contadino e sv,luppo caprtalis11co complcss,vo. e soprattutto la piena natura cap1tahs11cadei rapporti di produzione interni a quesll settori Cos,, su queste premesse si ,pot1zza la formazione di un blocco s1orico democrat,co cap<'Cedi far leva suite contraddiz1omdel s,stema, d1 promuovere e generalizzare lo sviluppo e determinare le cond1z1omperché lo Stato intervenga nel tessulo produ11,vo per correggere gli squ,hbri, piuttosto che la formaztone d, un fronte di forze sociali nvoluzionarie e trasformare la natura dell'intervento dello Stato ma per rovesciare i rap• porti d, produzione e un1f1carelolla democratica e lotta soclahsta contro e non dentro ,I sistema e la sua geslione da parie dello Staio borghese Una rinnovata stratcgra meridionalistica sembra non poter sfuggire oggi alla immediata necessità di rispondere a due or• d,m d, problemi parti integranti di una politica di sviluppo del Mezzogiorno su cui può fondarsi una • risposta moderata •: 1 Correhzione tra ulleriore espansione dei settori di base. sellori • servizio • del complessivo processo di accumulazione e momento d1 regolazione del potere della borghesia Italiana sul mercato estero (srderurgia, petrolchimica. Industria elettro• nica. ecc.). esigenze di espansione di taluni settori di produzione d, beni di consumo durevole (industria automobilistica) e recupero di parte dei settori tradizionali del tessuto produttivo meridionale (agricoltura, industria di trasformazione dei prodotti agricoli, industria edilizia. ecc.). con gll inevitabili costi sociali di un siffatto processo. in termini di intensificazione dei ritmi di sfruttamento nei settori da sviluppare. di espulsione per i settori non recuperabili ad un processo di comples• siva ristrutturazione tecnico-produttiva, e quindi di conseguente disoccupazione ed esodo 2 Adeguamento a tali obiettive esigenze del sistema del• ta politica economica dello Stato. in termini di abbandono del sovvenzionamento della sopravvivenza dei settori arretrati (politica dei prezzi e p1U generale protez:onlsmo economico) con l'mevitabile rottura del blocco sociale su cui si è fino ad oggi fondata la formula de1 centro-sinis1ra. a causa delle tensioni SO· ciali che tale adeguamento comporterà (non interessa qui se tutlo ciò avvenga con questo o quel partito operaio entro o fuori del governo). In tale ambito si presenteranno al movimento operaio due possibilità altern3tive O assumere la difesa del salarlo, delta occupazione e del reddito contadino in termini quantitativi: lotta contro le smobilitazioni. per lo sviluppo della media e picco42 - la industria antimonopolistica e per il potenziamento dell'azien• da contadina. entro la generale formula dello sviluppo democra1ico del Mezzogiorno. O al contrario formulare una alternativa che dal bilancio critico dei rlsultati pratici del meridionalismo giacobino e di quello pili recente ruotante attorno alle parole d'ordine dell'industrializzazione di base tenda e realizzare una alternativa di potere da incentrare sui seguenti punti: 1 negazione del modello che vede nell'industrlallzzazione di base il superamento dello squilibrio Nord-Sud per rivendicare che i costi nazionali di tali servizi vengano assunti dall'intero paese. e che divenga • spesa meridionalistica • il solo raccordo tra quei settori e lo sviluppo Industriale del Mezzogiorno, fondato sulla scelta prioritaria della riforma agraria ed industrializzazione dell'agricoltura. 2 politica di riforma agraria ed industrializzazfone dell'agricol• tura. non però in termini di spartizione contadina delle terre e di sviluppo della piccola e media industria, ma in termini di creazione di un settore pubblico nell'agricoltura. dell'industrla di trasformazione e OP.iservizi. tale da spezzare lo storico equilibrio contraddittorio tra funzioni nazionali dell'accumulazione capltalistica. proprietà fondiaria meridionale, ceti imprenditoriali del Mezzogiorno e gruppi capitalistici settentrionali. assumendo nel contempo la trasformazione del settore contadino meridlonale entro quello schema complessivo e in termini di associazionismo nella produzione. 3 subordinazione a tali scelte produttive prioritarie degli Investimenti infrastrutturali e di sviluppo dei centri urbani meridionali: trasformazlone, in concomitanza con la lotta regionallstica e quali contenuti prioritari di essa. della strumentazione pubblica dello Stato. in termini di rottura del tradlzional<! (kantiano o corporativo non importa) rapporto tra potere politico e sua strumentazione burocratica in forme di Stato controllo. o forme decentrate e centralizzate di gestione da parte di organi rappresentativi di tale processo (es. trasformazione degli Enti di sviluppo, nelle regioni, in organi di gestione della complesslva spesa pubblica nel Mez. zogiorno per la formulazione e attuazione dl piani di sviluppo settoriali, regionali e zonali. con poteri di controllo ed esproprio nei confronti degli attuali detentori del mezzi di produzione nell'amblto di un coordinamento meridionale da attuarsi entro un organismo rappresentatlvo-legislalivo ed esecutivo assieme che sostituisca la Cassa per il Mezzoqiorno}. Entro tale prospettiva. la lotta merldlonallstica sembra cosi coqllere le istimze di potere che hanno caratterizzato le lot• te degli operai e dei braccianti merldlonall negli anni '60 e da•
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