quadri e masse nel Parlllo e nello stato dovrebbe esistere solo la diversità imposta dalla divisione del lavoro; i quadri dovrebbero essere semplici lavoratori e non dovrebbero godere di nessun privilegio: non dovrebbero esistere differenze tra alli e bassi, superiori e Inferiori. Ma è anche vero che con la trasformazione della proprietà non si instaurano da soli i nuovi ,opporti di produzione: i vecchi sistemi di gestione che vengono ereditati non possono essere sostituili immediatamente e creano ostacoli e rallentano il processo di instaurazione dei nuovi rapporti !to Stahn però commise :::nche un certo numero di errori poi• ché. mentre per necessità oggettiva ricreava e rafforzava un.i nuova borghesia, non fece tutto il possibile per contrastare la divisione borghese del lavoro, per sviluppare in tutte le occasioni favorevoli i rapporti proletari di produzione. Scnvono infatti i teorici della linea proletaria cinese: " Le classi e la lotta di classe continuano ad esistere per un lungo periodo di tempo dopo che il proletariato ha preso il potere? Lenin rispose affermativamente. Egli disse: "l'abolizione delle classi richiede una lunga, difficile e ostinata lotta di classe". Egli pose in risalto il fatto che per un lungo periodo di tempo la borghesia rovesciata avrebbe avuto le condizioni e la forza per opporre resistenza e sarebbe persino rimasta pili forte del proletariato. Lenin disse: "L'arte dell'amministrazione dello stato, militare ed economica, dà agli sfruttatori una superiorità molto grande, di modo che la loro impo,1anza è incomparabil• mente piU grande delta loro proporzione numerica in seno alla popolazione [ ...]". ., Dopo la realinazione dell'industrializzazione socialista e della collettiviuazione dell'agricoltura in Urss, ovvero il virtua. le completamento della trasformaione socialista della proprietà dei mezzi di produzione, Stalin fece un rapporto ... in cui faceva correttamente il bilancio dei grandi successi ottenuti ... e allo stesso tempo mostrava in maniera concentrata i suoi di• fetti nella teoria. In teoria Stalin mancò di ammettere che le classi e la lotta di classe esistono nella società durante tutto il periodo storico della 'dittatura del proletariato. Egli scrisse: "tutte le classi sfruttatrici sono state eliminate. Le linee di demarcazione tra la classe operaia e i contadini, e tra queste classi e gli intellettuali" (questi esistevano ancora) "vanno scomparendo. Ciò significa che la distanza tra questi gruppi sociali diminuisce costantemente e le contraddizioni economi• che tra questi gruppi sociali sono in declino" ... A livello della teoria Stalin non riconobbe che la questione di chi vincerà nel• la rivoluzione deve essere ancora definitivamente risolta durante tutto il periodo storico della dittatura del proletariato; che in altre parole se tutto ciò non viene trattato in maniera appropriata esiste la possibilità di un ritorno al potere della 92 - l}or9hcsla ,. n. S1 deve parlare per questo periodo storico di • dittatura del proletariato? •. SI. poiché non fu la nuova borghesia ad 1111• porre alla dirigenza stalinista il mantenimento della divisione borghese del lavoro, ma, fu la dirigenza stalinista a mantenere la divisione borghese del lavoro per assicurare lo sviluppo del• l'industrializzazione socialista, cioè la costruzione delle basi economiche per il mantenimento del potere del proletariato. Stalin impedi alla nuova borghesia di impadronirsi delle massime leve dello stato e di piegare la politica Interna ed estera dcll'Urss ai propri interessi di classe. Per più di trenta anni questa classe fu costretta a farsi strumento della politica proletaria; essa non riusci ad appropriarsi della ricchezza sociale, a indirizzare la produzione verso il soddisfacimento del propri interessi, a imporre cioè un tipo di sviluppo diverso dal• l'industrializzazione accelerata. La dirigenza stalinista esercitò ricorrentemente la violenza contro tutti gli strati dingenti del paese: tecnici. dirigenti economici, ufficiali. Intellettuali. !:cien• ziati e anche membri del Partito. Infatti l'esigenza di possedere quadri fidati che pr~ndes• sero decisioni ed eseguissero controlli secondo gli intere,si gene~all della pianificazione aveva indotto Il Partito ad aprire i suoi ranghi a tutti quei tecnici che a parole e di fatto mo• str.::issero di saper rispondere alla bisogna. Benché a lntorvalll colpito dalle • purghe • lo strato di questi quadri intermedi si era rafforzato con il crescere dei compiti organizzetivi e di controllo: si era formato quindi nel Partito uno strato di tecnici oggettivamente collegato nelle esigenze di privilegi alla nuova borghesia. tecnica. amministrativa, organiz.zativa. Stalin negli ultimi anni della sua vita si accorse del problema. cioè che le contraddizioni di classe nella società socialls1a permangono, che bisogna risolverle sviluppando i rapporti proletari di produzione. altrimenti può aversi una rest,\u• razione del potere della borghesia 2a. Negli anni ·so l'industri31izzazione neH'Urss poteva dlrsl compiuta: diveniva necessario sostituire allo sviluppo estensi• vo (aumento del numero delle fabbriche per ciascun settore industriale) lo sviluppo Intensivo. basato sulla rivoluzione tecnologica. e portare soluzione alla scarsa efficienza della pro• duzione: contemporaneamente si era sviluppata una classe ope• raia numerosa e capace. Eranc.,quindi poste le basi oggettive per un mutamento radicale del rapporti di produzione e sociali: non c'erano pili motivi perché permanessero rapporti tra domin~mli e dominati, al posto di rapporti tra quadri e masse sulla base della cooperazione, dell'uguaglianza e del reciproco aiuto. Accadde Invece che le schiere sempre pili ampie della nuova borghesia trovarono la propria avanguardla organizzata
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