stn<H:1or1cohur.1lnfot11. viene a mancJre la supposta, genera• l1zz.:.tad1ffus1onc dello sviluppo ,ndus1rialc. Ed inoltre la poli, 11cadei • poli • lungi dJI rompere il tradizionale storico tessu10 agrrcolo mJustrizlc del Mezzogiorno. crea cd accentra 11dr• var,o e te contrt1ddiz1ommterne all'area meridionale. Cosi 11bmom;o 1nves11men1n1ei settori nvanzall o suscettibili d1 sviluppo e sovvenzioni vt1rie per la sopravvivenza dei cttori e delle aziende piu arretrate, caratteristico di tutta la pohticl statale in quegli anm. diviene sempre plU lmpraticabi• le Mentre gli invest1ment1 d1ret11 o suscitati nelle zone e nei sonori avanzatt si carat1eriz1ano come condizionati dalraccumu. !azione capialista nazton.:-le. ritmata peraltro dalla congiuntu• ra internazionale e dal processo rapido di progressiva integra• z1onc de, mercati. le sovvenzioni rendono m molti casi non convcmente la rrstrutturazione produttiva. S, cristallizza cosi il divario Nord,Sud. si accentra quello interno a1 '1.1ezzogiornoe si crea una situazione complessivamente intollerabile per il sistema capitalistico italiano. in rapporto anche alla modifica delle ragioni d, scambio che avviene a livello europeo e tra mercato comune e Stati Uniti d'America. E' qumd1 nell'ambito del maturare di esigenze tall da ca• rattenZ7Jre una nuova possibile fase, plU •realistica•. del ca• pitalismo italiano. che si avverte come un aumento del divario complessivo tra le due aree ed una maggiore acutezza di quelle contraddlziom 1rriso1tc. sembra risultare ormai insostenibile per il mercato nazionale la necessit3 complessiva di avviare un processo di ristrut111r.:;zione dì recuperJre :ilcuni strati di settori arretrati, con l'mev,tabile esclusione dallo sviluppo economico di una parte d, essi, postula peraltro. al di là delle formule governative. la formazione di un nuovo blocco sociale che trasformi radical· mente i! rapporto tr3 borghesia e classe operaia. Entrc questo breve schema di analisi, che ci proponiamo di sviluppare piU compiutamente, occorre quindi ipotizzare le caratteristiche di un imprescindibile rilancio di una politica di ~viluppo del Mezzogiorno. Mentre si awerte la necessità di recuperare alla ristrutturazione una parte dei settori • sovvenzio• nati •. contemporaneamente con l'abbandono di una politica di rnstegno dei prezzi indiscriminata, e con un uso di questo -;trumento solamente dove la garanzia di competitività è ampia• mente copPrta o possibile. con l'inevitabile riduzione dell'inter• vf'.'nto stat;ile di 'lòCStegnoeconomico e delle piU complessive ~pese soci:ili. si aorc un processo critico che nella prevediblle lacer3Zione di una parte del tessuto produttivo spec1ficatament1?dell'agricoltura. delle industrie di trasformazione e dell'edilizia. Porla all'emarginazione ed espulsione dei settori pi(i arretrati 40 - Contemporaneamente con il rilanclo della • contrattazione progrJmmata • si portano avanti le condizioni per favorire un intervento dei grandi gruppi finanziari nel settore industriale. prevedendo quindi una Incidenza del capitale privato e delle unpre~e del Nord maggiore e sempre pili diretta. l'agricoltura poi. con rabbandono delle indiscriminate pratiche assistenzia• ti. in stretta relazione alle esigenze MEC, sembra postulare an• cora una polltic:'.I d1 intervento basata su un rigido rapporto in• vestlmenti•prezz1 E' qufndl probabile che questo processo di ristrutturazione. e queste contraddizioni. acutìzzate peraltro dalle fortl spinte di massa. al di là delle lacerazioni che possono provocare nello stc~so fronte padronc1le.acuiscano il conflitto tra capitale e la• voro, e facciano pagare alla classe operala meridionale il prez• zo più caro. innanzitu!to in termini di aumento della disoccupazione. esodo del braccianti. dei coloni e dei contadini, quindi in pl'.'tenziate divisione di classe. E' per questo ordine di conseguenze. e sulla scorta de11'1· nevitabile fallimento sostanziale della politica meridionalistica dell'ultimo decennio. che si awerte la necessità imprescindi• bile di una ripresa, da parte del M. O. di un dibattito complessivo sul Mezzogiorno. superando l'alternativa, quanto alla risoluzione della .. questione meridionale •. tra industrlalizzazio• ne e conseguente trasformazione del tessuto agricolo. da com• piere nell'ambito della programmazione democratica. sotto l'e· g1da del capitalismo di Stato (propria degli anni '60). oppure questione agraria. quale fondamento della industrializzazione. sappia uscire dalle secche di un antico dilemma, proprio di lutto il pensiero meridionalistico. ed essere capace di proporre termini reali su cui Il M. O. sappia dare risposta alle attuali contraddizioni e proporre uno sviluppo alternativo funzionale alle esigenze di classe e alla crescita del potere del proleta• riato agricolo. industriale e dei suoi alleati rivoluzionari. Tale dilemma. comune alla tradizione radlcale come a quelh qramsclana•leninlsta. al pensiero moderato come alla teoria dello sviluppo del Mezzogiorno come area depressa, risale al• l'.issunto fondamentale di tali pur diverse concezioni. che. par• tendo da una pretesa disfunziona1ità tra le due aree e dalla eterogeneità dei rapporti di produzione sulla base di una astratta separazione tra momenti di un unico processo di valorlzzazione. vede nel Mezzogiorno l'eredità storica precaplta• lisllca, nell'ambito di una analisi della rivoluzione borghe!erisorgimentale come rlvoluzione Incompiuta (e qul non Impor• ta se per mancata capacità o mancata volontà da parte della
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