• La scuola italiana dovrà gradualmente trasformarsi, secondo l principi enunciati, in una Istituzione aperta. caratteri?• zata da un'ampia liliertà assicurata agli individui e ai gruppi che ne fanno parte; da un alto grado di partecipazione, da un'ampia autonomia delle istituzioni scolastiche, da un elevato grado di decentramento regionale. Il riordinamento della scuola implica la messa In opera di un meccanismo di ricerca e di sperimentazione che consenta al sistema scolastico di adattarsi permanentemente alle nuove esigenze. e l'attuazione di alcune fondamentali riforme, delle quali si possono fin da ora Indicare I punti essenziali. Nella scuola dell'obbligo, oltre a regolarizzare il livello di scolarità. sarà necessario anticipare a cinque anni l'inizio della scuola elemen• tare e prolungare l'obbligo scolastico di un blennio. Nelle scuole secondarie superiori occorrerà assicurare una formazione plU omogenea e meno legata a singole prospettive professionali tendendo, nel singolo periodo. alla creazione di una struttura scolastica unitaria. l'università ltallana nel 1980 dovrà accogllere circa un mi• lione di Iscritti. Essa dovrà assolvere in modo plU ampio ed efficace 1e funzioni di formazione degli insegnanti e di ricerca(.,.]. Per rispondere a queste esigenze sarà necessario non soltanto un imponente sforzo di adeguamento alle nuove dimensioni quantitative. ma anche un profondo rinnovamento degli ordl• namentl, Ispirato ai principi di Ubertà. autonomia, partecipa• zlone •. La selezione quindi e i livelli di qualificazione si spostano p!U in alto. Viene ritardata In tal modo l'lmmlsslone della forza lavoro giovanile nel processo produttivo. La scuola si trasfor• ma In un gigantesco serbatolo di manodopera giovanile disoccupata. e questo non solo nel senso che la scuota. rapidamente seguita dal servlzlo militare e/o civile (come viene lpotiuato dal Progetto 801, serve oggettivamente a frenare lo scontento popolare per la disoccupazione del proletari, mantenuti lontani dalla scuola dura de1 lavoro manuale, senza peraltro essere al• ternatlvamente sottoposti alla dura dlsclplina Intellettuale che una volta si richiedeva al giovane borghese (le centinala di versi dell'Iliade e le decine di pagine di versione in prosa). Alla figura dell'asciutto ragazze lavoratore tende a sostituirsi quella del giovane masticatore di gomma e consumatore di canzonet• te che. diventato operalo. andrà a popolare le periferie lndu• striali d'Europa - fortunato se popolerà quelle dei poli di svi· luppo d'ltaha. Le proposte di legge per la ristrutturazione della scuola media superiore prevedono l'obbligo fino a sedici anni e poi un triennio differenziato. Le moltepllcl partizioni nel vari tipi d'I• stltuto. dopo I dieci anni di scuola unitaria. non vanno viste soltanto come uno strumento per perpetuare le distinzioni di clas• se. esse appaiono soprattutto come uno strumento per dividere la massa degli sludenti a livello ideologico (vedi, a questo prof)OSlto. in altro campo, la divisione normaUva Ira operai e im• piegati cui non corrispondono differenze salariali notevoli. e le numerose cetegorie all'interno della fabbrica) e per frantumarne le caracità dì lotts unitaria. E' noto che la partizione del vari Istituii è stata spesso una causa della mancanza di unità del movimento studentesco medio. e ha ridotto molte lotte ad episodi di corporativismo di istituto o di tipo di istituto (vedi al• cune lotte dei magistrati. e soprattutto quella degli studenti prolcssionali nel 1968 a Milano). Infatti non vi sarà una SO· stanziale differenza tra i vari tipi di istituto, per I quali prevar• rà il criterio della formazione generica di base. nessuno sarà chiuso in sé. tutti cioè daranno accesso all'università, ed è prevista anche una certa elasticità per i passaggi dall'uno all'al• tro. come già di fatto sta avvenendo. La qualificazione - e quindi la selezione di classe - viene spostata oltre. Mentre la 2314 (Legge Gui} prevedeva tre livelli universitari: diploma (2 anni). laurea (3-5 anni) e dottorato di ricerca, Il progetto Sullo n. 3. ripreso poi nel dd1 612' di Fet• r.:irl Aggradi, prevede due livelli: laurea e dottorato, dove la funzione una volta attribuita al diploma viene assunta dalla lau• rea. In realtà. dopo lo spostamento dell'obbligo a 16 anni, assieme alla riforma del licei, verranno istituite le • scuole dirette a fini speclali •. cioè le scuole dei superperiti, che avranno la durata attuale (piU lo spostamento di due anni di obbligo). e cosi li diploma si potrà conseguire a 21 anni. Alla luce di questa tendenza va visto 11rifiulo di iscrivere i diplomati all'albo pro• fessionale in alcune città d'Italia nel 1969. A livello di fo:mazior.e degli Insegnanti vi saranno due li• velli di laurea: le lauree didattiche di primo llvello per insegna• re nella scuola dell'obbligo (elementari e medie) e le lauree ottenute dopo ulteriori corsi per Insegnare nei licei. Anche per tutte le altre professioni vf saranno due livelli che serviranno a discriminare le professioni - di massa • da quelle • direttive • e • specializzate •. Riassumendo, i punti prlncipali in cui si articola la ristrut· turazione della scuola media superiore e dell'un\versità. sono: A. Diffusione quantitativa della scuola di massa Aumento dell'obbligo a 16 anni. presalari sempre piU diffusi agli studenti universitari. Questo significa da una lato adeguamento della scuola alto sviluppo capitalistico (esigenza di una formazione di base prima dell'immissione nel processo produttivo). dall'altro un tentativo di arginare la disoccupazione e di prevenire le esploslo- - 93
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