La discussione da noi fatta sulla questione dell'Imperialismo si può articolare in quattro sezioni: a) teoria dell'imperialismo e problematica attuale. b) tendenze erronee oggi diffuse a livello internaiionale, c) l.:i posizione del Partito Comunista Cinese sulla questione dell'imperlallsmo. d) sviluppi e prospettive. a) Teoria dell'imperialismo Il terreno su cui noi ci muoviamo oggi è ancora quello marxiano del Capitate, cioè l'analisi di un modello sociale composto di rapporti capitalistici puri, con una conseguente composizione di classe molto semplificala e caratterizzata dalla contrapposizlona borghesla-proletarlato 1 • In questa analisi il meccanismo regolatore è sostanzialmente quello concorrenziale fra Imprese, la funzione dello stato nel processo di riproduzione SO· ciale è limltata a un livello politico istituzionale e. nonostante la ripetuta affermazione che compito storico della borghesia è la creazione del mercato mondiale, Il modello sociale anall11ato è in sostanza quelo di una economia • nazionale •· 2 Le posizioni della lii Internazionale sulla questione dell'imperlallsmo, pur rilevando le nuove funzioni di imprenditore economico e di meccanismo equilibratore dello sviluppo che lo stato borghese è venuto assumendo, e pur sottolineando il carattere conflittuale che il capitalismo ln fase matura assume nella lotta per la conquista e la spartizione del mercati, restano sostanzialmente legate a questo schema marxiano con contraddizioni conseguenti che restano tuttora in parte Irrisolte. Se prendiamo da Bucharin alcune definizioni classiche dell'imperlallsmo. noi lo troviamo definito come • riproduzione di un modo di produzione storico (quello capitalistico) su base allargate • oppure plU sinteticamente come • concorrenza fra trust capitallstlcl di stato .1. Mentre questa seconda definizione rileva alcuni caratteri nuovi che lo sviluppo del capitalismo è andato assumendo, dalla centraliZzazione crescente del capitai! al peso qualltativamente nuovo che lo stato è andato assumendo nella vita economica, la prima definizione che resta fondamentale affaccia una Ipotesi di estensione llneare e generale del modo di produzione capitalistico che non ha riscontro storico. Se è vero Infatti che in ogni sistema sociale uno solo è il modo di produzione dominante, che necessariamente Informa di sé tulti i precedenti e ormai vinti modi di produzione, è vero che non c'è in Bucharln né In Lenin un tentativo sistematico di vedere con plU precisione come e con quall contraddizioni Il capltalismo sia andato affermandosi a livello Internazionale sugli altri modi di produzione, che purtuttavia sopravvivono ora ad esso subordinati. Noi vediamo infatti come nel paesi colonlall o ex-colonlah siano sopravvissute forme signorili, feudali e paleocapltallstlche di produzione che si Intrecciano a settori dove invece l'lntroduzione delle forme capitalistiche di produzione è stata forzata in conseguenza di una certa divisione in1ernazlonalc del lavoro omogenea agli interessi dei gruppi 1mperialistic1 piu potenti. 01 qui la necess:ità di una analisi specifica della composizione d1classe di questi paesi e di una collocazione di questa analisi all'interno di un modello generale di sviluppo sociale tipico dello fase imperialista. Se noi vediamo quelle che erano le posizioni tipiche della lii Internazionale a questo proposito. come possiamo vedere nel d1batt110suita questione coloniale svoltosi al Il Congresso dt>I 1920. ci rendiamo conto che la divergenza (come si vede fra Lenin e il delegato indiano Roy) era fra chi riteneva sostanzialmente di dover recuperare un uso antimperialista delle classi dirigenti nazionali, delle cosiddette • borghesie nazionali •, come puro e semplice fiancheggiamento nel momento di acutizzazione della lotta internazionale (in cui il proletariato industriale stava sferrando il suo attacco contro la borghesia) e chi Individuava Invece in alcuni gruppi sociali particolari, in particolare nella intellighentzia dei paesi Sllttosviluppatl. un gruppo sociale atipico rispetto alla composizione di classe tradizionale della metropoli, che avrebbe avuto I& capacità di sviluppare una lotta rivoluzionaria, ponendosi alla testa delle masse sfruttate e quindi soprattutto delle masse contadine, e sviluppando contro l'Imperialismo una lotta non semplicemente di difesa della indipendenza economica e politica nazionale, ma di affermazione di un processo con al suo interno caratteri già soclalisti (rispettivamente Lenin e Roy). L'elemento storicamente dE>terminante resta il livello sog. gettivo rlelle lotte. che in questa fase vedono l'Europa comi? epicentro dello scontro dl classe mentre i movimenti ar:timpe· riatistici nelle colonie iniziano a svilupparsi a un livello estremamente arretrato. Tuttavia la difficoltà, che la discussione presenta nell'indlviduare un collegamento strategico fra lotte nelle colonie e lotte proletarie nelle metropoli e quindi una via alla rivoluzione socialista per i paesi colonlall. trova te sue ragioni di fondo in una Insufficiente analisi dell'imperiallsmo come sistema mondiale. Queste insufficienze sono oggi per noi ancora pili gravi di fron1e alla crescente integrazione del mercato mondiale e alto sviluppo Impetuoso delle lotte di liberazione nazlonale. Ciò che Invece va tenuto fermo dell'analisl classica sull'im• perialismo è l'elemento della conflittualità e del militarismo. Mentre il plano tende nelle diverse società capitaliste ad esten• dersl dalle singole imprese allo stato ◄• e quindi a spostarsi rispetto all'analisi di Marx dalla fabbrica alla società nel suo complesso. l'elemento anarchico che Marx sottollneava come - 53
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