giovane critica - n. 22/23 - primavera 1970

nera1edel beni di consumo, e altri fenomeni di depressione. Contemporaneamente si svl1uppa, da parte capltallstica, una azione voha a • responsablllzzare • I sindacati e I lavoratori di fronte al • rischio • di perdere lutti I vantaggi conquistati col miracolo economico. La caratteristica plU importante di questo periodo è comun• que il salto tec~ogico che si verifica nell'apparto produttivo. Esso risponde, in alcunl setlorl delrlndustria (vedi l'esempio già ricordato dei tessili) e in molte zone agricole, soprattutto capltallstiche. all'eslgenza di far fronte alle nuove condizioni del mercato del lavoro, create dagli aumenti salariali e dalla diminuzione della forza,tavoro disponibile: a ciò si aggiunge per tutti la necessità di far fronte tanto ad un mercato interno. che nonostante tutto si sta espandendo, quanto ai nuovi problemi suscitati dall'inserimento crescente dell'Italia nell'area del Mec. le lotte operale. In questi anni. perdono temporaneamente l'impeto mostrato nei precedenti. e ripiegano su un'fmpostazio• ne prevalen1emente difensiva (difesa del posto di lavoro e del• le conquiste effettuate). In quanto tale, Inevitabilmente inte• grata. In queste condizioni le classi dominanti sono portate a rl• vedere la politica scolastica fatta in precedenza e a rivedere soprattutto i criteri della limitazione della scolarità e quelli che Ispirano la scelta della preparazione da dare nel corso degli anni di scuola. Nell'introduzlone al piano di sviluppo della scuola del 1959, Giuseppe Medici. allora ministro della Pubbllca Istruzione. af. ferma: • La profonda trasformazlone in corso nella società Italiana Impone alla scuola compiti nuovi e adeguati al progresso economico, dal quale dipende Il consolidamento della vita democratica. Infatti in tutti i paesi dove si sta attuando una politica di sviluppo economico, contemporaneamente si attua un programma di sviluppo della scuola •. E la Svlmez: • Il processo di sviluppo In atto richiede per un suo completo successo. anche un tipo di formazione cultu• raie plU rispondente alle necessità poste dalla continua evoluzione delle strutture economiche: occorre quindi fornire alle forze di lavoro del vari ordini e gradi, non soltanto determinate nozioni tecniche, ma anche una plU completa formazione cui• turale che. oltre che costituire la condizione intellettuale e Il veicolo pratico per l'apprendimento dl conoscenze tecniche, sia anche Il fattore di una graduale evoluzione degli atteggiamenti lndlvlduall. In modo che Il processo di sviluppo sia non solo trasformazione economica, ma evoluzione armonica di tutte la società•· E', cioè. necessaria una scuola di base con formazione culturale generale eguale per tutti che renda plU elastica la fu. tura forza•lavoro nel suo processo di adattamento al continuo sviluppo tecnologico. Si apre quella lunga battaglia sulla scuola media unifica• ta dell'obbligo, che vede protagonisti capitalismo avanzato e capitalismo arretrato. progressisti e conservatori. le obiezioni dei conservatori sono di vario tipo, da quelle piU brutali a quelle piU sottilmente mistificanti: • Creando per tutti I ragazzi un'unica scuola media aperta a studi ulteriori, chi rimane allora, sul posto a zappare, segare. martellare, impastare la farina. costruire le case? Una scuola per la grande massa deve dare altro che leccornie culturali che farebbero poi schifare il buon pane casereccio! •· A livello invece di mistificazione psicologica la tripartizione servirebbe alla differenziazione delle attitudini, necessaria per I fanciu111dagli 11 ai 14 anni, non necessaria prima: attitudini • verso l'attività della speculazione e delle professioni liberali •. attitudini • verso il mondo economico dei mestieri •, attitudini verso • la qualificazione •. Una delle forze usate per la ristrutturazione della scuola media è il Movimento dell'Educazione Nuova e la collaborazione di insegnanti. presidi e funzionari periferici • di sinistra •. La legge Istitutiva della scuola media unificata dell'obbli• go ( 1963) sanziono a llvello burocratico quanto In realtà già si era verificato In modo spontaneo: cioè la curva degli Iscritti non sale In modo notevole dopo l'Introduzione della legge sull'obbligo. Questo non deve h:r pensare che I provvedimenti leglslatlvl servano solo a sanzionare dei dati di fatto. A parte I dati quantitativi. tutta la ristrutturazione della media (fioritura della sperimentazione) mostra che l'Intento principale non era quello di allargare la base scolastica, ma quello di ristruttura· re qualltatlvamente la scuola. Ad esempio, Il Movimento dell'Educaizlone Nuova, che si avvale anche delle nuove scienze umane. pslcologla e soclologla. rappresenta l'Ideologia educativa del capitalismo avanzato. Non è altro che l'altra faccia dell'idealismo pedagogico gentiliano. Quella era la faccia fascista, questa è la faccia • democratica •· Il Movimento nasce In Italia negli anni precedenti la prima guerra mondiale ad opera soprattutto della Montessori. è spesso legato al movimento socialista, viene soffocato dal fascismo e risorge nel dopoguerra. La sua grande battaglia sarà la scuola media unificata. le lotte degll studenti del '67-'69 renderanno superflua la sua collaborazione alla ristrutturazione della scuola media superiore e dell'unlversltè oggi In atto. All'eroica e allegra figura del maestro del MCE (Movimento di Cooperazione Educativa) e del CEMEA (Centri di Esercita· zlone al Metodi de11'EducaztoneAttiva). Isolato In un villaggio di montagna. o atta carica di denuncia Individuale di un Don - 87

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