giovane critica - n. 24 - autunno 1970

Africa del Sud: un minimo d'istruzione per un massimo di sfruttamento la tesi centrale delta politica dell'apartheid è la supremazi• bianca (la sua preservazione e Il suo perpetuamento) basata sulla servitU nera. Il raggiungimento di questi obiettivi è perseguito senza pietà in tutti I settori della vita: politico, sociale, economico, culturale e dell'Istruzione. Perché la supremazia bianca sia una realtà occorre castrare le popolazioni non bianche. Nel campo dell'Istruzione il principio basllare della politica del governo nazionalista è l'ineguagllanza delle possibilità of. ferte e delle! condizioni stabilite In modo da fornire un minimo d'istruzione al non-bianchi laddove sono create delle condizioni ottimali per l'Istruzione al bianchi. I risultati generali di questa politica assicurano una vasta disparità quanto al rlsultatl dell'Istruzione nel due campi. Prima dell'arrivo al potere del governo nazlonallsta ne1 1948, l'istruzione per I diversi gruppi razziali - Africani, meticci, Indiani - era a carico delle autorità provinciali e per quanto esistessero grandi differenze nella direzione. nelle esigenze richieste e nelle facllltazloni accordate (a quel tempo inferiori per quanto concerne In particolare la popolazione africana). il tipo d'istruzione era uniforme, comportava gli stessi esami e le stesse qualifiche. la base teorica del sistema d'istruzione dell'epoca. prima del 1948, ere dunque Imperniato sulla concezione dl un sistema unico alta portata di tutta la popolazione. Il decreto dell'lltruzlone Bant6 nel 1953 La concezione dell'Istruzione universale unica di tutti i Sudafricani finiva però con l'essere lncompatlblle con I plani di apartheid progettati dal governo nazionalista. Fu nominata una commissione per formulare I vasti principi di una polltlca relativa all'istruzione per la popolazione africana (chiamata collettivamente • bantu • nella termlnologla ufficiale del regime. N.d.R.]. le raccomandazioni di questa commissione sono state Incluse nel Decreto sutrlstruzlone Bantu del 1953. Quali sono i principi basilari della politica d'istruzione perseguita dal nazionalisti per la popolazione africana? l'istruzione degli Africani è passata dalle istituzioni regionali a un'istituzione razziale, il Ministero degli Affari Bantu. Ogni anno il Parlamento bianco dovrà votare un credito di 6,5 milioni di sterline per !'istruzione della popolazione africana a tutli I livelli: primario, secondario, universitario e professionale. Questa somma non è variata malgrado l'accrescimento naturale della popolazlone in età scolastica, l'aumento dei prezzi. ecc. Tutte le scuole private o sovvenzionate (soprattutto le scuole rellglose) devono passare sotto Il controllo del Ministero suddetto. la maggior parte di queste scuole è stata obbligata a sottomettersi: alcune hanno preferito chiudere. l'inglese e l'afrlkander (le due llngue ufficiali) devono essere insegnate al bambini In modo che essi. quando hanno rapporti con i bianchi, nella Industria o nel commercio, o In quanto domestici. possano comprendere degli ordini semplici. orall o scritti. Citazioni di Verwoerd Le concezioni e le implicazioni ciniche dell'Istruzione bantu saranno meglio comprese con l'aiuto di alcune citazioni del defunto Or. Verwoerd. a quel tempo ministro degli Affari Bantu. • Per lui (!'Africano) non c'è posto nella società, salvo per alcune forme di lavoro inferiore •. • Quando avrò il controllo dell'istruzione bantu. la cambierò in modo da far si che l'indigeno Impari sin dall'infanzia che l'eguagllanza con l'Europeo non è cosa cui lui possa aspirare •. E, a proposito del maestro che deve essere l'asse di questo sistema: • Coloro che credono all'eguaglianza non possono fungere da maestri •. -91

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