giovane critica - n. 21 - autunno 1969

asai gravi: invece di trarre i tecnici dalla classe operala. lor• mando!! in stretto contatto con le fabbriche e Il lavoro manua• le, in modo che abbiano un atteggiamonio positivo verso il la• voro. verso la mancanza di privilegl e verso la collaborazione con gli operal, la linea di destra nell'Insegnamento mette In atto un sistema di selezione che estrae gli studenti dalla borQhesla e un sistema di formazione ideologica che ritrasmette a questi swden!I i valori della borghesia. La linet> di destra nell'insegnamento, invece di isolare i vecchi quadri bl)rghesi entro una marea crescente di giovani tecnici di estrazione operaia, dotati di un atteggiamento positivo verso li socialismo, fa crescere una marea di tecnici borghesi, con ciò stesso approfondendo la contraddizione tra proletariato e borghesia z. 5 Economia pianificata e divisione borghese del lavoro • Se con il procedere dell'industrlalizzazlone pianificata 1 non procede 1a formazione di tecnici che aderiscono al socialismo e non viene stimolato il processo d'lm• padronimento della tecnicti e della gestione da parte degli operai. si pone immediatamente nel cuore stesso dell'economla socialista una grossa contraddizione, in quanto la pianificazione non può funzionare con efficienza nel quadro delta divisione borghese del lavoro, cioè nel quadro di un impadronimento della tecnica da parte di una minoranza di speciallstl. Nel sistema di economia pianificata i rapporti di scambio tra le aziende non dipendono dal mercato ma da un centro pianificatore. Ciò significa che gli organi direzionali aziendali non debbono preoccuparsi né degli acquisti. né delle vendite, né del prezzi cui i prodotti verranno venduti, né dei salari. Sono i pianificaton centrali che forniscono 1e somme per i pagamenti dei salari e per gli eventuali investimenti, che decidono quali sono i fornitori per ogni impresa e quali i suol clienti. I dirigenti aziendlli debbono preoccuparsi di una cosa soltanto: produrre una data quantità di merce fissata dal centro pianificatore nel tein!)o Indicato. Se ciò verrà esegulto da ciascuna impresa il processo economico complessivo potrà continuare senza intoppi: ogni impresa riceverà le forniture di cui ha bisogno e soddisferà le Imprese cllentl .• L'Indicatore di successo • nelle imprese socialiste non è il profitto ma l'lndl• ce quantitativo di produzione concordato con il centro pianificatore: il conseguimento di tale indice è la base sulla quale viene valutata la capacità delle direzioni aziendali. Perché il proceso economico complessivo si svolga senza Intoppi non basta pero che la produzione di ciascuna azienda sla preventivamente in accordo con quanto in precedenza fissato, bisogna anche che siano assicurati la qualità, resistenza 84e assortimento dei prodotti. Questi importanti fattori dello sviluppo economico non si prestano tuttavia a un controllo dall'alto. da parte del centro pianificatore o degll organismi cui è delegato Il controllo locale: per essi non è possibile fissare degli Indici, come si fa con l'Indice quantitativo. e poi controllare In modo sufficientemente preciso se la qualità e l'assortimento dei prodotti vi si adeguano. Sono soltanto le imprese clienti e le imprese commerciali che possono controllare la qualltà, resistenza e assortimento dei prodolli. Di conseguenza la pianificazione per ben funzionare esige la collaborazione attiva delle slngole Imprese, la possibilità per le imprese clienti di esercitare controlli ed esprimere esigenze nei confronti della produzione delle lm• prese fornltrici. la pianificazione In altre parole esige un cet• to grado di decentramento e autonomia locale. Questa collaborazione ed autonomia perO pub funzionare pienamente soltanto quando la classe operaia è padrona col• leniva dell'orgnnlzzazione tecnica della produzione e dello svi• luppo tecnico. Se invece la gestione e la tecnica rimangono in mano a una minoranza di speciallsti, questi, per quanto prlvileglati, tendono a disinteressarsi degli aspetti qualitativi della produzione della propria azienda e di quella delle aziende fornitrici, poiché tali aspetti non possono essere controllati validamente né dal centro pianificatore né dagli organi locali di controllo. Ciò che i tecnici tendono esclusivamente a curare è l'aspetto quantitativo della produzione. poiché esso è facilmente controllabile dal centro pianificatore. Anzi essi usano gli aspetti qualitativi della produzione come un comodo serbatolo In cui scaricare le difficoltà incontrate nel raggiungimento dell'Indice quantitativo. Il direttore trova il proprio interesse nel valutare meno, in fase di preparazione del plano. la capacità produttiva degli impianti, in modo da ottenere dal centro pianificatore indici quantitativi piU bassi e nel mantenere basso l'Indice di superamento del plano annuale per non dover subire l'anno successivo un aumento eccessivo dell'indice stesso. Se !'indice quAntìtativo è espresso in tonnellate l'impresa trova il pro• prio Interesse ad utilizzare in modo eccessivo le materie prime in modo da rendere pl(i pesante l'unità prodotta e doverne cos• produrre un numero minore; se l'indice è espresso In metri quadrati. netl'lndlrlzzare la produzione soltanto verso i modelll piU leggeri, colpendo cosf l'assortimento della produzione. Il direttore trove il proprio Interesse nel trascurare la qualità del prodotto. dato che ciO richiede sempre una lavoraziona plU attenta e quindi piU lenta e clO colpisce la possibilità di raggiungere gli Indici quantitativi; trova svantaggiosa l'introduzione di innovazioni tecnologiche per propria decisione. In quanto esse costituiscono sempre un rischio e provocano

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