agricoli, contadini poveri, "contadini") il naturale alleato della classe operala. In questo ambito si colloca quindi l'incapacità di Gramsci e degli Ordlnovistl di trovare parole d'ordine che riescano a saldare quella alleanza il cui unico tramite è rappresentato dall'estensione dei consigli dalle fabbriche alle aziende agricole. A Gramsci e ai • Conslllaristi •. se vogliamo trarre alcune necessariamente sommarle conclusioni, va dato atto della positività contenuta nell'istanza strategica di partenza consistente nel trovare organismi di dualismo di potere che, salvaguardando l'autonomia di classe, diventino strumenti del salto rivoluzionario e garanzia dell'instaurazione della dittatura proletaria. Tuttavia i consigll di fabbrica (pili In generale di luoghi di lavoro), in cui vengono individuati tali istituti. non si prefigurano mal. stante la loro natura • aziendalistica •, come organi di potere di un fronte di alleanze omogenee da un lato, né come organi di gestione socializzata dei mezzi di produzione dall'altro. proprio perché rimangono sempre e solo organi di controllo esercitato In nome di una democrazia operaia, In cui lo Stato proletarlo è il nuovo [ma ritrovato) tutore giuridico dei mutati rapporti produttivi 9. La teoria gramsciana, non riuscendo dunque mal a prefigurare organi di gestione alternativa, non coglie neppure come la formazione dei consigli sia rlduclblle ad una logica di rinnovamento. del sindacato e in definitiva recuperabile alla gestione capitalistica contemporanea. L'occupazione delle fabbri• che (settembre del '20) diretta di fatto. anche a Torino, dal sindacato riformista, segna la llquldazlone di ogni istanza di }:>otere del movimento che. mentre sembra aiver raggiunto Il suo '11asslmo svlluppo, vede allontanarsl lai prospettiva di ogni generalizzazione rivoluzionarla e torna ad essere pienamente ge• stlto da un sindacato che dette Istanze riduce a richieste di carattere salariale e normativo nel quadro di una plattaformai rivendicativa che rimane Interna al rapporti di produzione capltallsttcL La stessa tematica conslliare del controllo. infine, viene recuperata come Istanza, ma vanificata e ridotta a semplice controllo sindacale e corporativo finendo per rappresentare, insieme alle rivendicazioni salarlall. il momento obiettivo di mediazione su cui fonda l'accordo con Glolittl e la possibilità. dopo due anni di crisi laceranti, della piena restaurazione della gestione capitallstica. I E. V. Tarle, Storie d'Europa 1811-1919. cep. XXII, Editori Riuniti. 1966. ZA. Gramsci, • L'Ordlnt, NUOIIO • (1919-1920}. Einaudi, 195'. pp. 22-23.~rive Gramsci: • Nell'agrlcoltura sono sopravvissute forme economiche prett•mente feud•fl, e una corrispondente pslcologla [ ...] In realtà la grande proprietà terriera è rimasta fuori dalla libera concorrenza; e lo Stato moderno ne ha rispettato l'essenza feudale. escogitando formule giuridiche come qualla del fedecommesso, che continuano di fatto te Investiture e I privilegi del regime feudale • 1 A. Gramsci. op clt., p. 14 e p. 17: • Lo Stato è sempre stato il protagonista dello storia. perch6 nei suoi organi si accentra la PQtenza della classe proprietaria. nello Suuo I.a classe proprietaria si disciplina e si compone In unità. sopra ai dissidl e ai cozzi della concorrenza per mantenere intana la condil1Onedi priv1!egionella fase suprema della concorrenza stessa: la lotta di classe per Il patere, per la preminenza nella direzione e nel disciplinamento della società •: • Le istituzioni dello Stato sono organizzate ai fini della libera concorrenza • 4 Da Lotta di classe e democrazia operala. voi. I. Quaderni di Sindacato Moderno n. 5 Fiom ' A. Gramsci. op. clt .. p. 36 {dall'articolo Slndace!I e consir,11) • I stndacatl di mestiere. le Camere del Lavoro, le federazioni industriai!, la Confederazione generale del lavoro sono il t•Po d1 organlz• zazione proletaria spaciflco del periodo di storia dominato dal ca· pilale. In un certo senso si pub sostenere che esso è parte integrante della società capitalistica. e h3 una funzione che è Inerente al regime di proprietà privala [ ...) PìU CSPOSti31 rischi della COfl• correnza, gli operai hanno accumulato la loro proprietà in ..dine .. sempre piU vaste o comprensive, hanno creato questo enorme apparato di concentrazione di carne da fatica, hanno imposto prezzi e orari e hanno disciplinl'to il mercato • 6 A. Gramsci. op cit. p. clt. p. 69 (dall'articolo Il pJJrllto e la rJvoluzione}: • Ecco che il Partito si viene cosi identificando con la cosclenz.i storica delle masse popolari e ne governa il movimento spontaneo. Irresistibile: questo governo è lncorPQreo, funzion.i attraverso milioni e milioni di legaml spirituali. è una irr&diaziooedi prestigio che solo in momenti culminanti può diventare un governo ef• fettivo: per un appello In piazza, per uno schieramento corporeo di forze mllltantl. disposte alla lotta per allontanare un pericolo, per dissolvere una nube di violenza re3zion.:iria•· 1 A. Gramsci, op. clt .. p. 26 Cda11'.articolo Operai e contadini)· • Date le condizioni obiettive dell3 società italiana. della rlvoluzlone saranno prolagoniste le città induslrlall, con le loro masse compane e omogenee di operai di officina [ ] Ma con le sole !orze degli operai d1 offìclna la rlvoluzlone non Potrà alfe1marsl stabilmente e diffusamente: è Mcessario saldare la città alla campagna [ ...) • 8 A Gramsci, op clt. p 318 (dall'artlcolo Operai e contadini}: • [ ...] spezzando l'autocrazi& nella fabbrica, spezzando l'apparato OP· presslvo dello Stato capitatlsta. instaurando lo Stato operaio che sog• gioghi i caplt81lstl alla legge del lavoro etile. gli operai spezzeranno tutte !e catene che tengono avvinghiato it contadino alla sua miseria, alla sua disperazione; Instaurando la dittatura operala, avendo In mano le Industrie e le banche. Il proletario rivolgerà la enorme potenza dell'organizzazione statale per sostenere I contadini nella loro lotta contro I prQPrletarl e contro la natura e contro la miseria: darà il credito al contadini. Istituirà le cooperative, garantirà la sicurezza personale e dei beni contro I saccheggiatori, farà te opere pubbliche di risanamento e di lnigazlone •. 9 A. Gramsci, op. clt .• p, 17 (dall'articolo La conquisto dello $rato}: • la lormula ··conquista dello Su110·· deve essere Intesa In questo senso: creazione di un nuovo tiPOdi Stato. genera.io dalla esperienza associativa della classe proprlatarla, e sostituzione di esso &IloStato democratico parlamentare •. -23
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==