dallo scontro cioè sulla • normalizzazione • si è passati alla trat1atIva sul modi migliori di far riprendere l'economia, una economia come quella che c'è nel manuali scolasticl. tutta fatta di rapporti di quantità e assolutamente depurata dei rapporti di classe (tutt'al plU vi restano le • istanze sociali •l. I miglioramenti ottenuti {tra i quali sul n. 43 di Rinascita si annovera anche quello di aver evitato modifiche peggiorative) non modificano in nulla le linee del decreto. Ouel che resta sono le imposIe. le esenzioni fiscali e la disponibilità del credito per le grandi Imprese: In questo contesto i vantaggi - non trascurabili - ottenuti per le cooperative appaiono solo un annunzio di storia di lobbles. Sul terreno economico-sociale la concluslone è che la scelta riformistica - di migliorare il decreto e modificare, dall'interno, le istituzioni - ha componato la rinunzia a far cadere il governo. e quindi portare avanti la crisi di potere aperta dall'autunno. e accettare un arretramento del terreno di scon• tro: di discutere cioè dell'entità dell'aumento delle imposte. o dell'entità delle esenzioni accettando Il disegno complessivo del decreto. che è quello già proposto da Carli, di sanare Il deficit delle mutue con le imposte sul consumi. in modo che 11 sistema bancario possa prowedere alla domanda delle Imprese. Sul terreno politico-culturale la necessità di trovare una giustificazione teorica, e non puramente storico-empirica. alta condotta pohtlca seguita a proposito del decretane ha provoceto un rilancio delle tesi (niente affatto rldlcole dal momento che un certo seguito l'hanno avuto)) di Bernstein o di Strachey: valgono come test I discorsi e gli scritti di Pietro lngrao a proposito della discussione apertasi sul decretane. E' un discorso sul quale si dovrà ritornare, ma è certo che c'è modo o modo di porsi la giusta domanda su cosa è successo • da MarK in poi •· O si tenta una analisi seria di quel che è successo. si tenia almeno di avanzare una ipotesi marKista su quel che è successo. oppure l'interrogativo è solo retorico e serve a dire - come tanti hanno già detto - che da MarK ad oggi molta acqua è passata sotto i ponti. Tanto piu l'Interro• gatIvo assume questo sen'>0 quanto pi(J lngrao insiste sulla contrapposiizone tra crescita del potere dei monopoli e loro ccmpartecipazione ai poteri dell'esecutivo da una parie e ere• scita del peso oolitico del lavoratori nelle istituzioni rappresentative e nello Stato dall'altra. Non è questa la contrappo• sizione tra politica ed economia che Bernstein e pili recente• mente Strachey individuavano nelle grandi democrazie occlden• tali e che bisognava superare senza rotture. magari attraverso • un regime statale di transizione•? Caro Giampiero il tutto è piuttosto affrettato. scusami, in fondo poi il problema - come scrive Brecht - non è tanto di parlare di inesistenza dei margini. o di precarietà del sistema. pensando che ciò basti a rendere pi(J precario Il sistema: Il problema è rendere p1U precario il sistema e inesistenti i margini. Ciao. Valentino Parlato la redazione e l'amministrazione di " Giovane critica• si trasferiscono a Roma 00186, via della Trinità del Pellegrini 19. A questo nuovo Indirizzo vanno dunque Inviate lettere, cambi, richieste di copie, versamenti. 11dr. Francesco Mannino già da tempo non à plU Incaricato della ge. stione amministrativa di • Giovane critica •: la quale perciò non risponderà In llessun modo di suol atti o di sue firme. 12-
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