punto dalla mancata d1stnbuz1onedella terra Per il Romeo, di...n quc proprio quella mancata riv:>luziono agiaria, che a Granl'iCI •11>par1va 11 motivo per cui non si era ovut;i una piena reallua• 1Ionc della nvoluz1one democralico-borghese. era uwece Il prc• supposto su cui si fondava a processo d1 sviluppo capltallstlco successivo. nelrumca via • reahstica • che esso poteva In quel• la fase seguire D1 Ironie a tale tipo d1 analisi il Sereni recupera l'Ipotesi (Jramscian:i prendendo le mosse dal concelto di merc3IO nazlo• n.1le La sua costatazione di fondo è che, con l'unificazione pol1I1ca.,n 1t,1lianon si realizzo la nascita di uno sviluppato grado di orgamzz;mone cap1Ialistica del mercato naziona'e. Rifacendo- .,.,dunque al modello d1 sviluppo leninlano, egli presuppone d► vers, gradi d1 atluaz,one di un mercato nazionale capitallstlco e nt,ene che nel primo ventennio unitarlo era lungi dall"essere portata a compImenI0 Iale attuazione. per cui respinge l'analisi df>I Romeo che Iende a ritrovare già in questa fase l"opera:e delle leggi d1 sviluppo del capitalismo Ma quel che à ancora p,ù imporlante è che egli respinge l"anallsl del Romeo secondo 1a quale la via :::!traverso la quale si è reallzz.ito il successivo processo dl sviluppo capitalistico fosse l'unlc3 viJ perseguibile dalll borghesia italiana Sereni nega reclsomen1e che la rivolu. zione agraria. ovvero la distribuzione della Ier~.-. a rebbe costi1uito un ostacolo all"accumulaz,one, afferm- ndo c: e • è plU che discuI1b1le( ) che una rivoluzione democr t;co bo,ghese a lar• ga base contadina. che !lquldi radicalmenle I rapporll feudall nelle campagne. abbia per conseguenze e per risuhato flno:1le un aumento dei consumi e del benessere m3teriale delle m.isse conladine stesse Un tale risultato dipenderà. d1 volli In volta, da concreti rapporti d1forza economica. sociale e politica ( l ma è cerio. invece. che una liquidazione radìcale dei rapporti di produzione e dl proprietà feudale, nelle campagne, apra la via ad un rapido processo di sviluppo mercanUle e di dHferenzla• zione upilr1lislica delle masse contadine ( .. J • Per poler di• mostrare ci6 11Sereni è lndono a introdurre una netta separa• zione tra Nord e Sud e a ridurre il rapporto tra le due aree ad un puro e semplice saccheggio da parte della prima sulla seconda In ulllma analisi egll finisce per ammenere due dlsllntl sistemi senza alcuna correlazione reciproca se non quella fon• data su un criterio tutto soggettivo dovuto all'azione dello Sta• 10 unitario che. nel suo essere strumento della classe capitallSlica de1 Nord, consente e favorisce tale rapina. lnfanl, non volendo e non potendo negare lo sviluppo di un processo di accumulazione capllallstica nel periodo post-unitario, lo llmlta geo• graficamenIe al Nord e solo In quesIa area riconosce un rapporto di interdlpendef\Za tra agricoltura e sviluppo Industriale A un primo esame sembra molto plu suggestiva la tesi del Romeo proprio nel suo porsi come sforzo di Impostazione del22 - l"anallsl entro categorie mar:ic:lanee come tenta1lvo, In tale d1• rezlone. di ricondurre tutti I fattori del sistema e del suo svlluppo nlle leggi fondamentali del c&pltallsmo . Sollo questo profilo. infatti. è evldenle nella tesi Gramtc1 Sereni la sost3nzi2le riduzione dell'analisi a categorie empiriche e quantitatìve, laddove, sulla scorte dell"analisl lenlnlana dello sviluppo del capitalismo in Russia, essa non riesce plU a ritro, vare la reciproca funzlonalilà delle due aree nell'amblto dell'u• nicltà del processo di valorlzzazlone, per cui ta separazione fl· nlsce con l'essere fondata ora su fattori tecnici. ora su fattori astratti come la formale distinzione tra merci feudali e merci capitalisIiche, che non tiene conto della legge del valore, ma solo d!!!I diverso tipe di rappcrtl di praprletà. Ciò che distingue, Infatti, il Nord dal Sud è, nell'analisi di Sereni, soltanto la prevalenza nella prima di rapporti di produzione capllalisticl e nella seconda di rapporti di pro1uzlone feudali. per cui il grado di attuazione di un mercato nazionale c> pitallstico è misurato non plU dalle oggettive leggi del mercato ma dalla presenza In esso di merci di diversa provenienza. Ouel che In ultlma analisi viene messo da parte è la mar:ic:lanalegge del valore, per la quale Il criterio valutativo e distintivo delle merci non è la maniera fenomenologica e tecnica In cui esse vengono prodotte. ma Il loro realizzarsi nell"ambllo del merca• lo nazionale come valori necessari ed utili. D'altra parte fino a che punto l'analisi del Romeo risponde realmente alle esigenze che dichiaro di voler soddisfare? La prl• ma obiezione da fare ci sembro debba essere quella, da plU parti mossa. di eccessivo determinismo. La constatetlone. Infatti, che la presenza del Mezzogiorno come area arretrata risulti funzionale ad un certo tipo di sviluppo del capitai amo non può glusllflcare la successiva asserzione che l'un ca e razionale soluzlone del problemi dello svUuppo economico ltallaro sia appunto quella capltallsllca. Giustamente è staio osservalo che lo sfono di ritrovare un rapporto di funzionalità tra Mezzoglor· no e resto del paese Induce Il Romeo a considerare Il Mezzogiorno come una realtà che non richiede alcuna particolare spie. gazlone, ma che risulta come un dato lnevllablle del fatto che !'economia Italiana poteva percorrere solo un"unlca via di svi• luppo. Oltre a ciò, nel suo tentativo di • ammodernare • Marx 11 Romeo finisce per ritrovare I motivi del processo di accumul3• zione specifico svoltosi in Italia, In pure e sempllcl scelte da parte del capilallsmo Italiano. trascurando un'adeguata valutazione del rapporti economici lnternazlonali. In tal modo, come è: stato giustamente osservato. lo stesso concetto mar:ic:iano di accumulazione primitiva risulta. nell"accezione che ne dà Il Romeo. ridotto e llmllato sia geograficamente che temporalmen• te. laddove la originarla formulazione mar:ic:lanaconsente una
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