giovane critica - n. 22/23 - primavera 1970

organizzavano la pubb1ic.:mone 10 I1allano degli autori piu prestigiosi dell'economia borghese dell'epoca, nell.- • Blbllotcca dolrEconomlSla • Ancora p1u mteressante è seguire la traiettoria di sir Oswa1d Mosley, seguace d1 Keynes e secessioo!sla dal Partilo laburista nel 1927 Insieme 3 John Strachey, con un programma d1 assorbimento della d1soccup,:izioneche, contro gli Interessi delh1 City. promuovesse l"lnllazione e fosse appoggiato sia dagli industriali che dai sindacati I sindacati r.f1u,arono ogni cedimento e manifestarono la loro ostllllà o Mosley, mentre Strachey abb/Jndonava Il movimento. Mostey allora s1 recò in ltaha, e al suo r.torno fondò il partito fascista britannico. nel 1932 Cfr il saggio dcd1crito a Mosley in Il fascismo in Europa. a cura d1 S Woolf. Bari 1968 ' Il testo inglese parlava di sistema diverso: nell'introduzione a un dibattito tenuto a Roma n 1-4-70 Il Woolf ha invece parlato di sottosisrem3 1 Cfr. la lezìooe d1 V111ono Foa In Fascismo e antifascismo. lez,om e test,mon,anz~ Milano 1962 ~ Cfr. Il saggio di Trevor-Roper nel 1101. I/ IDscismo In Europa, clt. 6 Clr Alberto Aquarone, L'organillazlone dello stato totalitario. To. rino 1965, e I testi di un dibaltlto sul volume pubblicati su Il Cannocchi3lc. 1/3, 1966. 7 Dove sia chiaro che lo svi1uPPOcapitalistico è contmuo. ed è tale .:incho nel momenti di apparente stagnazione, quando Il capitale non si espande ma si concenira e si razionalizza. Cfr. Rodolfo Banfl, Per una anallsl della elaborazione mane/sta sull'imperlallsmo, In Rivista Sto,Jca del Soclallsmo. n. 30, apr 1967 s Cfr. Wtilt Aos1ow Gli i,tadi dello sviluppo economico, Torino 1962. Cfr. la confutazione di Plerre Vilar _ Développement hlstorique et progrès socia/. Lcs étopes e, /e.s crltères in Crcclm1ento y dcsa,roJ/o Economia e hlst01/a. Rellexlones sobre el caso espailol, Barce1ona, Ariel. 1964, pp. 495 sgg. 9 Al cui proposito. definitiva è la messa a punro di P Swcezy nel 1942: cfr. Il presente come storia, Torino 1962. pp 44 sgg. Sweezy nota giustamente come U tecnicismo reazionario di Burnham sia penetrato presso gli ambienti soclaldemocratlcl cfr. I Nuovi saggi lablanl, ,rad. 11 Milano 1953. Sulla questione dell'imperialismo Le lotte operale e studentesche di questi anni hanno prodotto una discussione approfondita sul rapporto sponraneltà-<Jrganlzzazlone, che si è espressa In mo/ti doc11ment1come nella ristampa di testi classici della lii Internazionale Sulla questione dell'imperiallsmo invece la discussione è stata /mora mollo povera. E' slgnllicar/vo che I/ grande Interesse suscitato Ira I ml/1tantl rlvo/uz/onarl dalla rivoluzione culturale proleta1la si sia sca,~amente tradotto In un conlronro con le posizioni generai/ del Pcc. e che In particolare la teoria maoista dell'lmpera//smo sia stata analizzata assai poco. Questo /atto testimOnla a nostro giudizio del /Imiti e del ritardi enormi che esistono nel /avaro di ricostruzione di un'organizzazione di classe Se è vero che flnternazlonallsmo è la base londamentale della teoria e della pratica comunlsra, è altrettanto vero che esso non può basarsi su una generica sofldarietà con tutti coloro che lottano contro lo sfruttamento e {oppressione. ma deve tradursi In analisi scienti• lica a li11ello mondiale dello sviluppo economico e della composizione di classe della societ! In cnl viviamo. In questi anni il tentativo plU documentato di ansi/si In termini d1 attufj/,ta del problema de/1'/mperlallsmo iJ stato compiuto a nostro giudizio dal gruppo della Monthly Revlew, In particolare attraverso I contributi di P Baran e di G. Frank. I cui r/sult9t/ però cl sembra debbano essere valutati In termini negativi. Da una parte /'{mpostazlone teorica sembra derivare assai plU dalla sinistra kelneslana che non dalla tradl• zlone marxista, nella misura In cui Il problema della divisione capita• /Jstica del lavoro viene el•,so e viene Invece posta como centrale 52 - I l'analisi della dlsrrlbuzlone e del consumo. Dall'altra le s1esse oscl/latlOIII nelle posizioni lnternazlonall della rivista. dove la Monthly Revlew è passata da una p0sizlone fllosovletlca a quello attuale che osc/1/a Ira lo linea del partito comunista cubano e quella del partito comuniste cinese, confermano I limiti e /e contraddizioni di queste posizioni. Una ansi/si scientifica delle /orme attuai/ con cui si svlluppa Il sistema imperlai/stico resta dunque ancora largamente da compiere. Il testo che qui proponiamo è frutto di 11na discussione avvenuta nella primavera del 1969 con I compagni di Il Potere Operalo di fo. rino ed ha subito In seguito una profonda revisione. Dobbiamo tuttavia riconoscere che anche In questa ultima verslooe lo riteniamo insod• disfacente. I punti che cl sembra debbano essere tenuti /ermi sono Ire: che l'Imperialismo è un sistema mondiale, che Il suo sviluppo produce ne• cessar/smente com;ouenza e conflitti Ira le potenze nazionali o continentali che si contendono I mercati, che all'Interno di questo sistema mondiale la contraddizione londamentale ,esta quella fra capita/e e lavoro salariato. Ma tutto questo non basta. E' necessario analizzate le contradd/. zlonl specifiche che oggi l'lmperlallsmo sviluppa, Individuare l'evoluzione della composizione di classe e delle nuove contraddizioni che esso compoaa e questa ansi/si è in gran patte un lav0to ancora da compiere. In questo Hnso Il documento che segue s/ pone come una Jmposta1looc di metodo, una base di discussione che Il /avaro politico futuro dovrà approfondire

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