calunnia con le g;tmbe co,1e basterebbe liberarsi di quei pochi tepp1st1, e mag,m l;ue appello alla maua opeMia ben pe11santcperche ne facesse q,ustwa Il fatto e che quei tepp1s11 IKHI sono affDtlO umlaterafl. 110n i;i pr~cupar,o della • produzione in sé • o deffa • cosc1en1D in sé • La lo,o espe11enzaquotidiana li ha ,es, dialclt!ci, Ecco perché non " nunmmo a bloccare la produzione. e a bloccarla nel modo piu sicuro con /'a11on'! d1rew1 della stragrande maggioranza degli operai In questo modo due notme. complementari fra loro. dDnno un'idea <.hlara di che t,po di crisi hanno da alfrontare I padroni • Oggi in corteo e,a11amo ditcimlla , e • Of}g1 non é uscita nemmeno una macchfna • Ouestl i doli di fatto de//'a11one oper,1a Economicisti e coscle11ziallsti si artan• gino Il dato che p,u cl importa souolmea,e é. prima 8n<:Oradelle gr<1ndi lotte di questo per,odo come gli scioperi della Mirafiori - quello qenerafe de/fa caduta produtli11a e della tensione permanente ne/Ju totalità delle fabbnche 1taUane. Perché è quei;to dc110a chiarire il significato delle /otre più a11an1atee mature. a mostrare come Po· ferma/mente esse si leghino al generale contesto di classe, e non ne siano isolate o peggio contrapposte E non si tratta di residui dell'espe1ien1a autunnale. non ancora diqeril1 D1ff,cile riab11uare la classe operaia alla normalità capllallsta un3 11ulta cht> essa si è abituata alla lotta :,;utoooma 62 - Il grande risultato delle lotte dell'anno scorso in generale e delrautunno m particolare è che si è formata veramente una avangu;irdte proletaria autonoma composta da opera1, da intelle11uat, e da studenti, che hanno perso almeno m parte (gli studenti m,:mol questa loro qualificazione sociologica assumendo quella - politica - d1 proletari militanti. MJ s, trait.i d1 un'avangua•dia, e di un'avanguardia tuttora circoscnllJ pur avendo possibilità d1 espansione e dilatazione notevoli. Oltre questa avanguardia. si sono avute manifestazioni spontanee d1 massa che hanno in sé, potenziali ma da cogliere e maturare. 1 caratteri dell'autonomia. lnfmc, s1 sono avute manifestazioni favorevoli, attive e passiv<". ne, confronti dell'avanguardia e delle suddette manifes1az1oni spontanee da parte di grandi masse proletarie. Tuttavia 11cammmo verso la dec1s1vaautonomia delle masse è ancora lungo e non può che passare attraverso l'estensione dell'avangue1rd1asu tu110 quanto Il fronte di lotta, la sua migliore qualif1caz1onepolit1ce. la sua omogeneizzazione at di là della diver• s1tà delle condmoni materniti specifiche che sono uno degli effetti della d1v1sione del lavoro, in una parola la sua organlzzaz,one politica unitaria. Ouesta esigenza, secondo me. va soddisfatta se si vuole che la cns1 del capitalismo. che è poht1ca ed economica insieme. vada fmo ,n fondo 11più celermente possibile. Che il pa• drone e 11 rev1s1on1sta ch,amino • teppista • l'avanguardia mi pare ovvio. soprattutto se il loro fine è queìlo d'isolarla dai compagni, dalla massa. Che l'avanguardia. essendo tale di fatto perché è seguila a11,vamente o passivamente dalla maggior parte dei compagni. se ne infischi di dare giudizi moralistici sul padrone e sul revisionista e faccia parlare i falli è pure ovvio per ta rivoluzione, anzi è un superamento dell'economismo e una dimostrazione pratica di coscienza di classe. Il punto centrate di un discorso necessario. tuttavia, mi pare un altro: quello di non sottovalutare tatticamente il nemico se il rapporto di forza, in senso anche organizzativo, non è favorevole, e di non sopravvalutare se stessi o questo o quel settore avanzato dell'avanguardia e del movimento di massa. Nella relazione. con riferimento particolare alla Fiat Mira• fiori. si parla, come di un • d<Ho generale •. della • caduta produttiva e della tensione permAnente nella totalità delle fabbriche ltallane •: e siccome si parla di • totalità. appare pleonastlco rilevare subito dopo come • le lotte pi(J avanzate e mature potenzialmente si leghino al generale contesto di classe •. Si tratta d1 un discorso contraddltorio. che mescola realismo e trionfalismo. Perché se davvero ci fosse caduta produttiva e tensione permanente nella totalità delle fabbriche ila•
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