u M. Oobb, Storia dell'OCMOmls sovietica, clt .. p. 296. 13 Ibidem, p. 297. 14 Per avere un'Idea dell'entità di tele dlstrl.lllone· 1928 1934 Equini 32,1 15,,4 Bovini 60,1 33.5 Suini 22.0 11,5 Ovini 97.3 32.9 Cfr. A. Nove. op. c/t., p. 31. E' da ricordare anche che la coltettlvlzzulone comportò la deportazione di circa ,4 mlllonl e mezzo di persone. Cfr. a tal riguar• do A. Nove, An Economie Hlltory ol the Uur, Londra, 196'9, p. 167. 15 L. TrocklJ, L'economia soviet/ce In pericolo elle aoglle del aecondo pieno qulnquenMle, In Scritti rffl.36, TOf'lno, 1962, p. 58. •• Cfr. A Nove, An Economie Hl,tory ecc., clt., p. 180. la coltettlvizzazlone si inserisce in una situazione particolare dell'economia SO· vletlca. • In una di quelle fasi cruciali del processo storico nelle quali, qualor.1 si voglia andare avanti. rapidcmente o no, lungo una determinata via di sviluppo, bisogna farlo nell'Impelo di uno slancio iniziale • 11. In questo contesto la collettivizzazione viene vista • come uno di quegli atti di fede e di coraggio. senza i quaU non si fa la storia• u_ In 1ale visione •eroica,. sembrerebbe che la scelta della collettlvìzzazione fosse un a110 che, seppure voluto dall'alto. venisse .accolto dal basso. ad eccezione del kulak, e che quindi tutto Il popolo sovietico fosse proteso nella volontà di realizzare questi oblellivi. Purtroppo la realtà era diversa. come del resto sì può rilevare dall'analisi dello stesso Dobb. e al contrarlo rappresenta il momento di rottura violenta non solo deHa politica che Lenin aveva pazientemente tessuto. al!eenza di contadini e operai. ma soprattutto. nei fatti. della rottura del Partilo con te masse contadine. Questo significò per I contadini. non soltan1O per i kulak. l'aperta ribellione che si concretò. per es., nella distribuzione del bestiame 1'4: e da parte del Partito il conseguente ricorso alla violenza, al rafforzamento di un sistema oppressivo e burocratico. senza il quale, in mancanza dell'adesione delle masse contadine. la collettivizzazione non avrebbe potuto essere condotta a termine. Secondo Nove • la collettivizzazione senza coercizione era impossibile e una rapida lndustriallzzazione non poteva non creare tensioni e sforzi • 15 ed egli ne sottollnea unicamente gli • eccessi eccessivi •. le osservazioni di Nove In merito ad una serie di problemi economici. posti dall'industrlallzzazlone, sono in genere esatte. ma manca nella sua anallsl qualsiasi Interesse ad esaminare l'importanza della mancanza di consenso nei confronti dello Stato sovietico da parte di chi era toccato In prima persona dall.:i collettlvizza1ione. Il problema non vlene neppure sfiorato. data la posizione anticomunista dalla quale l'autore muove. In questo senso ml sembra che Trocklj avesse individuato con estrema chiarezza Il carattere negativo di tale politica quando scrisse a proposito delta collettlvlzzazlone: • I rapporti tra città e campagna hanno potuto migliorare su simili basi materiali di produzione? Rlcordlamolo ancora una volta: Il fonda• mento economico della dittatura del proletariato non può essere completamente assicurato se non nel momento In cui lo Stato. per ricevere i prodotti agrlcoll. non ha bisogno di ricorrere alle misure amministrative, coercitive verso la maggioranza di contadini, cioè quando in cambio di macchine, attrezzi, prodotti di largo consumo. il contadino dà volon1ariamente allo Stato la quantità necessaria di prodot1i e materie prime. E' solo su questa base che la collettlvlzzazion& con il concorso delle condizioni Interne e lntemazlonall necessarie può assumere un reale carattere socialista • 16. Tuttavia. anche se la rottura della po1itlc9 di alleanza tra contadini e operai è l'elemento predominante tale da condannare questa pol!tlca, è necessario. sotto un profilo economico. rilevare che la collettivlzzazione non rappresentò un successo proprio per il modo in cui venne condotta. Per quanto riguarda Il bestiame. ad es., sol:lmente verso la fine degli anni '30 fu possibile ragglungere lo stesso traguardo del 1928: Il che comportò che le pochissime macchine messe a disposizione dei contadini, quasi sempre inesperti, sostitul• vano a stento parte del bestiame ucciso e distrutto. E' Importante notare che la politica di collettlvlzzazlone procurò un certo -5
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