niatcriaJi sul 1novi111ento studentesco Oilancio delle lotte del '68·'69 In primo luogo è da sottolineare come il mov,mento studen tesco sia nato - in ltaha - sull'onda delle lotte operale che nel corso degli annt '60, si erano andate sviluppando contro l'ultimo grande tentativo borghese di integrazione di una parte decisiva del proletariato industrlale, contro la strategia del centro-sinistra. L'esplosione delle lotte studentesche non è stata nnizio di una fase nuova dello scontro di classe. ma un suo momento d1 sviluppo. di approfondimento, di radicalizzazione: Il movimento studentesco ha allargato cioè l'area socia'e di scontro. ,ncnnando !"equilibrio polilico della società italiana. ponendo con estrema energia l'istanza della costruzio,e di un fronte an11-capitalistico attorno alla classe operaia Insomma. :a lotta di classe non è cominciata nel 1968: il 68 ha segnato 1'1mmisione massiccia di nuovi strati sociali in uno fase dello scontro d, classe, iniziata negli anni intorno al 1960 E ancora. le lotte studentesche del 1967-68 sono state lo sbocco - il primo. ma non l'unico, né certo l'ultimo - del lungo travaglio, della crisi del • ceti medi •: una risposta di questi strati sociali al deterioramento della loro situazione so• c,ale e poht,ca. determinato dallo sviluppo capitalistico. E qui non ci r,ferian,o ovviamente al soli • colletti bianchi •. ma anche a importanti senori del pubblico impiego (si pensi agli insegnanti). ~i ricercatori, ai giovani intellettuali, a strati di • ce• to medio • tradizionali. Le lottf' studentesche sono esplose dun• que nel momento in cui irrimediabile appariva il crollo delle ideo. logie programmatorie e della • razionalità • capitallstica. che pure avevano giocato un ruolo determinante nel conquistare lo entusiastico consenso di larga parte dei • ceti medi • alla stra• tegia del centro-sinistra: gh studenti si sono volti contro lo Stato. ormai consci del fatto che la scuola - e in primo luogo l'università - non agivano pili come canale di promozione socia• le nel momento in cui la contestazione operaia riusciva a met. tere in luce le interne contraddizioni del • regime • di centrosinis!ra 62 - Rapporto sulla scuola Il 1968. per concludere. non ha rappresentato l'apertura di un nuovo ciclo della lolla di classe. ma ha segnato una svolta determinante nella lotta contro un importante disegno borghe• se di integrazione, di costruzione di equilibri politici capaci di garantire il procedere quanto piU indolore dello sviluppo capita• listlco. Solo seguendo questo schema interpretativo si può inten• dere perché un movimento di massa è esploso nel '67-'68. quando pure la crisi delta scuol::i era matura da anni. Ouesto schema soltanto (sviluppo capitalistico-crisi dei ceti medi: cri• si delta scuol::i come strumento di promozione sociale e di ege• monia borghese su larghe masse popolari: declassamento di vastissimi strati di laureati, diplomati, ecc.) ci permette di indi• viduare nelle masse studentesche un alleato storico del proletariato, di non considerare cioè l'alleanza studenti e operai come prodotto non realizzato completamente di una congiuntura favorevole. ma come dato permanente su cui impostare in larga misura l'elaborazione strategica. 11carattere storico dl tale al• leanza deriva. in conclusione, dall'individuazione del corpo studentesco quale settore subordinato ai costi sociali Imposti dal• le leggi di sviluppo capitalistico. Inoltre, cl troviamo a dover constatare un altro fatto di grande rilevanza che avrà un notevole peso nell'economia generale di questo scritto. Il movimento studentesco non è nato spontaneamente, ma Si è potuto organizzare attorno alla direzione di avanguardie politiche gene• rate dal travaglio profondo del movimento operaio, negli anni della resistenza di Cuba socialista all'imperialismo americano. dello sviluppo ostinato della guerra di popolo nel Vietnam e della Rivoluzione culturale. della crisi cioè della coesistenza pacifica; di avanguardie formatesi attraverso un severo tirocinio teso a salvaguardare l'autonomia politica del proletariato di fronte alle lusinghe dell'integrazione. attraverso uno sforzo di ricerca di una strategia alternativa da contrapporre al riformismo. inteso come subordinazione della classe operaia alle lcggl
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