gaggtata è la messn 1npiedi d1 una • democrazia avanzata • che prenderebbe •un insieme d, misure destinate a limitare progres• sivamente e sistematicamente il dominio dei monopoli sulla economia nazionale, a indebolire 11capitalismo monopolistico di Staio nei suo, strumenti economici e finanziari •. Nazionalizza• zioni, pianif1c.iz1onedemo";rat1ca.partecipazione attiva e controllo dei r,1ppresentanl! dei lavoratori sulla gestione delle impre• se, fiscalità democratic.i. Assemblea nazionale eletta a suffra• g10 universale, figurono tr.i queste misure. E' facile v~dere come la c.uaueristica politica essenziale di questo prog1amma sia quella di circoscrivere le lotte di classe all'interno del sistema statale esistente che si dichiara suscettibile di riforme progressive. A questo punto, si può parlare del riformismo del partito comunista francese? A ciò si ob,euerà che la lotta per delle riforme può essere il mezzo di far progredire la coscienza di classe e che, del resto, il Partito non rinuncia allo scopo finale socialista. A quest'ultimo proposi. to. possia1ro rispondere solo quanto segue: le dichiarazioni di principio non cambiano nulla al fatto che ciò cui tende il Pcf oggi, è la democrazia ava'lzata, cioè la realizzazione di un obiet• 11voist1tuz10nale a11'ìnterno del sistema. Le previsioni sull'evoluzione rossibile della suddetta istituzione verso il socialismo non influiscono direttamente sul contenuto che essa deve avere. secondo , suoi promotori, in quanto tappa distinta della lotta. Ouanto al legame tra le lotte pArzia1i e la lotta per il pote• re rivoluzionario. tale legame non può prodursi automaticamente. senza mutamento di livello delle battaglie quotidiane. Un'organizzazione che prende in considerazione questo • salto qualitativo• deve prepararvisi con un'analisi seria della dinamica delle lotte operaie - perché è a partire da esse che il passaggio al livello superiore può essere effettuato. Su questo capitolo. , silenzi del XIX Congres~o sono piU eloquenti delle sue prese di posizione. Ci limiteremo a citare, senza ordine, una serie di punii, essenziali all'elaborazione di una strategia rivoluzionaria. passati sotto silenzio dalle tesi e dai rapporti: bilancio critico delle esperienze del Fronte popolare e della Liberazione: analisi delle forme attuali degli scioperi in Europa occidentale: discussione sulla natura delle rivendicazioni operaie, sullo sciopero di massa, come strumento di lotta politlca contro il potere, ecc. ecc. SI è Cl)Stretti. in queste condizioni. a illuminare le posizioni teoriche del Pcf attraverso la sua pratica politica, quale è apparsa con la massima chiarezza nel maggio 1968. E. senza entrare nei eiettagli, si arriva alla dupllce concluslone che il Parlito ha mantenuto e mantiene una separazione assoluta tra l'azione delle masse e il cambiamento eventuale del regime. Scioperi. manifestazioni. r:,erfino lotte piU dure possono essere 108 - prese in considerazione: la loro unica funzione è quella di af. frettare l'azione • politica •. cioè l'azione al livello in cui la classe dominante fa la sua politica, parlamento e governo, Tutto avviene come se i dirigenti del Partito riprendessero a loro conto la vecchia distinzione di Maurras tra • paese legale • e • p.1ese reale •. ma scegllendo piuttosto 11 • paese legale•. In elfetli. la sola novità. molto relativa. del XIX Congresso proviene indubbiamente - se si eccettua la condanna di G.:irnudy - dall'accento messo sulla denunci,, dei monopoli dal punto di vista degli interessi della nazione. Il leitmotiv degli interventi a Nanterre fu la denuncia dell'accresciuta percentuale di disoccupati in ogni regione (argomento di classe). seguita dal rendiconto sulla penetrazione dei monopoli cosmopoliti ai qt•ali si oppone la prospettiva di una gestione nazionale delreconomia Il partito comunista francese ha visibllmente voluto apparire come l'unico ricorso che si presenterà alla massa dei Francesi quando il regime entrerà in crisi. logorato dalle sue contraddizioni interne. Esso deve presentare ogni garanzia per quell'epoca. Riconosciamo che il Congresso di Nanterre ha bene assolto al suo compito. Esso meriterà di figurare negli anna11del partito comunista francese. come un grande congresso. alla stregua dei congressi di Villeurbanne ( 1936) e di Arles I 1937) che elaborarono la parola d'ordine di • Fronte francese• o del congresso di Strasburgo (1947) che fini di fare del Pcf un partilo a vocazione governativa. Un ultimo punto resta da precisare: questo Partito dalrin• fluenza di massa e dalle posizioni rlformlste, co,-ne caratterlz• zarlo? E. soprattutto. come esaminare la sua funzione attuale e la sua evoluzione futura? Il termine. correntemente adoperato, di revisionismo cl sembra per lo meno Insufficiente. se non altro perché restrinqe il Pcf alle sue posizioni Ideologiche. Sembra preferlblle parlare di partito social-democratleo di tipo nuovo. Intendiamoci bene su questo punto. Non si tratta di porre un segno uguale tra l'attuale p;1rtito comunista francese e il Labour Party, la Sfio o Il partito operalo belga degli anni trenta. Anche a fare astrazione dall'origine storica del Pcf e dal suo legame con la rivoluzione d'ottobre. Indipendentemente dalle sue differenti strutture organizzative 2 , l'analogia non sarebbe valida nella misura in cui la soclal-democrazla tradizionale. legata molto spes• so agli elementi modernlzzatori e razionallzzatorl del capitalismo, era Integrata al sistema statale della borghesia. Non si pub di• re la stessa cosa del Pcf: la lotta che i suoi milltantl all'Interno della Cgt hanno condotto recentemente contro gli accordi dell'Edf (I quali tendevano a Integrare I sindacati) è significativa a questo proposito. D'altra parte, Il Partito è legato quasi organicamente all'Unione sovietica. Questo tegame non è sol-
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