giovane critica - n. 22/23 - primavera 1970

Ustica al controllo economlco-polltlco dell'economia mondiale, pur essendo stata rilevante e tanto plU efficace quanto plU è riuscita a valersi •di fonti finanziarle europee'· ha suscitato reazioni difensive massicce In questi paesi che hanno portato a una accelerazione delle concentrazioni e della riorganizzazione tecnologica e ad un peso crescente delle Imprese e del credito pubbllco 10 . Anche se !"influenza del capitale americano appare assai rilevante In alcuni settori avanzati o plU In generale ad alto aggio di profitto (elettronica, calcolatori, allmentarl e nu~ vi settori distributivi...) la reazione delle economie Imperialistiche europee appare sostanzialmente efficace, e un discorso analogo va fatto per quella giapponese, e da ciò ne deriva una crescita e non una pianificazione controllata degli antagonismi concorrenzlall. c) Va Inoltre analizzato il ruolo dell'economia sovietica nel mercato mor.diale. l'Urss ha mantenuto dapprima un carattere di imperlallsmo regionale fondato su un sistema di • terms of trade • eccezionalmente favorevole e sul controllo politico-militare dei paesi a capitalismo di stato dell'Europa orientale, con una corrispondente stratificazione sociale Interna in cui le burocrazie politiche amministrative e lmprendltoriall sono andate man mano assumendo un carattere sempre piU netto di clas• se dominante sfruttatrice del lavoro salariato. In questa situazione si sono inseriti due elementi nuovi. Da una parte !'esigenza di sviluppo del mercato Interno e la relati• va arretratezza tecnica e organizzativa nel settore dei beni di consumo durevoli ha portato alrapertura del mercati orlentall agli oligopoli europei e giapponesi con accordi di notevole portata che non comportano solo la costruzione di interi impianti produttivi e servizi ma anche la tendenza. In piccola misura già realizzata, ad accordi per quello che riguarda la ricerca di base e le esperienze di nuove tecnologie 11. Dall'altro le numerose sconfitte subite dall'Urss in campo internazionale ad opera dell'Imperialismo americano hanno Imposto un rilancio della poli• tlca degli armamenti. specie nel settore tradizlonate. in funzione di Interventi armati locali. Nel complesso l'elemento di debolezza dell'imperialismo sovietico resta la bassa sovraprodu• 1Jone di capitale. da cui la limitata capacità concorrenziale con gli Imperialismi occldentall. Tuttavia la ricostituzione di una eco. nomla di mercato con la razionalizzazione conseguente degli impianti e delle strutture distributive, l'aumento dello sfruttamen• to operalo. la diffusione di nuovi consumi di massa col conse• guente aumento del fabbisogno di materie prfme e di fonti di energia. la stessa polltlca degli armamenti con le Implicazioni economiche e politiche che comporta, tutti questi elementi fan• no prevedere un graduale aumento futuro. anche se probabilmente non molto rapido. della presenza sovietica sul mercato internazionale e In particolare nel terzo mondo. che viene cosi ad assumere un c:mmere sempre piU marcatamente socialim• perialistlco u, Un riflesso chiarificatore di queste molteplici contraddizioni lnter•imperioliste lo possiamo vedere nella questione mone• tarla. La difficoltà con cui è stato realizzato raccordo sui DSP (diritti speciali di prelievo) e la pericolosità a livello di riper• cusslonl Internazionali di una politica di svalutazioni troppo dra• stlche. ha comportato il congelamento provvisorio dell'equilibrio esistente in cui ogni moneta imperialista ha un certo rapporto di forza che tende a migliorare attraverso la concorrenza e il controllo del mercati. Sembra abbastanza Improbabile che nei prossimi anni un accordo generale possa essere raggiunto. attraverso il ritorno al sistema aureo oppure attraverso l'Istituzione della moneta unica. La prima ipotesi comporterebbe una svalutazione genera• le, in primo luogo del dollaro, e una conseguente crisi econo• mica internazionale che oggi nessuna potenza imperialista OC· cidentale vuole. La seconda al contrario comporterebbe una pia• nlflcazione dei rapporti di forze e degli scambi retta dalla egemonia americana che è contraddittoria con la tendenza all'acuirsi delle conlraddlzioni interimperialiste plU sopra rilevate 11• I futuri sviluppi delle politiche Imperialiste comporteranno perciò nuovi attacchi o nuove difese di alcune monete. ma nella sostanza dovrebbe contlnuare rattuale equilibrio instabile. A un termine non troppo breve tuttavia è possibile che si determini un radicale sconvolgimento del sistema monetario. Se il deficit detla bllancla americana dei pagamenti Ienderà ad aumentare e di conseguenza continuerà l'3ttuale tendenza delle banche centrali. oltre naturalmente 31 gruppi privati. a cambiare te riserve di dollari con riserve auree, questa • svalutazione strisciante • del dollaro non potrà alla fine che tradursi in una svalutazione reale u. b) Tendenze erronee oggi diffuse a livello Internazionale Un termine polemico della nostra discussione che deve es• sere sottolineato è la attuale rlflorftura di concezioni • ultralm• perlallste •. Possiamo farne una critica vedendone essenzlal• mente tre varianti. I Una ipotesi di rltorno al colonlallsmo classico (Jalée) che tende a vedere rlmperialismo come sistema unificato che attua rapine di materie prime e prodotti agrlcoll nel confronti del • terzo mondo • Imponendogli a prezzi privileglati I propri manufatti. Questa teoria Ignora esplicitamente la dinamica del saggio di profitto e la funzione conseguente che i sovraproflttl delle aree ex-coloniali hanno come contro tendenza alta caduta del saggio di profitto. 01 qui l'affermazione che li ruolo che la - 55

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