dal scgret.:irio regionale Vito Damico, che si è svolta il 28 giugno scorso. nel caldo dcgh avvenimenti. Non è che I documenti poh11ci obbiano da noi il pregio della sch1ettezz.:. e della chiarezza. occorre sempre saper leggere tra le righe. Tuttavia il documento preparatorio della Con• lerf'nza regionale dei comuni~ti torinesi sembra parlare abbast.inza chiar::m1ente. Tuili s:ippiamo che cosa vogliono dire Irasi come queste: • Dopo essere stati l'anima d1 ogni lotta, dopo aver costruito con 1enacia la riscossa degli anni "60 e la vigorosa r1pres.i delle lotte attu;:ili [ ...] non possiamo nasconderci che zone d1passiv,t.ì e d1disorientamento sussistono [ ... J • ed ancora inc3lz3: • di fronte a questi nuovi problemi si avverte che una parte del nostro quadro attivo partecipa non CO· me protagonista, ma come spettatore alle grandi battaglie in corso •· E aggiunge sferzante il documento: • la funzione dell"av:.inguardla comunista non può espletarsi soltanto facendo leva sui trascorsi storici {antifascismo e resistenza) ma soprattutto rico-iquistato ogni giorno la fiducia. assolvendo oggi e nelle difficili condizioni attuali una funzione dirigen1e • Che cosa significa • zone di passività ., che cosa significa un quadro attivo che si pone come • spem:tore •? In quei giorni In cui migliaia e migliaia di giovani operai in lotta si pollticizzavJno. in cui le ccscienza classist.l delle masse proletarie tO• rtnesi progrediva a passi d, gigan1e. gli annunci di nuovi lscrit• ti al Pci alla Fiat erano terribllmen1e scarsi e nell"ordlne di due. tre unità. M.:i non è solo questo. Mentre attorno alle porte della Fiat i gruppi minorit.:iri e li Movimento Studentesco portano quotid,.:namente qualche centinaio di studenli. mentre il Psiup è davanti alle porte ogni giorno e ad ogni turno con 40 o 50 giov.ani militanti; il Pci. per le d11fusioni straordinarie de L"Unità o del mensile Unità operaia deve contJre quasi esclusivamente sull"apporto dei funzionari e del parlamentari, Ma C il processo • normale • di formazione del quadro operaio comunista che non funziona pili. Da una piutc lo sviluppo de1• la sindac.,lizz3zione non è pili cosi facile e grandioso e. d'altra parte. l'iscrizione alla Fiom non è pili, come un tempo. l"antic.:imera per la tessera al Pci. Vi è una politiciizazione d"avanguardia che non passa per il tramite sindacale. D"altra parte, il vivaio di sempre della avanguardia politica alla Fi3t. le officine ausiliarie. in cui la• vorano operai contemporaneamente superqualif,cati e politicamente radicalizzali. oggi è il punto forte del Giornale di lotta ed esorime il nuovo gruppo dirigente operaio della Fiat del Psiup. Dalle linee di montaggio. cento. duecento operai vanno a riunirsi alle Mo1inette con gli studenti. Parecchi di questi ed altri ancora, vanno nelle sedi sindacali anche se sovente per protestare e critic.are. Ma le cellule comuniste dove sono. che 70 - cosa fanno? Eppure i comunisti in fabbrica ci sono. una gran parte degli opcroi Fint vota comunista. Ma questa • opinione comunista • non si esprime. non sì manifesta come una coerente e qualificata • forza comunista •· Ma non c·è solo la • passività ., e· è anche il • disorientamento •. E prosegue Il documento regionale: • Riappaiono le polemlche sullo sbocco politico da ricercare per l"attuale tensione sociale. sul carat• tere delle rivendicazioni. riemerge la falsa contr::ipposizione tra lotta nelle fabbriche e lotta nel Paese •. La Fgci (che si trova in gravi difficoltà: aveva nel 1968. 1361 iscritti e nel maggio del 1969 ne ha soltanto 543) cerca una sua propria linea di intervsnto che è molto vicina a quella del Psiup. Tra i sindacalisti comunisti e la sezione lavoro fabbriche del Partito la discussione è molto accesa e il dibat• tito divide in due tronconi Il comitato federale. Le stesse di• scussioni, disorientamenti si possono percepire In ogni rlu• nione del Pci torinese in questo periodo. dalla Conferenz::i regionale all"attivo dei comunisti di Mirafiori. Ma pili il dibattito interno è travagliato. la ricerca complessa. la discussione aspra, tanto plU sembra che si tenti di dare all'esterno. all"opinione. una visione idilliaca. oleografica delle cose. Questo il tentativo che porta avanti il segretario della Federazione comunista torinese nel suo articolo pubblicoto su Rinascita il 18 luglio. La •giusta• linea de1 Pci e del sindacato di classe - S'}condo Mlnuccl - alla Fiat ha subito qualche secondario e accidentale infortunio tecnico derivato da insufficienza organizzativa del sindacato. dallo • stato d'ani• mo. (sic!) difenslvistico dei vecchi sindacalisti • annl SO•. Di ciò ha temporaneamente approfittato, per inserirsi, l'iniziativa parallela dei • gruppi estremisti • e del padrone. i quali hanno strumentalizzato • le frange meno politicizzate della classe operaia •· Per il resto. hegeHanamente, il reale ha coinciso con lo ideale: i comportamenti. le aspirazioni delle masse con la • giusta linea • dei comunisti e dei sindacati. • La lotta articolata - secondo il segretarlo comunista - sviluppatasi in maggio e giugno alla Fiat si colloca non soltanto in una scelta strategica. ma in un concreto programma di iniziativa che il sindacato di eluse aveva fissato da tempo• (diversamente la pensa Tridente che parla di • vuoto d'Iniziativa •l. E ancora: • Il via alle lotte della Mirafiori fu dato, negli ultimi giorni di aprile. dalla officina 27: 911 scioperi furono preparati e diretti da un gruppo di giovani attivisti del sindacato di classe. mi• litanti del Pci. e dichiarati ufficlalmente dai quattro sindacati •· Quindi, tutto è stato fatto in regola. Ora - conclude Mlnucci - la lotta procede • sulla strada indicata dalla organizzazione di classe • e trionfalmente conferma la strategia del Xli Congresso e la presenza. assolutamente indispensabile, del Pci.
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