dificazionc rad1c.ile. sebbene progressiva, del rapporti di produz10ne nelle fabbriche. Evidentemente deve essere stata d.::ta una valutazione posItIva non soltanto sulla formatione. durante il primo piano quinquennale. di un ampio settore di operai specialiuati, ma anche nei confronti delrattegglamento tenuto complessivamente dalla classe operaia verso Il lavoro, verso l'Industrializzazione e la direzione attuata dal oart,to. Tra gli elementi positivi rientrava naturalmente anche il succes~o della cooperazione agricola. bosata sulla scelta spontanea dei contadini. Le prime esperienze pratiche nella direzione di un mutamento dei rapporti di produzione vengono sistematizzate nella .. Carta del combinato siderurgico di Anshan • (1960). nella quale Mao Tse Tung stesso fissa i cinque principi seguenti: • Mettere sempre la politica al posto di comando: rinforzare Il ruolo dirigente del partito: lanciare vigorosamente i movimenti di massa: applicare il sistema della partecipazione dei quadri al lavoro <li produzione e degli operai alla gestione. riformare i regolamenti irrazionali e assicurare una stretta cooperazione tra quadri, operai e tecnici: condurre energicamente la rlvoluzlor,e tecnica. 11• Questi fondamentali principi forniscono le linee direttive che rimarranno in seguito (1960-66) inalterate anche se, dalla loro ulteriore applic.uione, si ricaveranno esperienze che le arricchiranno e concretizzeranno (famosa l'esperienza della geslione proletaria del campo petrolifero di Taqing) 12. 8 Sistemi di gestione proletaria delle fabbriche - La pianificazione economica in regime di divisione borghese , del lavoro comporta due gravi deficienze: 1) dominR il fenomeno del • partlcolarismo aziendale •. cioè il disinteresse delle direzioni aziendali per le esigenze complessive del piano statale. con conseguenti grosse carenze nella tecnica e nell'efficienza produttiva: 2) domina nella organizzazione del piano azfendale il soggettivismo e l'arbltrarletà, poiché l'elaborazione del piano di produzione esige tutta una serie di conoscenze che i dìrigenti non possono avere in modo completo e chiaro. Quando un gruppo ristretto di persone decide per un insieme d1 questioni sulle quali la conoscenza dei lavoratori è ricca e avrebbe molti contributi da dare, si prenderanno decisioni in base a dati parziali e Inesatti. In primo luogo. secondo 1a linea proletaria, tutti questi problemi vanno risolti • lanciando vigorosi movimenti di massa •. mobilitando le masse perché esprimano senza riserve i loro punti di vista, le loro opinioni, perché facciano grandi dibattiti ::l•lla produzione e la gestione dell'Impresa. Il proget10 di piano deve essere curato dalla massa dei lavoratori, non soltanto 88dal dirigenti e dai tecnici. E' l'insieme dei lavoratori che deve stabilire se gll impianti sono sufficienti per la produzione richiesta, che deve stabilire quante materie prime e quanta energia è necessari3 per produrre un dato quantitativo di prodotti, quanti sprechi possono essere aboliti. quanti lavoratori sono necessari e quali ritmi di lavoro occorrono. La divisione tra lavoro tecnico e lavoro manuale tipica dei rapporti borghesi di produzione deve essere superata. Se si conta sulla coscienza di classe del lavoratorl. cioè sul senso di responsabilità di chi si sente padrone della produzione. si potrà assicurare una produzione basata sulle conoscenze piU complete possibill. sul risparmio rigoroso delle materie prime. la cura degli impianti. il rifiuto degli sprechi e del lusso, la cura della qualità dei prodotti. Si avrà allora nelle fabbriche un'atmosfera vivace e dinamica: nella gestione dominerà il centralismo democratico, cioè la centralizzazione delle idee giuste, e non il centralismo senza democrazia, burocratico, basato su poche persone che impartiscono ordini u. Pe~ conseguire questi risultati occorre • riformare i regolamenti In ciò che essi hanno di irrazionale • per garantire agli operai: 1) di far valere nei confronti dei dirigenti e dei tecnici i loro diritti democratici: diritto di eleggere I quadri delle organizzazioni di base. diritto di ascoltare e discutere I rapporti di lavoro del quadri dirigenti. diritto di criticare I quadri In qualslasl riunione, diritto di partecipare al controllo economico dell"azienda, diritto di lottare contro azioni o tendenze contrari alla politica del Partito. diritto di controllare l'esecuzione dei • tre criteri vincolanti• da parte dei quadri (v. oltre). 2) di far valere le loro • cinque grandi competenze • sul loro lavoro: rifiuto di far funzionare gli impianti ad un ritmo superiore a quello stabilito. rifiuto di far manovrare gli Impianti a personale non qualificato, rifiuto di procedere al lavori di costruzione di base se gli ordini non sono chiari, se la fase precedente di lavorazione non è stata ultimata secondo i criteri prefissati, se i materiali sono carenti per qualità e quantità: rifiuto di lavorare se non sono presenti sufficienti misure di sicurezza: rifiuto di eseguire l'ordlne di abbandono del posto di lavoro (licenziamenti) H. In secondo luogo, per quanto riguarda lo sviluppo della tecnica, la llne3 prolctarla sostiene che con la divisione borghese del lavoro viene impedita la cura collettiva dell'aspet• to tecnico della produzione. si rifiuta Il grande contributo che gli operai possono dare alla soluzione del problemi tecnici. Bisogna al contrarlo fare affidamento sulle masse: poiché gli operai h,mno ricca esperienza pratica e padronanza dei procedimenti tecnici è possibile, basandosi su di essi, sviluppa.
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