nel:a costruzione di un slndacallsmo di sinistra ma proseguire nel suo impegno nello stravolgere continuamente I momenti necessariamente lstltuzlonall. legalltarl e concordatari del sin• dacato. Ma per fare questo occorre avere il coraggio di met· tere le mani dentro Il sindacato e non scegliere di scivolare, di saltarlo. Nell'Intervento di Lotta continua alla Fiat, al di là delle motivazioni teoriche e delle giustificazioni offerte dalla esperienza del rifiuto grezzo e definitivo del momento sindacale. e Il rigetto poi del delegato operalo discendono da un atteggiamento aristocratico di soprawalutazlone del ruolo delle avan• guardie e da un soggettivismo esasperato che pretende di assegnare all'autonomia operala. allo sviluppo del movimenti di massa. gll st,ssl ritmi, la stessa dinamica, la stessa logica dell'avanguardla esterna. L'esempio plU clamoroso e significativo in questo senso lo si è avuto a Mirafiori nella giornata del 3 settembre, quando Lotta continua proponeva di rispondere alle sospensioni con l'occupazione della fabbrica. DI fronte alla dura Iniziativa di Agnelli, davanti alle massicce sospensioni, la classe operala Flat ha registrato un momento di disorientamento ed è stata costretta su posizioni difensive. DI qui lo stato di attesa, lo atteggiamento di prudenza degli operai sospesi delle linee, dl qui la scarsa riuscita nelle altre officine dello .sciopero di due ore. Senza tener conto di tutto questo • l'avanguardla " si è messa a trottare In direzione opposta: nelle massicce sospen• aloni ha visto l'occasione per accelerare I tempi. per Inasprire l'offensiva con l'occupazione della Flat. Non solo il fallimento dell'occupazione, ma l'assurdo tentativo di una • avanguardia " che cercava di Impedire l'uscita degli operai con cordoni di sbarramento e con la demagogia urlata nel megafoni, lo spet• tacolo di una • a'languardla • che cerca'la di spingere una massa disorientata, oscillante, sulla difensiva a compiere un atto preri'loluzionarlo come sarebbe l'occupazione della Flat. ha palesato. non solo Il gusto dell'awentura di certi personaggi, ma soprattuttd l'Incapacità di queste • avanguardie .. di essere sempre con le masse, di essere dentro le masse anche nel momenti non eroici, nel momenti grigi della ritirata, della difesa e del compromesso. Ma questo aristocratico soggettivismo, questa Incapacità di accettare la logica complessiva del movimento di massa fi• nlsce anche per Ingenerare l'Incomprensione per I momenti pill altl e creatM della lotte di classe. Lotta continua, non ha per• capito la tendenza quasi naturale e flslologlca della classe 0P"flla Flat ad operare una sua ricomposizione a partire dal raggruppamento organico di squadra o di spezzone di linea mediante un movimento .unificato di assemblee e di delegati operai, capace di aggregare e di 1tablllzzare la forza e la volonlà operala. DI qui il rifiulo delta figura del dclegoto operalo. Ogni strumento delta classe operala. ogni organismo df lotta che esce dalla • mente • delle avanguardie e per storicizzarsi dl'lenta Immediatamente terreno di scontro, campo di sfida sul quale l'avversario di classe disputa il controllo e l'integrazione di quello strumento stesso. Affermare che • la figura del dele• gato è nata come risposta padronale allo s'liluppo della lotta • significa operare una cosciente mistificazlone. Certo, il delegato Istituzionalizzato e controllato può essere la risposta del pa· drone allo s'llluppo del delegati operai come espressione del collettivo operalo impegnato in una lotta di classe dura e offensiva. In realtà il 'IOho operalo del delegato di squadra ha caratteristiche di combattMtà di classe e di democrazia ope• raia e la richiesta del delegato appare cosi radicata e diffusa nelle masse che Lotta continua non osa fare, inizialmente almeno. una polemica aperta contro di esso. Solo in un volanti• no del 6 giugno vi è una impacciata e ancora implicita pole• mica • la richiesta del delegato di linea non significa risolve• re questi problemi: la lotta di questi giorni non può essere ridotta all'elezione di un delegato •. Mentre 'livono di fatto nel• !'esperienza operala alla Flat I delegati di squadra; alle linee l'accordo sindacale profila la figura giuridica del • esperto di line.a• che dovrà essere realiuato come applicazione di una norma contrattuale. Scambiando una finzione giuridica con la realtà, Lotta continua ha ormai il suo bersagllo di comodo per negare tutta e quanta l'esperlenza del delegati. In un primo tempo sembra voler ancora distinguere tra esperti e delegati e scrive Il 7 giugno: • gli esperti sono 48 operai nominati dal sindacato dopo aver consultato gll operai. Non sono I rappre• sententi degli operai ma gli aiutanti del comitato di cottimo •· Il giorno successivo c'è la svolta: • contro la nostra orga• nlzzazlone di lotta - scri'le un 'IOlantino - il padrone cerca di imporci con la complicità del sindacato, la partecipazione e Il consenso allo sfruttamento. Questo in sostanza è Il slgnlfi. cato del delegato di llnee [ ...] •· Mentre Il sindacato procede alla elezione di questi delegati. l'attacco diventa ancora pili duro • la proposta del delegato è un lurido tranello [ ...) essi saranno costretti a diventare I caporali del padrone •. A questo tipo di organizzazione Lotta continua non contrappone che generiche ln'locazlonl all'organizzazione, la parola d'ordine • slamo tutti delegati •. l'accenno all'assemblea dei reparti e al comitati di officina. In realtà mentre Il sindacato cerca di forzare i limltl formali dell'accordo, e. accanto agli esperti contratti con I padroni. pro'loca l'elezione diretta. da parte degll operai di delegatl di squadra, non leglttlmatl dal padrone, mentre questa struttu• ra Incomincia a muoversi attorno al problema dei passaggi di categoria, bloccando I tentatM di recupero sulla veloeltà alle -77
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==