assorbirle o P<Hle sotto un pfù diretto controllo (Montedlson, tessi/I}: usare f'aumento del costi per razionalizzare /'appareto distributivo, SC• celcrando la proletariu1uione d:JI commercianti al minuto e lo loro sostituzione con le grDndl catene di vendita monoPoflstlche; tlduue la libertà di manovra di una serie di forze socia// parassitarie (dagli speculatorl fondiari al proprlettul strou/nl. 8/fe burocrazie statali e parastata/lJ che si tramutava In un ostacolo diretto contro la paçe socia/e o la disciplina produttiva Prfma ancora che contro le contraddizione fondamentale - la disponibilità o meno dello cfasse operala a lasciarsi Ingabbiare dentro /e scarse contropartite olferte da questo progetto - Il disegno del grande ('apitalv urteva contro una contraddizione Interna. e c/Oè la resistenza rilevante di quegli strntl capitalisti e burocratici che ne sarebbero stati pili direttamente colpiti. La forza relativa d,' quegli strati, /n Italia non coincide col loro peso economico diretto. ma con I legami ben più stretti che essi hanno con tutti gli apparati del Potere statale, dalla burocrazia ministeriale e locale all'esercito. alla Polizia. alla mag,st,atua,. alle corporazioni prolesslona/1 e cosi via. Questo ha /atto si che la scelta del grande capitale - di un'alleanza oggettiva col sindacati e I partiti parlamentar/ di •sinistra• per reprimere /'autonomia operala e ridimensionare la cosiddetta • destra economica • - non s,a mal $tata assunta con decisione e coerenza. Il grande capita/e non Poteva provocare la rottura del l1onte borghese che, al contrarlo è suo bisogno unire per Isolare la lotta operala. Cosi Il progetto del grande capitale perdeva lo llneerJtA utopistico assunta in qualche enun• e/azione del suol lunzlonarl lntelleuuall, e diventava niente più che una tendenza rra le tante che agiscono In groviglio caotico di forze, ap, psMti e Interessi che la gerarchia borghese ha aflmentato. Tutto ciò. evidentemente. riduceva ancor di p/U l'entità delle contropartite economico-socia/I rllormlste che Il grende capitale ere In grado di offrire al movimento operaio controrivoluzionario (slndacatl-Pcl•Pslup) perché riacquistasse credito di fronte alle masse In lotta Perché le contraddi, zlonl Interne al lronte borghese non Possono essere scio/te quando prevale la contraddizione fondamentale, quella cho oppone la borghesia al proletariato. Tuttavia non Possiamo trascurare f'inlluenza, nel senso della sem, pre plU torto precarietà delle condizioni di vita o della privazione di ogni comf}f'"nsazlomt Ideologica. che Il processo di concentrazlono monopo/11/stlco esercita sulla Posizione di una quantità di strtttl soclafl; ad essi non viene pili concesso, o sempre meno, Il privilegio economico o Ideologico rispetto al proletariato, e st>mprc plci Invece si tenta di contrapr,o,1/ politicamente al proletariato, cho viene Imputato della loro degradazione. Sono questi strati - spesso, e duramente, In lotta - a costituire una Potenzia/e nuova base di massa reazionaria, via via che si disii/udono rispetto alle promesse corporative del Pc/, contro I monopoli e In difesa del ceti medi: non è un caso che lo Psu trovi s09ulto In questi settori In via di proletarluazlonc, nogozlantl soprat58 - Giusto è anche l'accenno a un fenomeno di massa che rl· guarda strati sociali i quali, a causa del • prlvlleglo economico (anche piccolo) e Ideologico • possono tuttora essere opposti (ricordo l'episodio Annarumma) al proletariato. e costituire la base per strumentalizzazioni reazionarie (anche se il fenomeno non ha ramp1ezz.i. la portata e le • giustificazioni • economiche e Ideologiche del 1919-1922e con la considerazione che il fascismo c'è già stato. ha già dato di sé la prova che ha dato). Andrebbe invece precisato in quale modo e perché Il capi• talismo imperialista itallano si propongn di raggiungere • una maggiore elastlcità nella dipendenza dagli Usa • di cui oppor. tunamente (e Innovando rispetto a posizioni di qualche anno fa) viene riconosciuta l'egemonia economica. Un recente rapporto della CEE, infatti. sembra dar ragione alle previsioni di J.-J Servan-Schrelber, il quale paventava (o faceva finta di paventare) che l'Europa occldentale potesse essere sempre pili • colonizzata - dagli USA. Si è appreso in tal modo che le ditte americane controllano già nel MEC Il 95% della produzione dei circuiti integrati. 1'80°'odelle industrie de• gli elaboratori elettronici e il 30% di quelle automobllistiche. ecc. Questo intervento americMo. diciamo cosf in grande stile. come si situa politicamente. e che influenza può avere nei suoi rapporti con il capitalismo imperialista Italiano? Probabilmente, sussistono contraddizioni anche nell'ambito dell'intervento americano visti I legami che, s1ando almeno all'indagine pubblicata nel volume la strage di stato (edito da Samonà e Savelll). si sono determinati fra settori finanziari americani rappresentati da Michele Sindona e movimenti neo fascisti. e considerata la vera e propria caccia all'accaparramento di medie e piccole aziende italiane per conto degli americani al quale Sindona si sta dedicando con cospicui risultati. La presenza americana. insomma, non è pili, se mai lo è stata. un fenomeno secondario nelle scelte politiche del capitalismo italiano. Infine. nell'au1unno scorso Il nemico da battere non era ancora l'autonomia perché di autonomia, almeno al livello ora considerato nella relazione al punto 1, non ce n'era troppa. Ou• rante le lotte, grazie alle premesse poste in precedenza. tale autonomlo si è svlluppatri ma tuttavia allora il capitalismo im• perialista non si è servito della • strage • per andare fino In fondo e tentare di colplrla a morte: se n'è valso per accelerare alla fine e concludere le trattative contrattuali, ma sul pia• no politico della • strage • ha combattuto svolgimenti ed effetti le preoccupazioni pili grosse nel confronti dell'autonomia si sono affermate successivamente. cioè quando, concluso l'au-
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