11considerare il movimento studenlesco d1 volta in volta o CO· me d1.nona1ored, una lotta sociale generalizzata. o come setto• re d'avangua1d1a del fronte anlicap1talist1co, o come entità sociale alle cm richieste dare risposte immediate e l'accavallar• s1 continuo d1queste diverse concezioni attraverso direzioni PO· litiche eterogenee, sono 11risullato della mancanza di una stra• tegia pol,tica complessiva capace di commisurare allo scontro d1 classe più generale e al suo andamento, le esigenze sociali e politiche degli strati studenteschi. l momenti più alt, rappresentati dal movimento studentesco sono stati quelli che avevano un carattere unificante e non settoriale e cioè 1 la lott<l antimperialista (valga per tutti la lotta contro la prcsnnza di Nixon) la qual'? con tutte le caratteristiche positivi" che non è Il caso d1 ricordare, rimaneva di fatto un momento di umticazione coscienzi~le e casuale, incapace per la sua stessa nalur.1 di rappresentare un momento di scontro continuo con la borghes,a e un terreno di mcontro per la alleanza con le al. tre forze sociali: 2 la lotta generalizzata con1ro la scuola portata però su un terreno 11.utoesterno 311'istituzione scolastica (lotta contro le serrate. contro la riforma}. la cui caratteristica di fondo era lo scopo difensivo. anche se in forme violente (difesa del pro• prio spazio politico e fisico. difesa dal tenlalivo borghese di risolvere capit;ilisticamente le contraddizioni della scuola): 3 la lotta per problemi interni alla scuola (facoltà scien• t1f1che magistero. lotta dei medi per l'assemblea, ecc J che hanno unificalo solo parzialmente e su temi strettamente riven• dicativi. privi di sbocco politico, alcuni strati studenteschi; 4 la loua sul terreno sociale che ha assunto diversi aspet• t1 e cioè: a) la lotta alla repressione che è stata capace in al• cune situazioni di rappresentare un momento unitario di tutti gli studenti e d'incontro sia pure solidaristico, con le altre for• ze sociali Ouesta lottn. non legata però ad una strategia di at• tacco. finiva pe~ esaurirsi. per cadere nella logica dello scon• tro per lo scont•o: oer essere gestita dal riformismo a livello politico. b) partecipazione alle lotte operaie in posizione o so• lidaristica e subordinata al movimento operaio ufficiale, o In posizione tutta politica antiriformista, frutto di compromessi di vertice fra i vari gruppJ minoritari e mai espressione di istanze sociali su cui far commisurare la classe operaia (di \IOiia in volta il risullato era di pressione su1 slndacato. di scontro con il sindacato, o di un'enunciazione tutta soggettiva di una \lolontà rivoluzionaria pnva di prospettive). Alcuni momenti pili interessanti e costrutti\li di Incontro tra strati studentf'schi e classe operaia (vedi studenti tecnlcil si risolvevano di fatto nell'Isolamento di questo strato dal re• 64sto degli studenli e nell'incapacità di incidere realmente sulle lotte operaie, finendo in una posizione velleilarla alla cui base era un giudizio affrettato sul Pci e sul sindacato e sulla pos• sibilità di ripresa delle islituzloni borghesi. Ouanto è stato detto non significa evidentemente un giud1• zio negallvo sul movimento studentesco. ma il tentativo di enu• cleare i nodi str3tegici irrisolti dal movimento studentesco stesso. e cioè il problema del fronte anticapitahstico. Per sciogliere quei nodi e dare risposta a questi problemi è necessario com• prendere. sia pure nelle linee generali, il ruolo che la scuola svolge nella società capitalistica e la specificità della condi• zione studentesca. In primo luogo la scuola è lo strumento per la formazione ;i) d1 forza-lavoro qualificala ai vari livelli, e b) di quadri qualificati, comprendenli I quadri dell'apparato statale (dai profes• sori agli Impiegati, al burocrati e ai tecnici ministeriali, ai qua• dri politici propriamente detti), i quadri tecnici a pili alto livel• lo delle imprese. i dirigenti aziendali, i liberi professionisti. ecc. E' ruolo della scuola. perciò. riprodurre attraverso la formazio· ne e la selezione la divisione capitalistica del lavoro. In secondo luogo. la scuola è anche uno degli strumenti con cuì la bor• ghesia conquista l'egemonia sugli strati Inter medi e su strati di futura classe operaia, attraverso i contenuti culturali. la pro• mozione sociale. l'Ideologia e la pratica della meritocrazia. Il mito del sapere scientifico e del suo ruolo progressivo, ecc. Egemonia che significa non solo divisione degl, studenti dalla classe operala, ma anche spaccatura al loro interno. frantumazione del corpo sociale studentesco e quindi - ln conclusione - riduzione di tutte le istanze di lotta ad obiettivi corpora• tivi, tutti interni alla logica del sistema capitalistico. Ambedue questi compiti dell~ scuola sono garantiti dallo Sta!o, in funzione dell'interesse generale r.apitallstlco: la scuola. cioè. è un servizio pubblico della società capftallstlca e non un'appendice dell'apparato produttivo né tanto meno del suoi singoli settori. Ciò significa che la gestione statale della scuola è sempre una gestione politica. le scelte cioè che determinano la struttura. i contenuti, lo sviluppo, il tipo di qualifiche del vari :;ettari dell'istruzione, sono funzione delle scelte politlche complessive della borghesia sia sul terreno della politica eco• nemica. ossia dello sviluppo capitalistico nazionale. sia sul ter. reno delle alleanze sociali. In sintesi, se la scuola è funzionale alla riproduzione della socletà ca9ìtalistica nel suo complesso. se è strumento essen• ziale della riproduzione della divisione capitalistica del lavoro in tutte le sue articolazioni, gll studenti sono corpo sociale di• somogcneo. per provenienza e oer destinazione. non direttamen. te sfruttati, solo in parte destintti a entrare ln fabbrica e solo
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