giovane critica - n. 24 - autunno 1970

•I terrorlstl•ptOVOC8t0tl del Psu. Un r,averno d'ordine sppa,e fa, prospettlv• pfU probablle rispetto •Ile esigenze del grandi csp/r,1/stl, si• per copf/re fs repressione che e.ss/ v09llono sttus,e rispetto •Il• svsnguardls rlvoluzlons,ls - m/Utsntl operai soprsttuuo, 1/cenzlstl e denunciati. e mli/tanti • es/emi. - sia pe, condlzlono,e fino In fondo I sindacati ap,endo la discussione su/fa regol1ment1zlone glutldtc, dttl dlrftto di sciopero, si,, soprattutto. per rispondere efficacemente alfa tensione sociale che l'aumento della disoccupazione o lo svalutazione della ,,,, o p,owedlmentl anal09hr di riduzione del pote, d'acquisto delle masse p,odurrebbero. Il ricorso alla repressione selezionata nelle fabbriche è piU che una posslbllltà. già una realtà. ed è probablfo che Il p,osslmo periodo. grazie 111/eferie. M ved" un'lnteslflc"zlone. DI !tonte a questa situazione. qu1fche paro/1 grossa al congresso Flom o si congn:sso Flm non può ms.scherare Il quadro reale, che è quello di un'ocqulescenzs piena del movimento operalo ufficiale alla reazione padronale. Questo non significa che le • riforme • sl•no definitivamente affossate Abbl•mo visto che esse corrispondono II esigenze di fondo del grande capltsle La loro ottuazlone, gestita da un governo • forte •, con I sindacati sperll1mente ricattati. potrà rlspett,,,e lino In fondo gll Interessi def cspltale - nel contenuti e nel tempi - e vernlcfo,e dem•(}O'}lcamente di paternsllsmo socfale ls .svolta MOtltarla. Durante ls • vacanza • governai/ve dopo la grande lotta della Flat. é avvenuto un episodio nel conlront/ del quale l11cronsc11, ne,,, o di costume. é stata generosa di spazio. mentre l'anall.sl po//llca IJ stato estremamente twara· ls rlvolt" di Reggio Calabria Ancora una volta le condizioni esplosive del meridione si sono rive/ate (e del resto proprio quest'anno In Calabrl11lotte durissime c'er,mo state - senza che se ne parlasse molto sul/" stsmp• nazionale - sufla que•tlone delfunlversltè e del/11 su• sede, col p,oletarlo spesso In prima fifa}: 1mcora una volta un proletario è morto ammazzato dalla pollzla. Ma la cosa plU significativa nel fatti di Reggio é I/ rapporto che sf é stabilito Ira la ,/volta e Il Pc/, di est,aneltè sssoluta quando non di uso diretto, ds parte della destra focale, defla tlvoltlf stessa contro Il Pc/. SI é ripetuto s Reggio. plU pienamente, quello che era gl" BVVenutoa Bsrtlpegfla. Poe.o p/u che peno.so é Il piagnucolio del Pc/ di lronte al • vsnd11//smtantldemocrBtlcl • guidati dal le.sclstf. E non perch6 I ls~clstl non cl stano. e non cof'lducano uns sr,udorata azione di provor.ttzlone. In ,eaftà nel sud BVYFeneuna trasformazione rtK/lc,,/e. lu v,olenza oroletsrla. che non è di oaol e che ha PB<JatoIn tutto Il doPOqut1rra un aftlsstmo tributo di sanoue, si contram,one lmmedlatsmente si Pc/ come a tuttn /'11rmar111n /,-,,11/Uarloborn'i,.se. Il Pc/ si ~ messo fuori gioco - e auesto rende oosslblle II ooattro l11scl.st1di compf-,,e le loro brtware, o a U/'I notllblle democristiano di l,ue Il M11untello. M11 oen1famo nm,/,. fn,~11 av•,.h"• In U/'111 #,11a,lrme come rnmlla di Reoalo. un'svanr,uardl11eh-, lnterr>1etasse le eslaenzr 11nlfcsoltsltste del r.,ole66minimo di disciplina sociale possono costituire I capisaldi della strategia dell'Inserimento e dell'Integrazione. Che tutto questo riesca oppure no, e in qua1 modo e con quall prezzi per la classe operala, dipende dal livello politico della insubordinazione operaia e della sua continuità, della sua qualità politica. Sotto questo aspetto, il richiamo alla rivolta di Reggio Calabria supera di un balzo tutta una quantità di passaggi che invece sarebbe necessario considerare. La rlvolta è stata diretta dalla destra, dal fascisti e da gruppi mafiosi di potere. Questo è un fatto. Che il Pci ne sia rimasto tagliato fuori non sorprende, dal momento che li Pci è legalltariamente nel sistema. Di qui a definire quella di Reggio Calabria come • rabbia proletaria .., come .. violenza proletaria .. cl corre. Nel Sud In que• sto dopo guerra c'è stata si tante volte vlolenza e rabbia proletaria, ma non è possibile giudicarla secondo un lineare metro di misura unitario. Ci sono state ragioni ed espressioni diverse di rabbia. C'è stata la rabbia proletaria e la rabbia sottoprole• tarla, che sono cose tutfaffatto diverse. Che una rabbia sottoproletaria possa essere strappata alla Influenza fascista dipende dalla esistenza di una rabbla proletaria diciamo cosi egemone. Questa avanguardia non c'è. e questo fatto è sufficiente a giudicare la rabbia inesplosa a Reggio Calabria (come quella di Ieri a Caserta e quella di domani a Napoli per Agostino o· pazzo) per quello che politicamente è e non per quello che, come avanguardia assente, vorremmo che fosse. Il resto è tutto da fare e tut10 da venire. E Infatti nella relazione è detto che la rivolta di Reggio è • assolutamente priva di autonomia •. Ne risulterà certamente confermata la • fragllità del movimento operaio riformista ... ma anche - e ben pili grave - l'assenza dell'avangusrdla, della direzione proletaria. Solo con questa avanguardia si può avere la radicalizzazione della • lotta di classe •, che a Reggio (come a Caserta Ieri e a Napoli per Agostino o' pano domanl) non c'è stata affatto. Riaffiora qui Il vecchio spontaneismo secondo cui dove c'è movimento, dove c'è lotta, là c'è la lotta di classe. Questo non è vero perché anche I fascisti lottano, anche I fascisti sono In movimento ma non per la lotta di classe, bensl contro: e sono contro Influenzando precisamente masse sottoproletarie e anche ristretti gruppi di proletari. Se si deve parlare. come si deve. di responsabllità dell'avanguardla operala, la prima cosa da attendersi da essa è che veda le cose per quello che sono, e non psicologicamente.

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