punizione poliziesca pensavano di mettere tutte le cose a posto subito e di togliere ai reggini e al sindaco il ricatto del disordine e dell'anarchia. Nel corso d1 questa pnma fase un giornale come la Gaz. zetta del Sud (apportenente alla catena Monti). favorevole a svilupp1 moderati. appoggia esplicitamente l'inlziativa del sin• daco Batlag1ia e addirittura esprime il proprio compiacimento per uno sciopero che ha avuto • una partecipazione spontanea e sentita, una volta tanto non orchestrata dalle organizzazioni sindacali •. In particolare la Gazzetta del Sud sottolinea che, mentre la Cgil $I • dissocia enerolcamente • dallo sciopero. persino I ferrov,eri (tradizionale punto di forza del sindacalismo rosso) • solidarizzano con i dimostranti e partecipano agli scioperi•. E', questo del 14 luglio, uno sciopero tutto particolare, molto • terzi.:.rio • e piccolo borghese. il cui nucleo centrale è costituito dalle migliaia di dipendenti pubblici, dai commercianti. dai professionisti. cui naturalmente si aggiungono coloro che non hanno bisogno di fare sciopero perché sono senza lavoro. Mentre s, svolge il corteo per corso Garibaldi, e in piazza Italia parlano Battaglia e Il missino Aloi. parecchi reggini (informa la Gazzetta del Sud) • hanno preferito alle parole i fatti • e cloè si sono dati da fare • in tutte le zone della città per alzare barricate. paralizzare il traffico. bloccare I treni delle stazioni •. In serata la situazione precipita Dopo una serie di scaramucce, di scontri con la polizia. si ha notizia di numerosi feriti e di 22 - 18 fermi. E' sufficiente questo perché una folla immensa si rovesci in piazza Italia, davanti alla Prefettura, per chiedere Il rilastio del fermati. Il sindaco fa da mediatore e ottiene dal Prefetto il loro immediato rilascio. Ottenuta questa prova di volontà distensiva da parte del Prefetto, Battaglia annuncia che è staio presentato alla Camera un progetto di legge che • re• slltuisce al Parlamento l'iniziativa di definire I capoluoghi sot• traendola a qualsiasi compromesso •. Mentre il sindaco media l'Inasprito rapporto tra la popolazione e la polizia, cercando di delineare uno sbocco politico alla situazione e invitando ad una serena vigilanza la popolazione. partono alcuni sassi contro i forti contingenti di polizia. la risposta è immediata e spro• porzionata la Gazzetta del Sud che Il giorno successivo rovescerà completamente le sue posizioni in una difesa ad oltranza dell'ordine. delle forze di polizia. dello Stato (giungendo nel giro di due giorni ad insultare il sindaco Battaglia, a criticare 1aCuria come • sovversiva .., a valorizzare ed ad Invocare quel sindacati. fino a ieri dileggiati e vilipesi. come responsabili forze di controllo e di disclpllnal non esita tuttavia ad ammettere e:_he• la polizia ha caricato in'marifera piuttosto decisa •. Il Corriere df Reggio [orgaiioacgli ambienti cattolici moderati) Scrive: • la c-arTcaha determinato un clima di sordo rancore e di accanimento: quanti hanno assistito ricorderanno sempre questo terribile episodto. Na"turalmente. In queste condizioni, si Innestano scene di ribellione e di vandallsmo: la città è una ~eriera •. Questo giornale (molto vicino al sindaco}. e quindi schierato a spada tratta per Il capoluogo, nel suo numero del 18 luglio tuttavia non fa che ripetere che • I disordini dovrebbero concludersi •. che • la lotta deve cessare •. la spontanearivolta popolare Mercoledi. glovedi. venerdi. sabato. dal 15 al 18 luglio si susseguono le giornate dell'incontrollata spontanea rivolta di massa che travolge tutti e che devia anche dagli obiettivi ori• ginari. la rivendicazione del capoluogo passa in secondo ordine, mentre esplode il furore popolare contro la repressione poliziesca, contro lo Stato. Sono questi I giorni In cui la quclità della rivolta di Reggio tende a mutare, cerca in m.:.do confuso e caotico di esprimere contenuti sociali e politici piU coerenti rispetto al sottofondo di miseria, e di disperazione che alimenta la furia delle masse. le Acli di Reggio in un Importante e serio documento non esitano ad affermare: ._. In questa realtà atfonda.J.e sue radici. prossime e remote. la sommossa~he è.JJ"ìì::'èvmeme-dtmO&tr~- aella sflcluc1~lo verso I suol rappresentanti a tutti I livelli: un m\lmcnto esaltante di de-
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