Il Potere Operalo di Torino è tutto proteso nell'attesa dei contratti. E proprio nel mentre un gruppo di avanguardia sta costruendo la lotta Interna nei primi giorni di maggio, Potere Ope• ralo pubblica un opuscolo dove. tra l'altro, sia scritto: • ma alla Flat. oggi, le proposte di lotta Interna e di autoorganizzazlone talliscono. Le "fermate" spontanee sono uno del cardini della polltlca della Fiom e della Flm alla Flat, ma non trovano alcun momento di unificazione o rientrano nella logica della razlonallzzazlone aziendale o port~no a repressioni a catena. Vi è In questo momento un rifiuto operaio istintivo della lotta interna. proprio per questi motivi •· Il Movimento Studentesco torinese è distratto In altre faccende e arriva alla Flat, confer• ma Rleser... buon ultimo•. Il solo gruppo operante è formato da alcuni studenti di Medicina che lavorano alle porte 1 e 2 • non tanto con prospettive di Intervento Immediato nella lot• to. ma con prospettiva di inchiesta politica di fabbrica •· Ora un Intervento che nasce improvvisato ed esterno non può non avere I grossi limiti che ha avuto. Per acciuffare una lotta che non si è costruita e che va per conto proprio la tentazione della demagogia è sempre forte. E l'estremismo salariale (che è stato 11vero punto di Innesto di Lotta continua nel movimento) ha rappresentato contemporaneamente un consapevole obiettivo di una strategia economicistica e Il comodo aggancio per Inserirsi con rapida facilità dentro la lotta. Tuttavia ci sono altre motivazioni Ideologiche e politiche dello spontaneismo di Lotta con1inua che occorre esaminare e che hanno prodotto a Torino significative posslbllltà di convergenza di fllonl polltlcl e teorici apparentemente divergenti ed opposti: gli operaisti trontiani e gli Antlautorltari di pili o meno palese derivazione marcusiana. L'osservazione, l'anallsl della realtà economica. sociale e po11tica del • tardo capitalismo • sollevano con forza almeno due grossi interrogativi, E' possiblle stabilizzare una coscienza di massa antagonistica al sistema in questa società che esprime una terribile forza di manipolazione e di Integrazione? Recenti esperlen:ze di lotta sociale, manifestano una dinamica Inquietante. ma sembra, ricorrente. Ad esempio, l'esplosione di rivolta nelle università amerl• cane esprimono a caldo una eccezionale ricchezza politica, Ideale organlnatlva che contrasta fortemente col deserto di coscienza e di organizzazione che rimane dopo la caduta dell'a• zlone e dello scontro. Alla Columbia Unlverslty, a Berkeley, tutte le volte si ricomincia da :zero o quasi. In lnghllterra vediamo ad esempio che i portuall fanno scioperi antlcapitallsti avanzatissimi e qualche mese dopo fanno scioperi rauistl contro I lavoratori di colore. Nella stessa vicenda de.I maggio francese lo squilibrio tra Il vertice di coscienza politica raggiunto dalle grandi masse e la .- rapida e profonda caduta successivo di questa coscienza è impressionante. Accanto a queste .. oscillazioni • della coscienza di massa vi è il profondo e rapido processo di burocratizzozione. di istituzionallz:zazione oppure di distruzione e di scomparsa di ogni forma di organizzAzione antagonistica. Quella tendenza alla società corporata {naia negli anni '30 sia nella versione democratlco-roosveltlana che in quella dittatoriale-fascista) che tende ad incorporare come organo dello stato le stesse istituzioni democratiche (sindacati e partiti) sembra stia raggiungendo il suo completamento cercando di trasformare quanto resta della lii Internazionale Comunista in forza d'ordine e di stabilizzazione. Di fronte a questa realtà del " tardo capitalismo •, di una struttura economico-soclale-politica fortemente organizzata, compatta e Integrata che non lascla spazi di autonomia. che sembra non tollerare • zone liberate •. di fronte al potere istituzionallzzante ed alla forza manipolatrice di questa società pare che non vi possa essere altro se non una alternanza di conformismo di massa e di esploslone, di massa, di urti ciechi, rabbiosi e improvvisi di masse disorganiche contro rordine totalitario. urti che esprimono una • diffusa aggressività • scatenata da • minoranze agenti •, da • gruppi relativamente ristretti e poco organizzati con funzione di ··detonatori"•. Scrive Marcuse (Saggio sulla liberazione): " Ouesta nuova coscienza e la ribellione istintiva Isolano quest'opposizione dalle masse, dalla maggior2nza della classe operaia organizzata e dalla maggioranza Integrata e favoriscono la concentrazione della politica radicale in minoranze attive. formate pili che altro dalla giovane intellighenzia borghese e dalle popolazioni del ghetti •: di conseguenza Marcuse proclama • un nuovo periodo ltluminlstlco che precede il cambiAmento materiale, un periodo di educazione. ma una educazione che si traduce in prassi: dimostrazioni, resistenze, ribellioni •· Ne discende l'impegno di fondazione di questo nuovo • il• lumlnlsmo • cioè di un· avanguardia (!'avanguardia agente), di una nuova formazione educativa non basata pili sulla parola ma sull'azione esemplare, sulla • propaganda armata • degU scontri istantanei, degli .. attimi rivoluzionari •. del • casino significativo e pedagogico•. Da questa Impostazione discende una svalutazione delta organizzazione di massa stabile e permanente, il rifiuto di vedere i movimenti delle masse, se non come una lfnea spezzata di lotte episodiche. come una successione ad Intermittenza di " gesti rlvoluzlonarl •· Diverso è l'itinerario percorso dallo spontaneismo operai• sta. Se nella prima ipotesi la rinuncia all'organlzzazlone politica di massa awlene per una sorta di pessimistica disperazione, - 75
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