1 Ad es. nel n. 4/5 di Avanguardlt1 operala. 1970. sl dice che • il tentativo portato avanti dal groppo del Manifesto si colloca og,.il su una posizione centrista fsl potrebbe, parafrasando, pensare a un Pciup) •· Ora, battuta a parte, non si vede In che cosa coosista il • centriamo• denunciato dal compagni di Avanguardfa operala; rispetto a quali altre Ipotesi e occasioni polltlche. non meramente dottri• narie (e di una dottrina, ahlmé, quanto 11antla), esso si quallflchl come tale. C'è una bella pagina di TrocklJ che ammonisce chi vuol lar politica a non contentarsi di • radicalizzare • le definizlonl. Il tentativo pl(I eleiborato, almeno In apparenza, di discutere criticamente te posizioni del Manifesto secondo un'ottica • marxlsta-lenl• nlsta • non dogmatica, lo hanno compiuto Augusto lllumln&tle C&rl& Aonchl. Revls/onlsmo ed economicismo rivoluzionarlo, In Ideologie n. 11 /70. Il loro articolo - presentato minacciosamente dalla redazione della rlvh!Jlacome • il primo esempio di una serie di &nallal dirette a sgombrare Il terreno del confronto tr& le forze rivoluzionarle dalle vafiMtl mistificatorie del revisionismo. che svolgono per conto di esso una funzione di sostanzlale copertura e di recupero a sinistra • - rappresenta purtroppo un concentrato di un atteggiamento, p0lltlco e teorico. che a noi sembra para11uante, e come tale offrirebbe il destro a pfU di uno spunto polemico. Fra I • minoritari • chi ha scritto con pl\J acume, addirittura come se venisse da un altro pianeta rispetto agli esempi già con• sideratl, è stato Francesco Ch1falonlnella lettera da lui lndlrlztata al Manifesto, dove ha Indicato pericoli e Intoppi reali. Quello però che sorprendeva nella lettera di Clafalonl era il • distacco • seppur relativo (o si tratt•v• di sempllce •astuzia•?). come appunto se parlasse di gente e Iniziative Irrimediabilmente altre. Non dispiaccia al compagno Cl&fa1oni.di cui abbiamo grande stima. se noi consl• derlamo I rischi dell'lnlzlatlva del Manifesto (Il • pari • In essa lmpllclto) aasal phl lntere11antl e fecondi di quelli che lui, e Il mondo p0lltlco/lntellettuale che egU ttppresenta, sembra volere affrontare. Ottimo Infine, su Ouestltalla n. 14', marzo 1970, l'artlcolo di Alberto Benzoni, La proposta del •Manifesto•: ulteriore esempio che ormai le fone reaU e g11 interlocutori ph1 validi vanno cercati su tutt'altra latltudlne rispetto al pHsato. Due parole sul "Manifesto,, Due parole sul "Manifesto". Innanzitutto a risarcimento. se ci è lecito usare questo termine, di quanto su di loro è stato scritto su varie sponde • minoritarie •- Sarebbe facilissimo provare, ammesso che ne valesse la pena stante il livello delle argomentazioni addotte 1, che questo giudizio è stato il pii.i delle volte condizionato dalle esigenze di sviluppo • autoctono • del gruppo che lo formulava, caricandolo di uno sprezzo proporzionale alla volontà di •potenza•- Talvolta quel giudizio è andato evolvendo, questo si, ma non in ragione di un confronto e di un'apertura reali, bensi In ragione di una dive,sa •diplomazia•. Questo atteggiamento presupponeva una valutazione di fondo, e cioè che tutto quanto accade nel movimento operaio orga• nlzzato, In alcune sue frange settori quadri, è poca cosa perché tutto vi è contaminato dal diavolo. Nulla de lare dunque se non gettare il malocchio sulle Iniziative del "Manifesto", at· tenderne il tonfo, salvo poi a raccoglierne I cocci. Mentre invece, come un elementare buon senso detta, se !"iniziativa del "Manifesto" nasce asfittica, stenta a prendere corpo e qualità politica, la perdita sarà comune: e forse anche definitiva per tutto un ambiente • extra-parlamentare • il quale sta facendo di tutto per tramutare una scontttta politica. comprensibile e, spie• gabile in termini • oggettivi •. nello spreco di una generazione. Uno dei problemi politici di fondo che Incombono sul filone • minoritario•• cui chi scrive è ovviamente legato per biografia e • marchio• generazionale. è un trattamento politico di quella complessa realtà politico/ organizzativa/ istituzionale chiamata, con termine che trovò le origini della sua diffusione nella forza e nella novità della polemica • cinese • (e negli svlluPf>I della Rcp, ecc.), il .. revisionismo•· Termine già oggi politic.amente consunto. privo di un reale mordente. come di chi esorcizzi piuttosto che spiegare. Con questo termine si è Inteso Il piU deUe volte, giusta la formula Impiegata da Federico Stame, una sorta di • cancro dell'Ideologia• e non Invece quello che è, une • corruzione • reale di tutto un corpo medio del partito e et.i suol strati dirigenti: corruzione come Integrazione di fatto. -I
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