giovane critica - n. 25 - inverno 1971

lltica governativa. Di qui la potenza faraonica di un Mancini (una sorta di Agnelli meridionale), potenza-c.h.Q_deve però riconfermarsi in modo p,.u compl2-SSO e ,neno facile di chi possiede I paccheUI azionari, deve riconfermarsi con la conquista di cllentele elettorali. con la forza delfa manlpolazone. della violenza ç_QWJttrice che strappa il consenso, il favore. _i vot!:_ In fondo non ha torto il Sindaco Baltilglia quando nella sua intervista a La Stampa parla di "baronie medioevali-. "Mancini è di Cosenza. Reggio non è sede del castello del feudatario: questo è il nostro dramma •. Battaglia si dimentica solo che la sua amara denuncia è quella del feudatario debole e rovinato e non df chi combatte Il " feudalesimo •. Alcune cifre però servono a rendere concretamente l'idea di come stanno te cose. Ricordiamoci che nel 1964 il Psi entra al governo e l'on. Mancini In quegli anni ricopre l'incarico di Ministro dei LL.PP.Le opere pubbliche eseguite con finanziamento delto Stato in provincia di Cosenza passano da 18 miliardi nel 1964 a 58 miliardi nel 1968, a Catanzaro da 18 a 36 miliardi. in provincia di Reggio da 14 a 27 miliardi. (l'Avanti! ha la sfac• clataggine di scrivere in alcunl volgar! articoli di apologla che durante la presenza del compagno Mancini alla guida del LLPP. • nessuna delle tre provincie calabresi è rimasta Indietro. nessuna ha subito un trattamento di favore rispetto alle altre •.) Di qui Invece le differenze di incremento del reddito tra te tre provincie. Quaderni calabresi scriveva un articolo di fondo, già nel luglio 1968. dal titolo Socialismo o cosentinismo? In questo ar• ticolo niente affatto estremista gli estensori constatavano la progressiva cosenlinizzazione del Partito socialista. Nel 19S3 il Psi aveva a Reggio il SO% dei voti della regione. Su tre deputati calabresi soclallstl. due erano reggini e di Reggio runico senatore. Dal 19S8, via via, a Cosenza il Psi aumenta i suoi voti, la sua forza relativa in Calabria. e nel 1968 su S deputati cala· bresl. tr& sono cosentini e di Cosenza ambedue I senatori. Cosentinlzzazione significa • mancinizzazlone • del partito socialista: del 7 eletti, 6 appartengono dalla corrente di Mancini. l·awento di Mancini al potere nel governo e nel partito porta ad una mostruosa azione deformante del potere pubblico sulle strutture economiche e soclall. Continua rartlcolo citato: • E' merito dell'on. Mancini se oggi risulta in cantiere un complesso di opere viarie destinato ad avere nella vita della regione un significato non minore da quello testé segnalato. E tuttavia la regione calabrese non può diventare il contado e la periferia di Cosenza. Questo tanto In sede elettorale, come è avvenuto. quanto In sede geografica. clvile. amministrativa ed economica come sta chiaramente delineandosi • (Quaderni e• labresl, 1968). 12le ramificazioni di questo potere sono incredlbllmente ca• pillati: si estendono negli enti locali (a Cosenza ad esempio pochi mesi dopo l'avvento del centrosin1stra I dipendenti co• munali passano da 960 a 1273, mentre i cantonieri assunti dalla provincia non si contano piU e costituiscono una rete periferica e fedele di agenti elettorali, mentre I dipendenti del• l'ospedale civile di Cosenza salgono improvvisamente da 273 a 482 e cosi via di questo passo}. Questo potere si ramifica negli enti vari. si garantisce il controllo di punti nodali come la presidenza del comitato della programmazione regionale e del vitale centro di formazione dell'opinione pubblica che è la sezione regionale della Rai-Tv. Uomini fedeli sono collocati nei consorzi di bonifica, negli Ispettorati. negli uffici di collocamento. nei gangli piU delicati della struttura dell'amministrazione periferica dello stato. ~edibile che l'Unità (conoscendo a fondo questa si• tuazione) abbia Il coraggio, in un articolo del suo inviato a Reggio, scritto nel luglio. di collocare li Psi calabrese accanto afi>ci e al Psiup e ai sindacati come una forza politica popo• la~ che si distingue qualitativamente dalla Oc e dal Psu qualme-an-teS"SrSOli)~ìmzlonl • cllentelarl e nota• b~ In realtà proprio nel nuovo trasformismo socialdemocratico (e della sinistro cattolica). nella sua incapacità di affrontare i problemi della regione se nor: in termini cllentelarl e cam• panilistici trae origine l'acutizzarsi del fenomeni degenerativi e delle esasperazioni, se si vuole, dello stesso • campanilismo di difesa • su cui specula la classe politica dirigente di Reggio. Però occorre andare plu a fondo nella anallsl della realtà socio-economica calabrese. Abbiamo visto questa terribile di· pendenza della struttura economica. delta vita e della ricchezza. dallo Stato, da uno Stato controllato da un centro di potere ben preciso: • il feudatario e il suo castello•. Ma se facciamo un'analisi plU approfondita della realtà calabrese, vediamo che l'unica provincia che ha un conto economico In attivo (cioè le esportazioni superano Il valore delle importazioni) è la provincia dl Reggio Calabria, dove sono concentrati I terreni plU fertlli e di piU alto valore della Calabria. La provincia di Reggio coi 4.S mllionl di dollari di espor• tazlone degli olll essenziali del bergamotto e del gelsomino e I 2.6 mlllonl dl dollari di esportazione di agrumi rappresenta quasi l"unlco circuito economico parzialmente autosufficiente. D'altra parte è sintomatico che la città di Reggio sia Investita della piU forte spinta allo sviluppo dell'edlllzla privata {Reggio 14 370 abitazioni progettate e In corso di costruzione, Catanzaro 2 829) in un modo assolutamente abnorme poiché Reggio è la città capoluogo che ha avuto invece Il minor In• cremento di abitanti (19S1-1970:Cosenza + 70%, Catanzaro +

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