giovane critica - n. 24 - autunno 1970

del resto proprio su quelle utopie costrul con Lombardi, La Malfa e Saraceno il primo esperimento di centro-sinistra e di politica di piano, lasciando poi a Pieracclnl il compito di riportare con il plano che da lui prese le mosse la dialettica democratica entro gli argini di una ph.i coerente Impostazione kan• tiana: nella società civile I sindacati contrattano autonomamente rispetto agli organi della programmazione: gli organi della programmazione. entro il parlamento. fissano gli • argini democra• ticl • di quella contrattazione e mediano le Istanze particolar! In termini di politica economica, o di rapporti tra politica del redditi e Intervento pubblico, per lo sviluppo economico della società l'unilateralità delle tesi sul conlrolto operaio di Ubertlnl e Panzieri vene colta appieno dal Pcl, che contrappose loro la politica di controllo democratico del monopoli. da esercitarsi nella sfera economica con le lotte sindacali. e nella società attraverso la lotta per la democratizzazione dello Stato e per la programmazione antimonopolistica, facendo di questi due mo• menti l'asse portante della strategia delle riforme e. con l'at• tuazione della Costituzione, dell'avanzata democratica verso Il socialismo. Il dibattito sul controllo operalo si concluse, cosi. con pieno rlgetto delle istanze di potere autonomo di classe prospettate fn modo unilaterale dalle tesi di Panzleri e libertini. nella riaf• fermazione della separazione tra lotta sindacate e lotta polltlca. In quanto momento della dialettica democratica per Il passaggio al socialismo. nella rottura tra libertini e Panzieri e con Il passaggio di Panzleri all'esperienza dei Quaderni rossi, punto di riferimento teorico di quasi tutti gli odierni movimenti minoritari. I Quaderni rossi tentano di rilanciare. partendo da una anallsl "aggiornata" dello sviluppo del C3pitallsmo. una tematica rivoluzionari3 ln contrapposizione con la strategia del partiti op'!rtl e del movimento sindacale. Strategia che In realtà si risolverà In una nuova utopia nella quale verranno dissoltl lo sviluppo storico e la concretezz.1 delle contraddlzlonl di classe. Il presupposto della teoria del Quaderni rossi è la ripresa del tema mandano dell'uso capitalistico delle macchine da cui si fa conseguire la necessità per Il capitale di estendere alla società I processi dl pianificazione (dlspotlsmo-razionallzzazlone) consolidati all'interno della fabbrica. Se ne trae la conseguenza che nell'attuale stadio di svi• luppo del capitalismo tutta la società è stata sottoposta al plano del capitale che estende il suo dominio dal processo di produ• zione a quello di clrcolazlone. Viene perclb negata la valldltà sia della linea di programmazione democratica (come illusione della soclallzzazlone di quello Stato che per Panzierl è mera finzione). sia la concezione 34dell'imperlallsmo In Lenin come affermazione del dominio del capitale monopolistico sull'intera società. Il pillno del capitale si afferma come piano globale che assorbe e utilizza al proprio Interno qualsiasi azione sindacale o operaia che tenda ad esercitare un controllo sul processo produttivo (funzionalità del sindacato al plano del capitale. negazione della tematica del con1rollo come illusoria o Interna alla gestione capitalistica). Unica forza eversiva, in quanto costituzionalmente anarchica e quindi non cont,ollablle. è la classe operaia e unica forma di rottura rivoluzionaria rispetto al si• stema è il rifiuto politico. globale dell'intero sistema capitalistico. Vengono cosi ignorate la complessità dei rapporti sociali di produzione e le contraddlzlonl connesse allo sviluppo capitalistico; lo Stato scompare sub specie di capitale collettivo, la classe operala perde le sue determinazioni storiche e concrete, viene liberata da ogni contraddizione interna ed è investita ipso facto del "compito rivoluzionario", la scelta rivoluzlonaria viene ridotta .ill'intimo della coscienza morale dell'operalo astratto. Mentre le sette tesi di Panzieri e libertini proponevano istanze di controllo anche se solo generiche e della sola classe operaia nella fabbrica e nel settore {conferenze di produzione, commissioni elettive che controllino le assunzioni e Impediscano le discriminazioni, rappresentanze democratiche terrl. torlall .illa elaborazione dei programmi produttivi), e, quindi. affermavano la possibllltà per la classe operala di rafforzarsi attraverso obiettivi di lotta che Intaccassero Il sistema capitalistico dall'interno. tali istanze vengono negate nei Quaderni rossi In quanto vi si afferma che la pianlflcazione capitallstica rende Illusoria qualsiasi ipotesi di condizionamento del sistema. Tutto viene risolto dalla • coscienza politica • della classe operaia e dalla sua • azione eversiva •. la classe operala. quindi. Impadronendosi della fabbrica scardiM li sistema capltallsllco. nega il processo capltallstlco di produzione e sviluppa la pia• nlflcazlone socialista tramite • ruso soclallsta delle macchine • (negazione della necessaria unificazione tra lotta economica e lotta politica all'interno delle Istituzioni e, autonoma da esse. della fondazione di Istituti di dualismo di potere: rifiuto della tradizione leninista e del problema delle alleanze nel rapporto occupati-disoccupati. Nord-Sud). la tematica dei Quaderni rossi, emarginata dalle organizzazioni ufficiai! del movimento operalo, divenne il supporto teorico del • gruppi minoritari • e dei due momenti pili Importanti di verifica di massa delle Ipotesi strategiche in essa contenute: le lotte studentesche e l'autunno caldo. Per una pili completa anallsl delle esperienze del movimento studentesco e del rapporti con le lotte operale del 1969. rinviamo allo studio pubblicato su Giovane critica n. 20. 1969. Vogliamo qui soltanto rile• vare che se da un lato fu merito di quelle forze l'aver mante-

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