giovane critica - n. 22/23 - primavera 1970

E' esistito un sistema economico fascista? In un saggio Intitolato E' eslstllo un sistema economico fascista? 1 Il prof. Stuart Woolf propone la definizione secondo un modello di • sistema • della politica economica fascista; de• flnlzlone, secondo lui, incerta e difficile, data la scarsa consl• stenza e lo squallore teorico dell'economia politica fascista. Inoltre i movimenti fascisti non avrebbero, come nel caso del socialismo e del capitalismo • democratico •, perseguito obiettivi economico-politici di portata internazionale - stando alla propaganda, ogni regime fascista perseguiva obiettivi • nazion~ll •. insisteva sulla peculiarità delle proprie caratteristiche. 01 conseguenza. secondo Il Woolf. una definizione generale e comparativa del regimi fascisti sarebbe problematica: tuttavia egli ritiene opportuno tentarla. esaminando la politica econo• mica ltallana, tedesca e giapponese tra le due guerre e, in una seconda parte del suo saggio. Il Brasile di Vargas e l'Argentina di Peron. Il criterio per affermare che In ognuno di questi paesi è esistito un sistema ec;onomico fascista è Il seguente: che l'organlzzazlone dell'economia del rispettivi regimi abbia o meno modificato il sistema economico precedente: che. parallelamen• te a quello che viene descritto come sistema sociopolitico f• sciita, in ognuno del paesi In questione si possa osservare un sistema economico fondamentalmente analogo. Ancor prima di entrare nel merito della descrizione del Woolf. è da annotare Il suo atteggiamento empirista a oltran• za: la consistenza della polltlc.> economica fascista viene ricondotta alla scarsa consistenza del suol economisti politici. se non a quella dei suol polltlcl 2 . Separare l'analisi del sistema economico da quella del sistema politico porta a proiettare sul cosiddetto sistema economico quella differenza dal so• ciallsmo e dal capitalismo • democratico • che è propria del sistema politico fascista. Awlene cosf che Il Woolf. antlfasclsta sincero, Il quale ha semprA riconosciuto e Indicato I rapporti tra padroni del vapore e fascismo. oscllll tra una definizione del sistema economlco fascista come fatto nuovo e diverso dal socialismo e dal capitalismo - e una definizione del sistema fascista come sottosistema del capitalismo J. E' bene ricordare che la separazione dell'economia dalla politica. cara alla politica! science, divide non soltanto gli oggetti della ricerca, ma anche i criteri di giudizio: la politica sarà giudicata in base a certi • valori • (legittimità. partecipazione. ecc.). l'economia in base ad altri: produttività. bilancia del pagamenti, ecc. Cosi il sistema capi• talistico, cacciato dalla porla perché la tirannia fascista suscita indignazione e riprovazione, rientra dalla finestra con tutti gli onori grazie alle leggi • scientifiche • dell'economia. Nella sua storia comparativa della politica italiana, tede• sca e giapponese tra le due guerre, il Woolf si trova ad usare due criteri contraddittori: la convinzione che i fascismi siano stati l'organizzazione statale di un capitalismo ritardato, alle prese con gravi problemi congiunturali e una forte pressione di classe In politica Interna. e la pretesa di paragonare tra loro le varie piante dei regimi fascisti guardando le foglie e non le radici; cioè i risultati produttivistici e non le scelte politiche che spesso, e part•colarmente In Italia. facevano rinuncia• re alla produttività in nome della sicurezza del potere di classe. Le conclusioni a cui giunge riflettono le contraddizioni di partenza. Percorriamo l'analisi storica del capitalismo italiano, tedesco e giapponese. quale la traccia il Woolf. Egli rileva come In tutti e tre i paesi I regimi fascisti abbiano ereditato dal pe. riodo precedente gravi problemi strutturali: In primo luogo un grave problema demografico: eccesso di popolazione, ricorso all'emigrazione, Insufficienza c!I generi alimentari. bllancia com· merciaie passiva. disoccupazione. In tutti e tre I paesi l1 ritar• dato svlluppo del capltallsmo è awenuto col sostegno dello -stato. strettissimi rapporti tra banche e Industria. e di ambe• due con lo stato: Inoltre l'Industria pesante ha avuto notevole potere e concentrazione. In tutti e tre I paesi lo sviluppo è stato di tipo dualisllco (In ltall11 con la questione meridiona- -47

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