giovane critica - n. 22/23 - primavera 1970

termin~ta, la grando famiglia prettamente francese di coloro eh...-credono agli spettri e, piu particolarmente, a quello della guerra c1v1lc Le um1H191111 che formano le referenze di un discorso politico sono spesso piu significative di lunghi sviluppi d1 ragionamento; ,t riferimento alla guerra civile. eco attardota della prop:lganda reazionaria e delle posizioni proprìe ol Pcf in maggio. ha un significato chiarissimo: le lotte per la • democrazia avanzata ~ non devono uscire dal quadro della vita politica tradizionale, quand'anche questo quadro sia quello dell'ordine borghese Dopo Champigny. c'è s1at:i la campagna presidenziale di Jacques Duclos, illustrazione piena di bonomia delle stesse scelte politiche Ma c1 sono state soprattutto le campagne condotte dalla Cgt Non cntrer~mo qui net dibaltito assurdo sull'ind•pendcn1a o sul vas!-2111.-ggidoella centrale sindacale in rapporto al Pc! Bas11not;ire che. dalla base al vertice. i quadri pili attivi della Cgt sono, rn generale. membri o vicini simpatizzanti del Partito e che a livello dei grandi orientamenti, c'è per lo meno accordo stretto tra le due organizzazioni. Si può concludere che 13Cgt gioca un ruolo essenziale nella strategia politica del movimento comuni$ta ufficiale in Francia. Ciò che dà maggior valore a certe dichiarazioni di Séguy che parlava apertamente della fine del regime in occasione della prim3 assemblea :wtunnate dei metalmeccanici della regione parigina o alle iniziative prese dalla Confederazione successivamente (rifiuto del contratto E. O F, lotta dei ferrovieri, ecc.). La Cgt ha cercato ed è spesso riuscito ;,:d apparire come il solo sindacato di classe. che rifiuta l'integrazione. consulta la base. e fa ricorso allo sciopero. Gli scopi essenziall restano gli stessi e si esprimono nella parol~ d'ordine di • negoziazioni con lo Stato e il padronato •. che. da mezzo. diventa praticamente un fine. Ma. al livello delle lotte quotidiane. non si esita a intraprendere l'azione • dura •. E' vero chf'. nelle fabbriche e nei sindacati. Séguy e I suoi adepti avevano pili cammino da recuperare che il Pcf In qualsiasi altro posto. eccezion fatta per !'Università: là difatti le scelte, e dunque le esitazioni dei militanti, hanno pesato pili nettamente nel maggio. La politica di • democrazia avanzata • poteva conoscere un ritorno reale solo nella misura in cui la Cgt appariva all'avanguardia nelle lotte. Il Partito comunista francese ha conosciuto un certo suc• c~sc;;o in Questi tentativi'. lunql dallo sfaldarsi, come avevano previsto dono masiaio certi mi111anti, ha mantenuto la sua influenza e l'ha ;:iddirlttura consolidata In certi settori. La tendenza si esprime nella maggior parte delle consultazioni elettorali e. per ciò che concerne la Cgt. nelle elezioni di fabfrica in cui le ~erdite con~ecutlve al maggio spesso sono state recuperate In manc.-nza di cifre che offrano delle garanzie. 104è difficile valutare esattamente le affermazioni dei dirigenti sul rafforzamento del numero di aderenti. Verifiche parziali, che abbiamo potuto operare in certe federazioni, mostrano che esl• ste una certa corrente di adesioni al Partito e, perciò, un rinno• vamento certo. benché ineguale a seconda delle regioni, dei militantl di base. E' necessario comprendere che questi aderen. ti, nuovi o ritemprati dall' • esperienza di maggio •. sono gli aderenti di una certa politica. definita al meglio nel manifesto di Champigny, e della pratica quotidiana che ne deriva. CiO non significa certo che tutti i militanti del Partito siano da classificare deflnitivamente nella categoria dei riformisti Molti di loro restano a dlpendere dal Pcf perché l'esperienza da loro accumulata in maggio non è stata sufficientemente am• pia da permetter loro di comprendere pienamente Il significato dell'orientamento del Pcf. Perché. bisogna anche dire. i • gauchi• stes ., le cui affermazioni risvegliavano in loro degli echi. sono stati incapaci di proporre un orientamento e de11e forme di azione la cui natur.1 fosse diversa dalle generalità propagandistiche. In queste condizioni, per un militante che conduca un autentico lavoro di massa. la lotta contro l'opportunismo non appare come una necessità pratica: essa esige. al contrario, un grado di formazione e di chiaroveggenza politica che non ven• qono rapidamente quando, come è stato Il caso dopo il 1968. le lotte di classe non superano un certo livello. C'è. alla base del Partito. un buon numero di militanti di questo tipo: e. per tutta la durata del Congresso, l'Humanité si è fatta un gradito dovere dell'abbozzare il ritratto di • delegati sconosciuti • che confessavano aver avuto • dei problemi • In maggio. Tuttavia. riconoscere questa reeltà polltica ha importanza solo per l'av• venire. l'essenziale è che attualmente non sono le esitazioni. presenli o p.issate. a determinare la partecipazione dei militanti ;illa vita politica del Pcf. E', al contrario. la loro accettazione c:ei temi politicl diffusi dolla direzione. Esiste un margine d'accordo certo tra la linea ufficiale e l'opinione media delta base. Nel migliore dei casi, i militanti si pongono delle domande; ma l';ittività colletllva non ne tiene che un conto accessorio. I di· hattlti e le discussioni sono imperniati su coioro che approvano •a nolitica dei dirigenti; sono questi ultimi a diventare I quadri dirlqenti del Partito DI questo Partito che. di conseguenza. si definisce come il Partito di coloro per I quali le vie pacifiche .,.1socialismo valgono innanzitutto per ciò che implica di rispetto dell'ordine esistente il termine stesso di pacifico.

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