sionato d1bat1110sui temi centrali della lotta socialista per il potere Questo però, per l;:1nostra Federazione, non ha sigmhcato rinchiudersi In una discussione permanente e accademica. ma ha significato impegno di affrontare i termini della discussione in atto nel movimento operaio itoliano e internazionale alla luce delle esperienze concrete d1 lavoro nostre e altrui. C'è stota e c'è m noi lo coscienza di rifiutare mitizzazioni astrotte e formali che nascono da riletture libresche. scolastiche e quindi burocratiche. come pure di of1utare le proposte minontane e settoriali de, gruppi che non investono il movi· mento operaio nel suo complesso e si limitano ad operare in alcune zone. Per noi si pone il problema di approfondire, alla luce delle lotte. dello stato attuale dell'organizzazione concreta. delle potenzialità effettive del movimento. il rapporto tra questo e la nuova organizzazione dei contropoterl e quindi il problema del rapporto tra organizzazione storfca e nuovi strumenti organizzativi. Questo lavoro ha conosciuto varie 3rticolazioni (fabbrica, scuola. quartiere. campagna, ente locale). dettate dalla classe in movimento. dai livelli d1 coscienza raggiunti dalle masse. Non in tutte queste fasi il Partito ha saputo dispiegare pienamente la sua azione o per nostri limiti organizzativi e mobilitativi o per assenza di lotte in alcuni settori. Ad esempio. non è pensabile conquistare il proletariato agrlcolo a Piacenza prescindendo da una ripresa del movimento d1 lotta e da un rinnovamento anche dell'organizzazione delle leghe. Il bracciantato agricolo. un tempo la parte pili spontanea ed eversiva del proletariato. l'anima dell'esperienza sindacalista rivoluzionaria e delle grandi lotte prima de1 fascismo, ha perduto ora la leadership politica nel movimento operaio piacentmo anche se conserva ancora una certa forza quantitativa. le mutazioni strutturali e sociologiche, i processi tecno• logici e la penetrazione del monopolio nell'agricoltura. l'hanno trasformato da eversivo in rivendicativo, e la conquista comu• nista delle campagne in questo dopoguerra ha strutturato politicamente e sindacalmente questa sua posizione nel movimento. Il lavoro nella scuola ha subito 1 contraccolpi della sconfitta che il Partito ha toccato a livello nazionale In questo settore di lotta. 11Psiup piacentino è. stato in questo settore all'avanguardia anche in campo nazionale: abbiamo affrontato il lavoro nella scuola sui temi della condizione e del potere degli studenti quando negli altri partiti prevaleva un lavoro propagandistico verso la scuola e quando il movimento studentesco. 0 quel che sarebbe st3to i1 movimento studentesco. nella sua punta 44p1u alta arrivava al caso • Zanzara •· Per un lungo periodo 11movimento studentesco qui a Piacenza e stato 11Ps1up o st tdcnt,licava con le posizioni di lotta che 11Ps,up portava avanti. E' ovvio quindi che tutti gh elementi e , quadri d1 classe pIu avanzati siano passati attraverso 11 Ps1up. Questa s1tuaz1oneha incominciato a mutare con l'esplodere dello spontaneismo del movimento studentesco. ma soprattutto con l'affermarsi dello spont:.meismo anche in settori del Partito. lo spontaneismo nel Partito è stato un fenomeno detenere. un fenomeno opportunistico di destra nonostante Il sin,stnsmo verbale. perché lasciava intatta la vecchia struttura e il vecchio modo di lavorare del Partito e perché delegava la lotta al movimento. li Partito rimaneva spettatore della lotta. fuori di essa. sia che si dicesse • luxembourghiano • o si ri• chiamasse alla • tradizione sociallsta •. Questa situazione non poteva non ripercuotersi anche a Piacenza. nonostante che qui il Partito fosse nella lotta, anzi fosse la lotta, e desse l'esempio concreto di un modo originale e politicamente produttivo di Intendere il rapporto partito-spontaneità. Il Partito non poteva perdere la battaglia nazionalmente e vincerla a Piacenza. quando 1a Federazione era costretta a subire in continuazione il massacro del propri quadri studen• teschi nelle sedi universitarie di Milano. Trento. Parma. Pavia. Bologna. ecc. dove questi trovavano non solo un movimento studentesco diverso. ma soprattutto un Partito diverso che per• metleva la frantumazione. la dispersione e li rendeva Umidi e subalterni ve1so le altre proposte politiche. l'esperienza fatta nel lavoro di fabbrica, nel lavoro studente:;co ecc.: l'esperienza fatta nel rapporto unitario con il Pci e con il sindacato nelle lotte e negli organismi di massa ci hanno reso in modo drammatico l'urgenza (paradossalmente non avvertita dal Partito a livello nazionale) di formare del quadri operai e intellettuali chd ideologicamente e politicamente sapessero interpretare 12 linea del partito nel settore concreto di lavoro e sapessero in questa luce vedere criticamente. ma in modo unitario. l'esperienza • socialis1a. e • comunista • del passato e del presente. Per noi s1 è trattato di far crescere. anche con l'apporto indispensabile del lavoro teorico, quadri egemoni In grado di avere una dimensione globale dello scontro di classe, in grado di essere radicati realisticamente nella storia e nell'esperienza del movimento. 3nche in grado di avvertirne i ltmitl. gli errori, le deficienze. in grado soprattutto di dare un contributo reale al rinnovamento del movimento in senso rlvoluzionarlo. In questa direzione Intendevano andare anche i corsi-quadri svolti dalla Federazione in relazione a precisi momenti di lavoro
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