Una democrazia che ritarda Ciò detto è possibile comprendere meglio il significato delle forme pili democratiche di dibattito che hanno caratterizzalo la preparazione del XIX Congresso? Poiché. se non c'è stata democrazia. c'è stata liberalizzazione e non basta affermare che. per quanto liberale, l'Impero resta l'Impero per riso!. vere il problema. SI sono registrati fenomeni mal visti dopo che Il Pcf era divenuto pienamente stallnlano. negli anni attorno al 1925: per la prlma volta un dirigente. condannato dall'Ufficio politico. ha potuto esprimersi nella tribuna di discussione, cosa che non avevano ottenuto Marly, Tillon. Lecoeur. Casanova o Servln. condanne:tl senza poter spiegarsi, calunnlati Il plU delle volte. La tribuna delrHumanlté come quella di France Nouvelle ha pubblicato un numero di lettere Inusitate e. soprattutto, per la prima volta. del mllitantl hanno potuto dire. senza ambagi. che approvavano Roger Garaudy. Per la prima volta Inoltre opinioni contraddittorie, parimenti opposte a quelle della direzione. hanno potuto farsi udire a proposito dell'Intervento sovietico In Cecoslovacchia. Roger Garaudy ha potuto fare un Intervento dinnanzi a tutto Il XIX Congres~o. Una rivoluzione silenziosa si è appena compiuta a Nanterre? Evitiamo !'Ingenuità. Tutti questi fattori nuovi non hanno avuto per conseguenza lo stablllrsl di una democrazia rivoluzionarla all'interno del Pcf. Innanzitutto perché gll Interventi burocratici non sono mancati: obbllgata a • scegliere tra i numerosissimi contributi che erano pervenuti •, la commissione Incaricata di organizzare Il dibattito sulle tesi ha largamente fatto uso dei poteri lmpartitile; essa ha • omesso • cosi certe lettere particolarmente critiche o troncato abusivamente certi articoli sinn a denaturarne il senso. Ha largamente aperto le colonne dell'Humanlt6 a del collaboratori diretti del Comitato centrale. tipo Baccara o Metzger. omettendo Il pili delle volte di ricordare le loro funzioni reali (tutti I contributi erano pubbllcatl con la semplice menzione della Federazione alla quale apparteneva 11 partecipante al dlbatlltol. Molto plU grave è !'orientamento preliminare del dibattito che ha Impedito di fatto un vero scambio democratico. Cosf fu fatto per le tesi di Garaudy: 11Gran<f toumant du soclalisme, nel quale quest'ultimo esponeva I suol punti di vista, fu oggetto. già al suo comparire. di una condanna de11'Ufflclo polltlco. accompagnata nell'Human11, da estratti • significativi • di cui Il meno che si possa dire è che davano un quadro limitato e parziale delle posizioni dell'autore. Da quel momento, diventava dlfflclle per un mtlltante discutere le Idee di Garaudy, farne una critica selettiva. senza Incappare nel rischio di essere tacciato di opportunismo e di ostilità fondamentale alla linea del Partito. Bisognava condannare e. se la possibilità ne restava, dibattere in seguito. Questo semplice esempio riconduce dunque al loro giusto limite le affermazioni. cento volte ripetute in occasione del congresso. suita libera discussione all'interno del Pcf. sull'ela• borazione collettiva dell'orientamento comune. In una organizzazione politica, lo scopo delle discussioni del congresso è di dare a tutti I militanti collegati ai settori di massa del partilo l'occasione di esprimere e dare forma politica alle loro esperienze di lotta. La democrazia. cioè il libero dibattito, senza ta• buti. senza interventi eccessivi dei funzionari. senza restrizione al diritto di ciascuno a proporre un'altra linea che non quella della direzione, senza ostacolo alla diffusione di queste posizioni nel partito - è il solo mezzo che permetta questa generallzzazione delle esperienze. questo passaggio al livello politico. Per giungervi, bisogna non soltanto che la discussione sla libera prima del Congresso. ma che In permanenza, nell'attività quotidiana. la democrazia sia Il modo dei rapporti tra le diverse istanze dell'organizzazione. Solo a questo prezzo s1 può tendere verso una reale elaborazione collettiva. per ta realizzazione della quale I periodi che separano i congressi hanno un'impor• tanza eguale a quella delle settlmane di preparazione - decisive indubbiamente. ma nella stretta misura In cui esse tota• lizzano l'assieme delrattivltà del partito. Questo modello non è astratto: si è Incarnato. piU o meno completamente. In certi partiti della lii lnternazianale al suoi Inizi e soprattutto nel partito bolscevico nel corso del periodo di slancio della rivoluzione russa. Le difficoltà Incontrate nella realizzazione della democrazia rivoluzionarla. i limiti da essa conosciuti nella sua applicazione reale su un lungo periodo. l'esperienza disastrosa dello stallnismo non devono condurre a respingere le norme di vita democratica del partito; esse devono al contrarlo Incitare ad allargarne costantemente le frontiere. La direzione del Pcf non ha adottato una conclusione del genere. Per essa. cosi attacca• ta alle abitudini parlamentari, Il Partito è ancora una camera di registrazione. dotata da poco di una forma elementare del diritto di admonestazlone, ma non certo dell'Iniziativa leglslativa. In definitiva, I cambiamenti democratici formall Introdotti nella vita Interna del Pcf non hanno che una funzione regolatrice. L'organizzazione di un dibattito che non è stato, come per il passato. la pura e semplice caricatura di una vera discussione polltlca. non rispondeva a una preoccupazione di elaborazlone collettiva: si è trattato piuttosto di permettere ai quadri del Partito di asslmllare pienamente la linea del Partito. di comprenderne tutte le app11cazlonlposslblll In funzione delle reazioni che essi incontrano nel non comunisti. Il Pcf ha subito, In - 105
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