giovane critica - n. 22/23 - primavera 1970

La strategia meridionalistica del movimento operaio Su ques1a base proponiamo d, affrontare, nelle note senuent,. l'esame di alcuni aspP.tli essenziali della strategia meri• d1onalis11cadel Movimento operaio. LJ sua elaborazione può essere pcriodicizzata. per cornod,tà d'esposizione. in quattro fasi d1stin1e le quali. comunque. lungi dall'esprimere svolte radicali, rappresentano nel loro complesso lo svolgimento e l'appro• fondimento di un'unica ,potes, cen1rale che affonda le proprie radici storiche nella linea • 9iacobina • e i propri presupposti teorici nelt'etaboraz,one strategica leniniana. Tali fasi possono essere cosi indicate: 1) La polit,ca del put,to socialista nei confronti della questione mer1d1onale: 2) l'impostazione gramsciana; 3} le successive rielaborazioni di quest'ultima con il decisivo contributo di Cricco: 4) la rennpo• stazione delta tesi gramsciana con Togliatti e l'VIII Congresso. 1 Indubbiamente lo sviluppo del Movimento socialista del Nord. fino alla scissione di Livorno. ebbe ripercussioni 1 notf'voh nel Mezzogiorno. Se il socialismo, in prima i• stanza sul piano Ideologico, esprimeva il tentativo di sta• biltre l'unità delle classi lavoratrici italiane, pure ad esso sfuggivano i termini reali per una impostazione corretta della que• stione meridionale. agraria e contadina. la politica del socialismo riformista (e oggettivamente an• che del socialismo • rivoluzionario ... impantanato nelle secche d1 una impotente crttica negativa), in effetti semplificava astrattamente i problemi specifici del rapporto Nord-Sud. sovrapponendo alla necessità di inéhviduare una ar1icolata strategia delle alleanze rivoluzionarie uno schem-' genericamente • braccianti• le• con alla base l'obietlivo della • sociallzzozlone .. della terra. In realtà la funzionalità e la subordinazione della politica del partito socialista alle esigenze dello sviluppo capltallstlco ita· liano è dimostrat:1 dalla sostanziale accettazione di quella linea di sviluppo economico. politicamente defmita nel giolittismo. consistente nell'appoggio alla politica protezionistica industria• 34 - le. la quale permetteva a determinali strati operai di usufruire di pIu alti salari. e nell"aiuto statale alla cooperazione agricola nella Valle Padana che avrebbe dovuto, secondo il programma socialisrn. aprire 13 via alla trasformazione graduale dell'econo mia cap11alist1ca nelreconomia socialista. la conferma della mancanza di ogni visione strategica e storlc3 del problema meridionale da parte dei gruppi dirigenti socl.:ilis1i, della loro incapacità a superare l'unità politica formale dello S1ato italiano e a porre concretamente il problema del potere attorno a cui unificare un fronte rivoluzionario, è sottolineata, tra l'altro. dal fatto che il riformismo meridionale, ma soprattutto il salveminismo. si opponeva a1 riformismo setten• !rionale in nome della necessità delle riforme politiche {revisione della politica tributaria e doganale. della politica dei traspor• 11, suffragio universale, ccc.} che venivano evitate per il danno che ne sarebbe derivato a1 mantenimento delle • aristocrazie operaie •. In questo anelito va colta pure la critica del Salvemini alta politica complessiva del Psi, tendente a favorire la classe operaia industriale del Nord, critica che se coglieva nell'istanza di superare i privilegi delle • aristocrazie operaie •, un elemento oggettivamente riformista del Psi, tuttavia nel proporre la formazione nel Mezzogiorno di una classe di piccoll proprietari democratici sul corpo del dissolto latifondismo. perdeva i termini concreti su cui fondare l'alleanza tra classe operala agricola ed Industriale, e subordinavu le • scelte meridionali • ad uno svi!uppo economico pienamente capitalistico, e qu1ndi finiva per a-::costarsl ;il meridionalismo borghese. allontanandosl dalla tcma1•ca gramscl:ma che vedeva. nelle sue pili compiute teo• nzzazioni, la base di classe per l'attacco al latifondo nell'alleanza tra proletariato e contadini meridionall. la costituzionale debolezza teorica e strategica del partito socialista (nell'ala riformista come In quella ., masslmallsta •, lo ribadiamo). in sostanza. rendeva comunque Impossibile formulare una risposta adeguata alle Istanze del meridionali• smo borghese. In realtà questa prima fase della strategia me-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==